Ai fini dell'export negli studi di settore occorre assegnare ai conti movimentati una sigla per identificare l'attività ai fini degli studi di settore e una sede.
In prima nota è possibile assegnare la sigla per tutti i conti presenti, inserendo la sigla nel campo "Sigla att. per studi" posto sotto i dati contabili. Quando l'importo di uno o più conti deve essere suddiviso in più studi, è possibile, cliccando su "Studi di settore" in prima nota, inserire direttamente gli importi che vanno assegnati ai vari studi.
In alternativa l'assegnazione della sigla può essere effettuata successivamente per gruppi di prime note con la funzione "Generazione righi studi di settore" (Operazioni periodiche).
Se c’è una sola sigla, se è stata inserita prima di registrare le prime note, questa viene associata in automatico e non è necessario indicare nulla in prima nota e non è necessario eseguire la funzione "Generazione righi studi di settore".
Assegnazione della sigla
Per la creazione delle sigle da assegnare alle prime note occorre procedere come segue:
Indicare in Archivi azienda - Studi di settore - Attività le attività gestite ai fini degli studi di settore.
Le attività per gli studi di settore possono corrispondere o meno alle attività contabili indicate in azienda.
E' possibile indicare, per chi ha più attività contabili, le attività contabili di riferimento per ogni attività studi.
Per le attività di professionista per cassa è necessario associare l'attività contabile relativa al professionista ad almeno un'attività studi.
Occorre indicare le attività per le quali vanno presentati gli studi di settore.
La compilazione degli Studi di Settore prevede, salvo casi particolari, la compilazione di un solo studio. Quindi, per gli utenti che gestivano più attività/sedi, la compilazione non richiede la predisposizione di modelli diversi e la compilazione dei dati promiscui.
In questi casi è sufficiente l’indicazione di una sola attività.
Negli studi WK08U, WK16U, WK19U, WK21U, WK23U, WK26U, WK28U, VK30U, WG41U, WG91U, WG93U, WG94U, VG99U, WG53U, WG73B, YG74U, WG82U, WG87U sono presenti sia il quadro F sia il quadro G che devono essere compilati, alternativamente, a seconda che il soggetto eserciti l'attività in forma di impresa o professionalmente.
(facoltativo) Indicare in Archivi azienda - Studi di settore - Sedi le unità di produzione o vendita dell'attività indicando per esempio come codice sede 1, 2, per due sedi.
Indicare in Archivi azienda - Studi di settore - Sigla la sigla che riunisce le attività e le sedi per gli studi di settore.
Occorre inserire una sigla attività per ogni studio di settore; una sigla attività per ogni sede operativa gestita è necessaria solo nei casi in cui occorre compilare studi con più quadri B.
Per poter ripartire i movimenti di prima nota ai vari punti vendita/produzione l'inserimento è automatico se c'è una sola sigla attività; altrimenti sarà sufficiente indicare il campo sigla in prima nota (nei dati contabili) durante gli inserimenti delle registrazioni oppure in alternativa, è possibile ripartire successivamente i movimenti registrati utilizzando la funzione "Generazione righi studi di settore" (consultare il paragrafo "8.5.11 - Generazione righi studi di settore" del Manuale operativo).
Quando i dati devono essere compilati ai fini dei parametri occorre indicare, per i codici presenti, la barratura "Compilazione parametri".
Collegamento della sigla con i dati contabili.
L'associazione della sigla alla prima nota può avvenire in due momenti:
Durante l'inserimento della prima nota.
In una fase successiva all'inserimento della prima nota.
Assegnazione durante l'inserimento della prima nota
Le prime note che appartengono a un solo studio di settore possono essere
aggiornate inserendo il codice nel campo "Sigla per att. studi"
e cliccando sul bottone .
La funzione "Generazione righi studi di settore", con tipo ripartizione = Codice att. per studi in prima nota, esegue le stesse operazioni del bottone "Genera" in modo che, eseguita la funzione, si possa integrare l'assegnazione degli studi ai dati contabili per le prime note per cui non si è cliccato sul bottone.
Se per uno o più conti della prima nota è necessario ripartire l'importo in più attività o sedi, occorre selezionare i conti e per ognuno assegnare l'attività per gli studi e l'importo corrispondente cliccando su "Studi di settore".
Se è stata inserita una sola sigla attività, l'inserimento è automatico al salvataggio della prima nota.
Il codice attività per studi viene assegnato a tutti i conti presenti in prima nota, con esclusione dei conti clienti e fornitori, ma negli studi di settore saranno trasferiti i dati solo dei conti raccordati agli studi.
Per verificare il collegamento tra le prime note e le sigle attività per studi stampare la lista Prima nota (Operazioni giornaliere - Liste) con opzione "Studi".
Assegnazione successiva all'inserimento della prima nota
Tramite la funzione di "Generazione righi studi di settore" (Operazioni periodiche) è possibile assegnare il codice relativo allo studio di settore per gruppi di prime note.
Questa funzione è utile nel caso di registrazioni di prima nota inserite da elaborazioni esterne (import di prime note, generazione di ammortamenti, ratei e risconti) e per gli utenti che devono associare le prime note a nuovi studi di settore pubblicati.
L'assegnazione può essere effettuata in base all'attività contabile, all'attività IVA, al registro IVA, ai centri di costo/ricavo, alle singole prime note oppure in base alla sigla attività per studi indicata direttamente in prima nota.
L'assegnazione può essere eseguita anche soltanto per le prime note senza collegamento con gli studi di settore (opzione "Non presenti").
Azienda per cui è gestito un solo studio
Creare l'attività ai fini degli studi di settore: in Archivi azienda - Studi di settore - Sigla, inserire un codice attività/sede. Inserire l'attività premendo F6 sul campo "Attività" e quindi premere F8.
