Esegue l'elaborazione dei dati nella procedura Studi di settore/Parametri 2017 in base ai righi "Studi di settore" indicati nelle categorie fiscali, nei dati calcolati dai beni ammortizzabili, dall'archivio beni in leasing e dagli altri archivi extracontabili.
Novità attività 2017
Per le seguenti attività oltre alla compilazione dei parametri è prevista anche la presentazione del modello degli Studi di settore per la sola acquisizione dei dati:
235100, 235210, 235220, 236200, 236400, 221120, 291000, 292000, 309111, 309112, 309210, 321309, 181100, 182000, 171100, 171200, 172200, 232000, 234200, 234300, 234400, 234900, 619020, 813000, 812910, 032100, 032200, 661950, 712010.
In fase di trasferimento negli Studi di settore sarà creata una seconda attività per la compilazione dei Parametri per il riporto dei dati contabili da Contabilità.
Impostazione da utilizzare a video per eseguire il trasferimento da Operazioni Annuali - Compilazione Dichiarazioni per gli Studi di settore 2017:
barratura Studi di settore
Gestione dichiarazione = anno precedente
barratura "Visualizza anche esercizi successivi"
Tipo trasferimento Studi di Settore = Tutto (salvo casi particolari)
se si lascia l'impostazione Tipo trasferimento Studi di settore = Solo dati extracontabili, il trasferimento richiede l'esistenza di una dichiarazione Studi di settore, in quanto deve inserire solo i dati extracontabili. Se questa dichiarazione non esiste, sarà restituito il messaggio "Dichiarazione non presente in archivio ..."
Sigla Studi di Settore
Ai fini dell'export negli studi di settore occorre assegnare ai conti movimentati, ai cespiti e ai beni in leasing una sigla per identificare l'attività ai fini degli studi di settore.
In prima nota è possibile assegnare la sigla per tutti i conti presenti, inserendo la sigla nel campo "Attività studi" posto sotto i dati contabili; quando l'importo di uno o più conti deve essere suddiviso in più studi, è possibile, cliccando su "Studi di settore" nel menù a sinistra della prima nota, inserire direttamente gli importi che vanno assegnati ai vari studi.
In presenza di una sola sigla attività per studi, l'inserimento è automatico.
L'assegnazione della sigla può essere effettuata successivamente per gruppi di prime note con la funzione "Generazione righi studi di settore" (Operazioni periodiche). Si veda il capitolo "Generazione righi studi di settore" per le modalità ed esempi di compilazione.
La stessa Procedura operativa può essere utilizzata per indicare la sigla attività nei beni ammortizzabili e nei beni in leasing.
Per modalità ed esempi di inserimento si veda il capitolo "Studi di settore" del Manuale Operativo.
Di seguito si fa un breve riepilogo di come gestire le operazioni preliminari alla compilazione degli Studi di settore:
1) Menù Archivi azienda - Studi di settore - Attività: inserimento attività
2) Menù Archivi azienda - Studi di settore - Sedi: inserimento sedi
3) Menù Archivi azienda - Studi di settore - Sigla Attività: inserimento sigla attività
4) Menù Operazioni generazione righi studi di settore per prime note (necessario se per l'esercizio sono già state inserite prime note prima dell'inserimento della sigla attività, oppure nel caso siano presenti più sigle attività)
5) generazione righi studi di settore per beni ammortizzabili /beni in leasing (necessario se sono già stati inseriti beni in archivio prima dellìinserimento della sigla attività, oppure nel caso siano presenti più sigle attività)
6) Menù Archivi - Beni ammortizzabili: verificare i dati dei beni ammortizzabili, presenti in "Compilazione studi di settore" della sezione "Redditi/Studi/Leasing"
7) riporto dei dati negli Studi di settore
Trasferimenti automatici con Procedure fiscali
Consultare il paragrafo "Trasferimenti automatici con Procedure Fiscali" del Manuale Operativo.
Spese di rappresentanza
Per le spese, ai sensi dell'art. 108 comma 2 del TUIR le spese di rappresentanza sono deducibili per un importo massimo dato dalle percentuali calcolate sui ricavi.
L'importo delle spese di rappresentanza trasferito negli Studi di settore nel rigo "Altri costi per servizi" è calcolato in base all'indicatore "Spese di rappresentanza" presente nel piano dei conti generale, sezione Altri Dati, Comp. di reddito.
I ricavi vengono determinati sulla base dei raccordi del Bilancio CEE A1, A51, A52.
I conti utilizzati non devono avere il raccordo al rigo F17 P40 Altri costi per servizi per non essere trasferiti una seconda volta anche da raccordo.
Nel dettaglio l'importo deducibile viene determinato come segue:
se i ricavi sono inferiori a 10.000.000€ l'importo massimo deducibile è dato dal totale dei ricavi x 1,3%;
se i ricavi sono compresi tra 10.000.000,01 e 50.000.000€ l'importo massimo deducibile è dato dai ricavi x 0,5% per la parte eccedente a 10.000.000€;
se i ricavi sono superiori a 50.000.000,01€ l'importo massimo deducibile è dato dai ricavi x 0,1% per l'importo eccedente a 50.000.000.
In tutti i casi di cui sopra, se l'importo delle spese di rappresentanza supera il limite massimo deducibile viene trasferito l'importo massimo deducibile; in caso contrario viene trasferito l'importo delle spese di rappresentanza come risultano in prima nota.
Se il conto non è predefinito e non è totalmente deducibile, la percentuale deducibile del conto deve essere indicata nel campo "Percentuale manutenzioni deducibili e int. pass. art. 96/61 se <> da 100" della Tabella piano dei conti (se la deducibilità è 100%, non deve essere indicata). Per i conti predefiniti non è necessaria alcuna integrazione.
Trasferimento dati dai beni ammortizzabili
I dati relativi al valore e agli ammortamenti dei beni ammortizzabili vengono calcolati in base ai beni ammortizzabili presenti in archivio.
Se non sono presenti beni ammortizzabili in archivio, vengono considerati i raccordi presenti sui conti.
Valore dei beni strumentali
Nei dati relativi al valore dei beni strumentali vengono trasferiti anche i costi di acquisto di beni di valore inferiore a 516 euro indicati nel piano dei conti.
Per riportare il valore di beni inferiori a 516 euro, di anno precedenti, è possibile inserire in prima nota una registrazione con un conto d'ordine raccordato al rigo F29 P15 (imprese) o G014C1 Q03 (professionisti).
È gestito il ragguaglio del valore dei beni al periodo di possesso, in caso di acquisto o vendita nell’esercizio, con esclusione del caso di acquisto o di vendita di parti di bene. Le parti di bene non vengono ragguagliate al periodo di possesso dalla procedura, per cui, nei casi in cui è necessario, occorre rettificare il valore trasferito.
Per non considerare i valori dei cespiti anche se presenti in archivio, indicare "Dati da raccordo" per la voce dati beni ammortizzabili.
Per non considerare solo alcuni cespiti, in archivio beni ammortizzabili, nella sezione Redditi /Studi/Leasing, barrare "Non considerare negli Studi di settore".
I dati di questi beni saranno esclusi dagli studi.
Con il trasferimento dei dati da raccordo:
Il valore dei beni mobili viene trasferito dall'importo dei conti raccordati ai righi F29, G14, P15, Q3 occorre integrare il dato per ragguagliarlo alla durata dell'esercizio; per considerare anche gli importi dell'apertura dell'esercizio, occorre nelle registrazioni di apertura, nella sezione "Studi" della prima nota, assegnare la sigla studi ai conti che fanno riferimento a beni ammortizzabili;
nei dati extracontabili non vengono trasferiti i dati relativi al valore dei beni strumentali (automezzi, hardware, macchine d'ufficio elettroniche);
I conti raccordati al rigo F20C1 F39 P18 Spese per l'acquisto beni strum. di costo non sup. a 516,46 euro, vengono trasferiti per compilare in automatico i righi: F20C1, F39, P18, il raccordo F20c2 viene invece separatamente indicato.
Per i beni strumentali acquistati nei periodi 1994 e 1995 i valori sono ridotti, rispettivamente, del 10 e del 20 per cento.
La riduzione è attribuita a tutti gli esercenti attività di impresa.
Maggiore deduzione del 40%
Per i beni acquistati dal 15/10/2015, per i quali si deduce un maggior ammortamento del 40%, la quota della maggiore deduzione viene riportata, dall'archivio beni ammortizzabili, nel campo specifico F20c3 (G11c3 per i professionisti).
Per i beni di importo inferiore a 516, il riporto della maggiore deduzione viene fatto da raccordo, utilizzando uno dei conti specifici, come 6005001000 BENI < 516 DA NON AMM.RE CON EXTRA DED. 40%.
Nei parametri, l'importo della maggiore deduzione viene riportato nello stesso rigo dell'ammortamento.
Trasferimento dati da beni in leasing
I dati dell'archivio beni in leasing vengono trasferiti negli Studi di settore per i beni presenti in archivio per cui è stata associata una sigla attività per studi.
Per non trasferire i dati dei beni in leasing dall'archivio e trasferirli invece dai conti indicare "Dati da raccordo" per la voce Beni leasing.
Dall'archivio vengono riportati i seguenti dati:
valore dei beni mobili in leasing (dato dal costo del concedente, per il valore fiscale)
costo per godimento beni di terzi, altre componenti negative (dato dalla costo deducibile dell'esercizio)
di cui per canoni relativi a beni immobili
di cui per canoni relativi a beni mobili
ammontare degli oneri finanziari relativi ai beni mobili (dato dalla quota di interessi su leasing di competenza dell'esercizio) – dato calcolato solo per i parametri.
Quando la durata del contratto è inferiore al periodo minimo di deducibilità (DL 16 del 2012, nuovo art. 102 comma 7 del TUIR), occorre modificare l'importo dei righi VF18 campi 4 e 5 per riportare nel campo 5 la quota dei canoni deducibili negli esercizi successivi a quello di chiusura del contratto.
Nel campo 5 dei rigo F18 vanno indicati manualmente i canoni deducibili oltre il periodo di durata del contratto.
Il programma riporta il costo del concedente per i beni in leasing, inseriti nell'archivio Beni in leasing, come valore del bene (rigo F29 negli Studi di settore).
Nel caso in cui il contratto inizia o termina nel 2016, oppure il bene ammortizzabile riscattato sia ceduto nel 2016, viene ragguagliato il costo del bene in leasing al periodo di possesso indicando l'importo come costo del concedente x giorni di possesso : giorni dell'esercizio.
Maggiore deduzione del 40%
Per i beni acquisiti in leasing dal 15/10/2015, per i quali i si ha diritto a una maggior deduzione dei canoni del 40%, il riporto nel campo specifico F18c6 (G12c2 per i professionisti) viene fatto solamente dall'archivio Beni acquisiti in leasing.
Nei parametri, l'importo della maggiore deduzione viene riportato nello stesso rigo dei canoni di leasing.
Beni riscattati da leasing
Riguardo ai beni riscattati da leasing, per determinare l'anno d’acquisto, è necessario che sia indicata la “Data inizio contratto” nella sezione "Redditi /Studi/Leasing" dell'archivio Beni ammortizzabili.
Se presente questa data, verranno trasferiti nel quadro E "Beni strumentali"degli Studi di settore i righi per il riporto del valore dei beni strumentali immessi nell'attività produttiva, suddivisi in base al periodo di immissione nell'attività produttiva. Diversamente, il bene non sarà trasferito nel quadro E, non essendo possibile determinare la data iniziale di immissione nell'attività.
Per verificare il riporto di questi dati negli Studi di settore:
stampare la "Lista beni acquisiti in Leasing"impostando come tipo stampa "Dati per dichiarazioni fiscali" se l'esercizio di stampa è lo stesso dell'esercizio di riscatto del bene;
stampare la "Lista beni ammortizzabili per Studi di settore" se l'esercizio di stampa è successivo a quello di riscatto del bene.
Manutenzioni
Le manutenzioni deducibili vengono trasferite nel rigo "Altri costi per servizi" (F17, P40) se presenti nell'archivio Manutenzioni deducibili. Il valore è dato dalla somma della quota deducibile nell'esercizio e delle quote di esercizi precedenti, rinviate all'esercizio.
Il valore delle manutenzioni è determinato a livello di attività contabile, non a livello di attività per studi, per cui il valore viene effettuato nella prima attività per studi a cui è associata l'attività contabile delle manutenzioni (Archivi azienda - Studi di settore – Attività).
L'importo riportato dall'archivio manutenzioni comprende anche il valore di manutenzioni di esercizi precedenti eccedenti il limite e ripartite negli esercizi successivi. Nel caso non siano presenti tutti gli importi eccedenti degli esercizi precedenti in archivio, occorre rettificare il valore negli studi o inserire l'archivio per gli esercizi precedenti (manualmente per gli esercizi non presenti in contabilità).
Chi non compilerà l'archivio manutenzioni dovrà rettificare l'importo trasferito dai conti di manutenzione in presenza di importi eccedenti la quota deducibile nell'esercizio.
Per i professionisti le manutenzioni vengono trasferite nel rigo G12.
Trasferimento da archivio plusvalenze e archivio componenti di reddito per quote
Dall'archivio plusvalenze patrimoniali e componenti di reddito per quote vengono trasferite:
nel rigo F05, P38, le plusvalenze ordinarie, le sopravvenienze attive, i contributi e le liberalità di competenza dell'esercizio;
nel rigo F26, P45 “Proventi straordinari” le plusvalenze straordinarie (dall’archivio Componenti di reddito per quote);
nel rigo F17, P40, le spese relative a studi e ricerche, le spese di pubblicità e propaganda, le spese di rappresentanza, le spese relative a più esercizi, di competenza dell'esercizio.
L'importo riportato dagli archivi comprende anche il valore di esercizi precedenti eccedenti il limite e ripartite negli esercizi successivi. Nel caso non siano presenti tutti gli importi eccedenti degli esercizi precedenti in archivio, occorre rettificare il valore negli studi o inserire l'archivio per gli esercizi precedenti (manualmente per gli esercizi non presenti in contabilità).
Il valore delle manutenzioni è determinato a livello di attività contabile, non a livello di attività per studi, per cui il valore viene effettuato nella prima attività per studi a cui è associata l'attività contabile delle manutenzioni (Archivi azienda - Studi di settore – Attività).
Trasferimento da archivio componenti di reddito per cassa
Dall'archivio plusvalenze patrimoniali e componenti di reddito per quote vengono trasferiti:
nel rigo F22c1 P41 le imposte, i contributi associativi, gli oneri fiscali e contributivi per esercizi futuri pagati nell'esercizio;
nel rigo F23c5 P42 l'IMU su beni immobili strumentali pagata nell'esercizio;
nel rigo F24 P43 i dividendi, gli utili da associazione in partecipazione, gli interessi attivi di mora e altri ricavi generici incassati nell'esercizio;
nel rigo F25 P44 gli interessi passivi di mora, gli interessi passivi su imposte (se non è compilato l'archivio deducibilità interessi passivi) e le altre spese pagate nell'esercizio.
Dall'archivio componenti per cassa vengono anche i seguenti righi legati ai compensi ad amministratori:
F16c1, Compensi SC/ENC e SP non soci
F16c2, Compensi SC/ENC soci
F19c1, Compensi SP soci
F19c2, Compensi SP professionisti
F19c4, Compensi SP Co.co.co.
F19c5, Compensi SP soci (compresi Co.co.co. e professionisti)
Per gestire, per i compensi ad amministratori, tutte le suddivisioni ai fini degli studi di settore, occorre utilizzare i sottoconti presenti nei conti 6016 e 6350.
Trasferimento da archivio "Altri beni"
Nel righi F29C1, P15 per tutti e F29C2 per il valore dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria, vengono trasferiti gli importi dei beni inseriti nell'archivio "Altri beni" ragguagliati al periodo di possesso nell'esercizio.
Trasferimento dati da archivio Deducibilità interessi passivi art. 61/Deducibilità interessi passivi art. 96
Dagli archivi Deducibilità interessi passivi art. 61 e Deducibilità interessi passivi art. 96 vengono rilevati i dati per la compilazione del rigo Rigo F25 P44 "Interessi e altri oneri finanziari":
del campo "Interessi/Oneri passivi deducibili" dall'archivio Interessi passivi deducibili art. 61;
del campo "Totale Interessi passivi deducibili" dall'archivio Interessi passivi deducibili art. 96.
Dati contabili trasferiti:
dati anagrafici (solo se l'anagrafica non è già presente);
dati del prospetto Dati contabili (CTRL K) della procedura Studi di settore/Parametri:
dai raccordi per Studi di settore, nelle categorie fiscali indicate sui conti;
dai valori presenti nell'archivio beni ammortizzabili, se non viene selezionato "Dati da raccordo" per la voce dati beni ammortizzabili;
dai valori presenti nell'archivio beni in leasing, se non viene selezionato "Dati da raccordo" per la voce dati beni in leasing;
dagli archivi "Manutenzioni deducibili", "Plusvalenze patrimoniali", "Componenti di reddito per quote", "Componenti di reddito per cassa", se non viene selezionato "Dati da raccordo" per la voce Dati manut./plusv./altri comp. redd;
dall'archivio "Altri beni", se compilato, viene riportato nel rigo F29 il valore dei beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria.
dati nei prospetti dei quadri B/C/D/E/Z degli Studi di settore/Parametri:
dai raccordi per Studi di settore nelle categorie fiscali indicate sui conti;
dai valori presenti nell'archivio beni ammortizzabili se non viene selezionata la barratura per non trasferire questi dati nella procedura guidata per la compilazione delle dichiarazioni;
negli studi con quadro B multinserimento, il numero di quadro viene indicato sulla base del numero di sede.
Non occorre modificare la categoria fiscale associata al conto, ma nel caso di più sedi occorre inserire le diverse sedi (Archivi azienda - Studi di settore - Sedi), distinguere le sigle attività per studi indicandone una per sede ma con lo stesso numero attività studi.
Quindi, associare alla prima nota la corretta sigla attività per studi.
Questa procedura è necessaria solo per gli studi in cui vengono trasferiti importi nel quadro B.
Nella lista Righi e conti per Studi il valore riportato negli importi dei quadri B, nel caso di più sedi, sarà stampato come somma, ma sarà riportato correttamente nei singoli campi.
Dati Iva trasferiti:
Dall'archivio liquidazioni IVA, dati annuali, vengono trasferiti i seguenti importi, relativamente all'attività di intrattenimento, tramite la dichiarazione Iva:
Altre operazioni sempre che diano luogo a ricavi/compensi quali operazioni fuori campo (art. 2, u.c., art. 3, 4 c., art. 7 e art.74 c. 1 del DPR 633/72); operazioni non soggette a dichiarazione (art. 36 bis e art. 74, c. 6, del DPR 633/72);
IVA sulle operazioni di intrattenimento;
Altra IVA (IVA su cessioni dei beni ammortizzabili + IVA sui passaggi interni + IVA detraibile forfetariamente
IVA sulle cessioni soggette a split payment. Questo importo viene trasferito direttamente negli Studi di settore e sommato all'importo che confluisce dalla Dichiarazione IVA (VE25) per determinare l'importo dell'IVA su operazioni imponibili (F33, G18, P28, Q15).
Cessazione Attività
Se nell'attività contabile dell'azienda (Configurazione azienda – Attività – Attività contabile) viene impostata la data di cessazione dell'attività, il trasferimento negli studi dell'esercizio di cessazione comprende tutte le quote di costi e ricavi rinviati agli esercizi successivi, considerate negli archivi Plusvalenze patrimoniali, Manutenzioni deducibili e Componenti di reddito deducibili per quote.
Cessazione dell'attività esercitata e inizio di una nuova
Se il soggetto ha cessato l'attività e ne ha intrapresa una diversa, deve indicare la causa di esclusione "modifica dell'attività in corso d'anno".
In Unico (nel rigo RE1, RF1 o RG1) e negli Studi di settore (CTRL Z) occorre riportare l'attività prevalente. Questo avviene in automatico in Unico se la stessa attività è quella indicata in Anagrafica Unica, valida alla data di fine esercizio. Ai fini degli studi la stessa attività deve essere indicata nella "Sigla attività per studi" (Archivi azienda - Studi di settore - Sigla attività).
Al contrario non costituisce causa di esclusione la modifica in corso d'anno dell'attività esercitata qualora le due attività (quella cessata e quella iniziata) siano contraddistinte da codici attività compresi nello stesso studio di settore.
Contribuenti minimi/nuovi forfetari
Se nell'esercizio di compilazione degli studi, come regime fiscale è indicato PF – Contribuenti minimi o PF – Regime forfetario L.190/2014, la procedura non effettua la compilazione del modello Studi di settore perché tali soggetti ne sono esonerati.
Soggetti che entreranno nell'esercizio successivo, nel regime dei nuovi forfetari: se nell'esercizio successivo a quello di compilazione degli studi, come regime fiscale è indicato PF – Regime forfetario L.190/2014, la procedura determina le quota di costi e ricavi rinviate negli esercizi successivi e le riporta in automatico nel rigo F05 P38 o F23C1 P42.
Il riporto nel rigo F05 P38 avviene se la somma delle quote rinviate agli esercizi successivi degli archivi plusvalenze patrimoniali, manutenzioni deducibili, componenti di reddito per quote, è costituita da un ricavo.
Se invece la somma è costituita da un costo il riporto viene effettuato nel rigo F23C1 P42.
Per i professionisti che nell'esercizio successivo sono nuovi forfetari, l'importo trasferito nel rigo G12 comprende anche le quote rinviate delle manutenzioni agli esercizi successivi.
Soggetti usciti dal regime dei contribuenti minimi: le istruzioni degli Studi di settore riportano nelle istruzioni dei righi F28 e G13, quanto segue:
"L'importo ad esclusione di quello indicato dai soggetti che nei periodi d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013 o precedenti si sono avvalsi del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità o del regime dei contribuenti minimi, deve coincidere con il reddito d'impresa lordo indicato nei righi dei quadri RF e RG del modello Unico 2016".
Il reddito potrebbe essere diverso perchè questi soggetti, per le rimanenze, non devono considerare i beni acquistati quando era in vigore il regime dei contribuenti minimi. Ai fini degli Studi di settore, diversamente da Unico, per avere un calcolo coerente degli indici, occorre indicare le rimanenze "reali", comprensive dei beni acquistati in vigenza dell'applicazione del regime dei contribuenti minimi. Il dato delle rimanenze (iniziali, ma anche finali se anche queste sono influenzate da questi beni) negli Studi va quindi aggiornato rispetto a quello riportato dalla Contabilità come anche può essere necessario modificare manualmente altri dati indicati nei quadri F e G, come suggeriscono le seguenti istruzioni ministeriali:
Istruzioni Studi di settore 2017 - Parte generale - Paragrafo 4.2 - Modalità di compilazione
I soggetti che nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2014 e/o in quelli precedenti, si sono avvalsi del regime dei contribuenti “minimi”, previsto dai commi da 96 a 117 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 o del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità e non hanno applicato più tale regime nel periodo di imposta in corso alla data del 31 dicembre 2015 devono fornire alcuni dati contabili, da indicare nei quadri F, G, X e T senza tenere conto degli effetti derivanti dal principio di cassa, applicato nei periodi di imposta precedenti e correlato al citato regime. In particolare, i dati relativi alle variabili rilevanti per la determinazione del cluster o per la stima dei ricavi e dei compensi , devono essere indicati in modo da consentire la corretta applicazione degli studi di settore anche nei confronti di tali soggetti. Le indicazioni riportate in precedenza si applicano anche nei confronti degli esercenti attività di lavoro autonomo che nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2015 hanno applicato il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità o il regime forfetario di cui ai commi da 54 a 89, articolo 1, della Legge n.190 del 2014.
A tal fine, ad esempio, il costo del venduto da considerare per la stima dei ricavi dovrà coincidere con il costo effettivamente sostenuto per l’acquisto dei beni o servizi da cui originano i ricavi dichiarati dal contribuente. Tale costo dovrà essere indicato al netto dell’IVA esposta in fattura.
Il valore delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali, da indicare nel quadro F, di conseguenza, dovrà essere determinato in relazione alle merci effettivamente giacenti nel magazzino, anche se i relativi costi, sulla base delle disposizioni previste dal regime dei “minimi” o di quello di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, sono stati dedotti integralmente nel periodo di imposta di acquisto. Analogamente, ai soli fini della compilazione del presente modello e della corretta applicazione degli studi di settore, devono essere individuati i valori delle quote di ammortamento relativi ai beni di costo unitario superiore a 516,46 euro, strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa, ovvero di lavoro autonomo, acquistati durante i periodi d’imposta in cui il contribuente si è avvalso del regime dei “minimi” o di quello di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità. Tali valori, determinati sulla base dei criteri ordinariamente previsti dal TUIR, devono essere indicati nei quadri F o G del modello degli studi di settore.
...
La differenza di valore tra i dati indicati nel quadro F o G del modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e quelli indicati nel quadro RE, RF o RG del modello REDDITI 2017 comporta che gli importi di reddito da indicare nei modelli degli studi di settore e nei quadri reddituali del modello REDDITI presumibilmente divergeranno;
PROCEDURA OPERATIVA
Operazioni da eseguire una sola volta valide per tutti i contribuenti
Gli utenti che hanno già utilizzato la procedura Studi di settore 2016 devono eseguire la Conversione dagli Studi di settore 2016 agli Studi di settore 2017 dal Menù Utilità del programma Studi di settore;
consultare negli Studi di Settore 2017 il paragrafo Procedura Operativa;
stampare la lista Raccordi per Studi di settore (Tabelle/Anagrafiche - Liste) per verificare la presenza dei righi degli Studi di settore 2017. Per i conti predefiniti la conversione delle categorie fiscali viene effettuata automaticamente dalla procedura con la prima apertura del programma Contabilità, dopo l'installazione;
indicare la categoria nei conti non predefiniti per verificare i conti su cui devono essere indicate le Categorie fiscali, stampare la lista con l'opzione "Conti non predefiniti";
eseguire un salvataggio Completo con il Gestore Unificato Salvataggi.
Operazioni da eseguire per ciascuna azienda
Verificare le attività per studi:
Verificare che nella Sigla attività per studi sia presente il codice attività Atecofin 2007.
Se il codice attività 2007 porta alla compilazione di uno studio di settore diverso rispetto a quello indicato per il 2004, occorre indicare un'attività 2007 che deve compilare lo stesso studio.
Occorre impostare nelle prime note la sigla attività dell'attività prevalente. Nel caso di una sola attività, la sigla viene assegnata in automatico. Per verificare le attività collegate alle prime note stampare la lista Conti per raccordo Studi di settore (Operazioni annuali – Liste).
Se le attività devono essere modificate rispetto all'esercizio precedente perché modificate o chiuse è possibile indicare nell'attività per studi una data di fine validità. Queste attività non saranno visibili quando si effettua la ricerca nelle prime note registrate con una data successiva.
Verificare in generale tutte le indicazioni riportate nelle attività per studi, come attività con ricavi inferiori al 30%, per cui indicare l'attività prevalente, e le altre indicazioni.
Se in prima nota occorre modificare l'associazione ad attività per studi di settore, in alternativa alla modifica diretta in prima nota è possibile utilizzare la funzione di Generazione righi studi di settore (Operazioni periodiche) per modificare l'associazione a gruppi o singole prime note.
Nel primo esercizio di utilizzo della gestione occorre procedere come indicato nel capitolo "Studi di settore" del Manuale Operativo:
Inserimento delle attività per studi
Inserimento delle sedi in cui è svolta l'attività
Inserimento delle sigle attività per studi
Collegamento delle sigle attività per studi con le prime note e i cespiti tramite la funazione di Generazione righi Studi di settore.
Non è necessario impostare raccordi nell'azienda: i raccordi sono presenti nelle categorie fiscali associate ai conti nella tabella piano dei conti. Per i conti non predefiniti occorre indicare una categoria fiscale Irpef/Ires (per imprese) e Profess. (per professionisti); per i dati extracontabili indicare la categoria fiscale "Studi Extracontabili".
Stampare la lista Prima nota indicando la selezione stampa "Studi di settore" e barrando la casella "Stampa conti senza Studi di settore o parzialmente collegati" per verificare se esistono conti non raccordati agli Studi di settore.
Stampare la lista Righi e Conti per studi (Operazioni annuali – Liste) per verificare gli importi che saranno trasferiti negli studi di settore.
Eseguire il trasferimento dei dati negli Studi di settore utilizzando la funzione presente in Operazioni Annuali – Compilazione Dichiarazioni – Redditi /Calcolo imposte/Studi di settore, indicando la barratura Studi di settore.
Al termine del passaggio viene visualizzato un file che si può stampare per verificare il trasferimento dati.
Verificare il campo "Modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini" nei Quadri richiesti/compilati della procedura Studi di settore/Parametri.
Se è stato inserito erroneamente "Studi di settore" ed è stato inserito il quadro F, per inserire "Parametri" occorre cancellare il quadro K e ripetere il trasferimento dopo aver indicato, in Archivi Azienda/Studi di Settore/Sigla Attività, la barratura "Compilazione Parametri".
Integrare i dati contabili (Quadro K per riporto nei quadri F/G/P/Q) ed extracontabili per gli Studi di settore (Quadro B/C/D/E/Z/M) seguendo le indicazioni nelle successive "Note".
Indicare manualmente i dati IVA nel caso in cui si gestisca un soggetto con esercizio diverso dall'anno solare, dato che anche per i dati IVA i contribuenti devono fare riferimento al periodo d'imposta valido ai fini dei redditi; infatti nelle Istruzioni ministeriali viene così specificato:
"... i contribuenti con periodo d'imposta non coincidente con l'anno solare devono comunicare i dati che nel presente modello vengono richiesti con riferimento alla data del 31 dicembre tenendo in considerazione la situazione esistente alla data di chiusura del periodo d'imposta ...".
Dal quadro R attivare il collegamento a Ge.ri.co. (CTRL F8) per eseguire il calcolo o posizionarsi sul quadro Q o sul quadro P dei Parametri.
Indicare l'eventuale adeguamento nel quadro F o G (indicando adeguamento SI nel quadro R) per coloro che applicano i parametri indicare l'adeguamento nei quadri P o Q.
Indicare "Chiusa".
Per trasferire da Iva e Unico e in Iva/Unico occorre indicare "SI" nella tabella parametri degli Studi di settore.
All'entrata nella dichiarazione degli Studi di settore verrà eseguito in automatico:
il trasferimento dalla procedura IVA dei dati da riportare nel quadro "Dati Contabili" (Ctrl K), nella sezione "Imposta sul valore aggiunto";
il trasferimento dalla procedura Unico dei dati contabili nel quadro "Dati Contabili" (Ctrl K).
Da Unico, nel caso di riporto dei dati dalla Contabilità, vengono sempre trasferiti alcuni campi dei Dati contabili, campi che non saranno mai riportati dalla Contabilità. I campi riportati da Unico sono i seguenti:
30 – Recupero incentivo fiscale Tremonti-ter/Reti d'imprese
30 – Reddito terreni/fabbricati
35 - Oneri diversi di gestione escluse perdite su crediti
35 - Perdite su crediti (riportato da Unico solo se in Unico è compilato il quadro RF)
36 – Ded. 10% Irap/Irap vers. Pers. Dip.
36 – Deduzioni forfetarie
36 – Reddito detassato
41 – Reddito d'impresa (o perdita)
63 - Ded. 10% Irap/Irap vers. Pers. Dip. (per professionisti)
All'uscita dalla dichiarazione degli Studi di settore se la dichiarazione è Chiusa verrà riportato in automatico:
nella procedura Unico 2016, vengono riportati in automatico nel quadro RE, RF o RG i risultati del calcolo degli Studi di settore (eseguito con GE.RI.CO e con GE.RI.CO. AS) o dei parametri per il periodo d'imposta 2015.
Questi dati sono riportati anche se negli Studi di settore 2016 non è stato eseguito l'adeguamento.
Conclusa la compilazione di Unico se viene eseguito l'adeguamento agli Studi di settore, è necessario eseguire la funzione "Trasferimento solo rigo F28/G13/Irap 10% deducibile da Unico" presente nel Menù Utilità degli Studi di settore, per riportare nel rigo F28 del quadro F e nel rigo 41 del quadro Dati Contabili (Ctrl K) il reddito d'impresa (o perdita), comprensivo dell'adeguamento effettuato.
Il rigo F28 viene stampato e scaricato nel file telematico (non viene utilizzato nel calcolo da GE.RI.CO.).
Per i contribuenti già presenti nella procedura Studi di settore 2016 se è variato il codice attività rispetto all'anno precedente è necessario cancellare l'attività negli studi di settore (Attenzione: verranno cancellati anche i dati extracontabili) e successivamente eseguire l'export.
Nella procedura Studi di settore, se è stato indicato NO nel campo "Trasferimento automatico da Iva e Unico e riporto automatico dell'adeguamento in Unico e Iva", è possibile eseguire il Trasferimento da Unico presente nel Menù Utilità e nelle procedure Unico, oppure premere CTRL F8 sui quadri RE/RF/RG (se la dichiarazione Studi di settore non è chiusa).
Il Trasferimento da Contabilità è alternativo al Trasferimento da Unico perchè da Unico non sono presenti in dettaglio tutti i dati e quindi verrebbero riportati dei valori diversi da quelli provenienti da Contabilità (es. spese relative a lavoro dipendente e assimilato), comunque nel caso in cui i dati siano stati già trasferiti da contabilità il trasferimento da Unico trasferisce solo il rigo (degli studi di settore) F28/P47 Reddito d'impresa (o perdita) e il rigo "36 - Deduzione 10% Irap".
Procedura operativa per il monitoraggio degli esercizi successivi
È possibile effettuare il monitoraggio dei due esercizi successivi a quello corrente.
Per eseguire il monitoraggio degli esercizi successivi l'utente deve:
inserire prime note provvisorie per l'inserimento dei costi/ricavi che non sono stati ancora registrati in prima nota, in particolare ammortamenti e rimanenze;
ragguagliare manualmente nella procedura Studi di settore i valori contabili tenendo in considerazione che:
il risultato potrebbe risultare inattendibile;
molte spese hanno distribuzione non uniforme nell'arco di un anno, i costi di acquisto di materie e servizi non hanno regolare cadenza e la loro variabile frequenza dipende dal tipo di azienda e da molteplici altri aspetti;
alcuni costi e ricavi non possono essere contabilizzati che a fine anno sulla base della effettiva competenza economica, senza alcuna possibilità di essere calcolati con la formula di proiezione.
Per il monitoraggio in corso d'anno è possibile:
entrare nel programma Studi di settore;
copiare i dati da allegare a Unico 2016 già inseriti nell'archivio Studi di settore/Parametri utilizzando la funzione "Copia dichiarazioni" del Menù Utilità degli Studi di settore ed integrare/rettificare i dati (Attenzione: vengono copiati anche gli importi relativi all'anno precedente) - Operazione facoltativa.
E' consigliabile utilizzare un archivio diverso da quello utilizzato per Unico.
effettuando la copia indicare nel campo "Periodo d'imposta" l'anno (2016 o 2017) a cui appartiene il periodo d'imposta di cui si vuole effettuare il monitoraggio;
uscire dal programma Studi di settore ed entrare in Contabilità;
effettuare il trasferimento dei dati dalla Contabilità negli Studi di settore seguendo i punti successivi:
barrare la casella "Compila anche se l'esercizio contabile non è chiuso (per tutte le attività)";
barrare la casella "Visualizza anche esercizi successivi";
nel campo "Numero Archivio" indicare il numero archivio in cui è stata copiata e modificata la dichiarazione Studi di settore;
cliccare su "Avanti";
selezionare l'esercizio di cui si vuole eseguire la simulazione ed eseguire il trasferimento;
entrare nel programma "Studi di settore";
richiamare la dichiarazione trasferita ed integrare/rettificare i dati tenendo conto delle indicazioni sopra specificate (ragguagliare i dati, inserire rimanenze finali, valore beni strumentali) per ottenere così un risultato più vicino possibile a quello reale).
NOTE
Legenda Lista trasferimento:
A = STS-ANA Anagrafica
C = STS-CONT Dati contabili (CTRL K),
D = STS-DAT Dati relativi ai quadri B/C/D/E/Z.
Nel prospetto Dati contabili (CTRL K) degli Studi di settore non vengono trasferiti dalla Contabilità i dati IVA, tranne che per le attività di intrattenimento (presenti nell'archivio Liquidazioni IVA).
In tutte le situazioni in cui in un archivio degli Studi di settore è già presente una dichiarazione, se è necessario trasferire una nuova dichiarazione (e non si deve cancellare/sovrascrivere la dichiarazione già presente) occorre eseguire il trasferimento in un altro archivio degli Studi di settore.
Consigliamo quindi di utilizzare un archivio apposito per il monitoraggio.
I proventi straordinari vengono riportati nel rigo F26 degli Studi di settore; sulla base delle istruzioni ministeriali possono essere riportati sia nel rigo F05 che nel rigo F26; gli utenti che volessero compilare il rigo F05 possono barrare la casella "Forza dati" negli Studi di settore per compilare il rigo F05 e stornare dal rigo F26 l'importo dei proventi trasferiti dalla Contabilità.
Il valore dei beni strumentali esportato negli studi di settore è composto dal valore fiscale dei beni materiali e immateriali dei cespiti presenti nell'azienda.
Il valore viene ragguagliato alla durata del possesso rispetto all'esercizio.
Come da Istruzioni Ministeriali non viene sommato l'importo dei cespiti in cui nel campo "Prospetto EC" hanno indicato "Fabbricati" o "Terr. ammort.".
E' possibile verificare i dati trasferiti con la lista "Beni amm. per studi di settore".
Negli Studi di settore rettificare il valore dei beni strumentali esportato (nel quadro Dati Contabili Ctrl K) nei righi F29 (imprese) e G14 (professionisti) nei seguenti casi:
Beni acquisiti in leasing e riscattati (solo se non presenti nell'archivio Beni ammortizzabili);
Cespiti non utilizzati e non ammortizzati nell'esercizio (da portare in diminuzione all'importo trasferito);
Per i soggetti società di capitali, gli interessi su canoni di leasing non vengono riportati in F18 dall'archivio canoni di leasing, ma in F25 dall'archivio Deducibilità interessi passivi art. 96, in quanto rientrano nel calcolo complessivo degli interessi passivi deducibili (non è invece così per le società di persone, gli enti non commerciali) e le persone fisiche. Sempre per le società di capitali che devono compilare i parametri, non viene riportato P22, in quanto gli oneri finanziari su canoni di leasing da indicare devono essere quelli dedotti effettivamente secondo le regole dell'art. 96 del Tuir.
Nei dati contabili del professionista, le quote di ammortamento nel rigo 55 vengono riportate nel campo "Spese/amm. div. succ" comprese le quote di ammortamento relative ad immobili. Nel campo successivo "Quote ammortamento beni immobili" vengono riportate solo da Unico.
Per i soggetti che determinano il reddito con regime forfetario non vengono trasferiti i dati contabili del quadro F.
In corrispondenza del rigo F19, le spese di trasferta contabilizzate vengono riportate nel campo "Diverse da succ."; il campo "Spese di trasferta (vitto e alloggio)" è riservato al trasferimento da Unico.
Istruzioni ministeriali Studi di settore - Soggetti obbligati
I soggetti che determinano il reddito con criteri "forfetari", ancorche' sia precluso nei loro confronti l'accertamento in base agli studi di settore, sono tenuti a compilare il presente modello, ad eccezione dei dati contabili richiesti nel quadro F.
I dati comunicati saranno utilizzati per valutare se le caratteristiche strutturali dell'impresa sono coerenti con i ricavi dichiarati.
Nel rigo F05 P38 con riferimento alle locazioni attive su immobili non strumentali deve essere indicato il maggiore ammontare tra la rendita catastale rivalutata del 5% e il canone di locazione ridotto delle spese di manutenzione ordinaria.
Lo stesso importo deve essere indicato in RG10 Unico PF o SP, mentre nel quadro F deve essere indicato il valore determinato come sopra indicato, nel rigo dei Redditi di immobili non costituenti beni strumentali (RF11 in Unico SC), nel rigo dei Proventi da immobili (RF39 in Unico SC) deve essere indicato in diminuzione il valore contabile.
L'importo del rigo F05 P38 relativo alle locazioni attive su immobili non strumentali deve essere quindi lo stesso indicato nel rigo RF11 (Unico SC) o nel rigo RG10.
Per le imprese che compilano lo studio WG40U e devono riportare in F01 i ricavi da affitto d’azienda, occorre utilizzare il conto 5510002400 Affitti attivi gestione tipica. Per riportare nel rigo F02 i canoni di locazione di immobili "strumentali per natura", utilizzare il conto 5510002450 "Locazioni attive su immobili strumentali". Questi 2 conti devono essere utilizzati solo per la compilazione dello Studio WG40U, perchè il riporto negli Studi di settore è specifico per questo studio. Per altri studi utilizzare altri conti, come ad esempio 5570000400 Affitti attivi beni diversi gestione accessoria.
Indicare manualmente nel campo "Altri componenti negativi" l'importo delle deduzioni forfetarie calcolate in Unico.
Indicare nel rigo F08, l'ammontare dei ricavi conseguiti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso. Sono considerate attività di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, quelle riguardanti:
la rivendita di carburante;
la rivendita di lubrificanti effettuata dagli esercenti impianti di distribuzione stradale di carburanti;
la rivendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporti videomagnetici;
la vendita di valori bollati e postali, generi di monopolio, marche assicurative e valori similari, biglietti delle lotterie, gratta e vinci;
la gestione di ricevitorie totocalcio, totogol, totosei, totip, tris, formula 101;
la vendita di schede e ricariche telefoniche, schede e ricariche prepagate per la visione di programmi pay per-view, abbonamenti, biglietti e tessere per i mezzi pubblici, viacard, tessere e biglietti per parcheggi;
la gestione di concessionarie superenalotto, lotto e simili;
la riscossione bollo auto, canone rai e multe.
Per i professionisti:
Spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa
Spese per prestazioni di lavoro dipendente
Nei righi sopraindicati vengono riportati gli stessi importi trasferiti nel quadro RE di Unico.
Nelle istruzioni degli studi di settore viene invece specificato che non va tenuto conto degli acconti e delle anticipazioni relative alle indennità di quiescenza e di previdenza, di conseguenza l'utente dopo il trasferimento deve rettificare l'importo in presenza degli acconti e delle anticipazioni citate.
Dati non trasferiti
Nel quadro Dati contabili (dati per quadro F, P, G o Q) non vengono trasferiti i seguenti dati:
Quote dei collaboratori dell'impresa familiare e del coniuge dell'azienda coniugale non gestita in forma societaria;
Quote dei collaboratori dell'impresa familiare e del coniuge dell'azienda coniugale non gestita in forma societaria - N. mesi;
Utili spettanti agli associati in partecipazione che apportano prevalentemente lavoro - N. mesi;
Ricavi di cui alle lett. a) e b) del comma 1 dell'art. 85 del TUIR - di cui per prezzo corrisposto ai fornitori;
Barratura Esenzione IVA;
Barratura nuove iniziative produttive;
Numero mesi di attività prevalente dei soci che risultano in attività da non più di 5 anni;
Numero mesi di attività prevalente dei soci che risultano in attività da oltre 5 e fino a 10 anni;
Numero mesi di attività prevalente dei soci che risultano in attività da oltre 10 anni;
Numero mesi di attività prevalente dei soci con età superiore a 65 anni;
Comune (viene
trasferito nel Quadro B solo per l'attività principale);
Provincia (viene trasferita nel Quadro B solo per l'attività principale).
Nel campo "Altre operazioni che diano luogo a ricavi/compensi" (rigo F32 Studi di settore o P27 Parametri) indicare:
le operazioni esenti non soggette a registrazione ai fini IVA eseguite dai soggetti che applicano l'art. 36-bis;
le operazioni escluse art. 15 (esclusi gli anticipi di spese per conto clienti);
consultare il Manuale Operativo degli Studi di settore al paragrafo "Trasferimento da UNICO/IVA-2016" per ulteriori precisazioni sui dati.
È necessario indicare il codice attività 2003 (valido fino al 31/12/2003) oltre a quello attuale (valido dal 01/01/2007) in Contabilità e Studi di settore 2016 se vengono compilati i Parametri, dato che l'elaborazione dei Parametri deve essere eseguita con il codice attività valido fino al 31/12/2003.
Integrazione dati extracontabili
I righi "extracontabili" per gli studi di settore sono stati raccordati utilizzando i conti già presenti, per ulteriori dati da inserire sarà eventualmente possibile, in alternativa:
effettuare una stampa bilancio x studi di settore e integrare manualmente i dati;
inserire le categorie fiscali di tipo " Studi dati extracontabili", dopo aver eventualmente verificato che questa non sia già presente, e raccordarla ai conti del piano dei conti.
Per verificare l'importo dei dati extracontabili che vengono trasferiti, stampare la lista conti per raccordo studi di settore con ordinamento per rigo (la lista contiene anche i dati contabili): sono visualizzati i righi corrispondenti allo studio o agli studi che compila l'azienda.
Per verificare l'importo dei dati extracontabili che vengono trasferiti, stampare la lista conti per raccordo studi di settore con ordinamento per rigo (la lista contiene anche i dati contabili): sono visualizzati i righi corrispondenti allo studio o agli studi che compila l'azienda.
Se il trasferimento deve essere ripetuto perché sono stati modificati dei dati in Contabilità, occorre eseguire la funzione Compilazione dichiarazioni – Studi di settore dalla Contabilità, selezionando Tipo trasferimento Studi di settore = Solo dati contabili.