Inserire la sede premendo F6 sul campo "Sede" e quindi premere F8.
Le aziende che devono compilare un solo modello per gli studi di settore possono assegnare lo studio alla prima nota in un'unica soluzione tramite la funzione di "Generazione righi studi di settore", se le prime note sono state registrate prima dell'inserimento della sigla attività.
È necessario:
selezionare le date di inizio e fine ripartizione corrispondenti alla data di inizio e fine esercizio;
indicare Tipo di ripartizione = Attività;
inserire la sigla dell'attività studi nella sezione Ripartizione.
Collegamento della sigla con i cespiti
Nella sezione "Indicatori Redditi/Studi" di ogni cespite è presente un campo "Sigla attività per studi", necessario per associare il cespite all'attività studi di settore.
Quando il cespite viene inserito durante l'immissione della prima nota,
viene riportata in automatico la sigla dell'attività associata al conto
(deve essere compilata la sezione "Studi" della prima nota,
manualmente oppure cliccando sul bottone in Prima nota).
Per assegnare in una fase successiva la sigla attività per studi ai cespiti non collegati a prime note oppure ai cespiti per cui in prima nota non è stata assegnata una sigla attività studi al conto è possibile utilizzare la funzione "Generazione righi studi di settore" (Operazioni periodiche).
Collegamento della sigla con i ben acquisiti in leasing
Nella sezione "Bene/Studi di Settore" deve essere indicata la sigla attività per Studi, in modo da poter riportare dall'archivio, negli Studi di settore, i dati relativi al valore e al canone (visualizzabili con la lista Beni acquisiti in leasing, Dati per dich. fiscali con dichiarazione = Studi).
Istruzioni ministeriali Studi di settore - Parte generale - Paragrafo 3
Il modello deve essere presentato dai soggetti ai quali si applicano gli studi di settore.
Sono tenuti alla presentazione del modello, pur essendo nei loro confronti preclusa l’attività di accertamento basata sugli studi di settore, anche:
1. i contribuenti che determinano il reddito con criteri “forfetari” (ad eccezione di quelli che applicano il regime forfetario di cui ai commi da 54 a 89, articolo 1, della Legge n. 190 del 2014), che non devono però compilare la parte relativa ai dati contabili (quadro F per le imprese oppure quadro G per gli esercenti arti e professioni). I dati comunicati potranno essere utilizzati per valutare se le caratteristiche strutturali del contribuente sono coerenti con i ricavi o compensi dichiarati;
2. i contribuenti che dichiarano un volume di ricavi (articolo 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e) del TUIR), oppure compensi (articolo 54, comma 1, del TUIR), di ammontare superiore a 5.164.569 euro e fino a 7.500.000 euro. Le informazioni richieste saranno utilizzate per la successiva fase di analisi per l’evoluzione degli studi di settore;
3. i contribuenti che si trovano in una situazione di non normale svolgimento dell’attività (ad eccezione delle ipotesi di liquidazione ordinaria, coatta amministrativa o fallimentare, per le quali non è prevista la presentazione del modello).
Ai contribuenti che si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività è richiesta la compilazione del modello studi di settore con l’indicazione, nell’apposita scheda “Note aggiuntive” dell’applicazione GERICO, della motivazione che ha impedito lo svolgimento dell’attività economica in maniera regolare.
Istruzioni parte generale Studi di settore paragrafo" 2.4 Chi non li applica"
Sono esclusi dall’applicazione (per gli obblighi di presentazione vedi invece il successivo paragrafo 3) degli studi di settore i contribuenti:
a) con inizio dell’attività nel corso del periodo d’imposta;
b) che hanno cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta. Si ricorda che il periodo che precede l’inizio della liquidazione è considerato periodo di cessazione dell’attività;
c) con un ammontare di ricavi o compensi dichiarati superiore a 5.164.569 euro. Per quanto riguarda i ricavi, sono esclusi i corrispettivi delle cessioni di azioni o quote di partecipazioni, delle cessioni di strumenti finanziari similari alle azioni, delle cessioni di obbligazioni e di altri titoli in serie o di massa (articolo 85, comma 1 lettere c), d) ed e) del TUIR). I compensi da tenere in considerazione, invece, sono quelli derivanti dall’attività di lavoro autonomo (articolo 54, comma 1, del TUIR). Le istruzioni di ciascun modello riportano le eventuali eccezioni (in particolare, per gli studi WG40U, WG50U, WG69U, WK23U, ai fini della determinazione del limite di esclusione dall’applicazione degli studi di settore, i ricavi devono essere aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate in base a quanto previsto dagli articoli 92 e 93 del TUIR);
d) che si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività (vedi box successivo “Per saperne di più”);
e) che determinano il reddito con criteri “forfetari”;
f) che esercitano l’attività di incaricati alle vendite a domicilio;
g) con categoria reddituale diversa da quella prevista nel quadro degli elementi contabili contenuto nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di settore approvato per l’attività esercitata, secondo le indicazioni fornite al punto 9.1 della circolare n. 58/E del 2002. Ad esempio, un contribuente che esercita in qualità di lavoratore autonomo l’attività di “Portali web” (codice 63.12.00) non deve compilare il modello YG66U poiché questo contiene solo il quadro F destinato ad accogliere i dati contabili riguardanti l’esercizio dell’attività in forma di impresa;
h) che applicano il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità e il nuovo regime forfetario agevolato.
Non si applicano inoltre gli studi di settore ai contribuenti che presentano le cause di inapplicabilità indicate nel decreto di approvazione dello specifico studio di settore (si fa riferimento, ad esempio, alle società cooperative, alle società consortili ed ai consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate, alle società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi).