Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 15.4
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 15.3
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 15.2.1
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 15.0
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.9.5
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.9.3
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.8
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.7
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.6
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.4
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.2.1
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.2
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.1
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 14.0
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.9.3
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.9.2
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.9
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.8
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.7
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.6
Elenco dei conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.5
Elenco nuovi conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.4
Elenco dei conti modificati automaticamente con la versione 13.3.1
Elenco nuovi conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.2
Elenco nuovi conti inseriti/modificati automaticamente con la versione 13.1
Elenco nuovi conti inseriti/modificati automaticamente con le versioni precedenti alla 13.0
Elenco nuovi conti inseriti/modificati automaticamente con le versioni precedenti alla 12.0
Elenco nuovi conti inseriti/modificati automaticamente con le versioni precedenti alla 11.0
CONTI PREDEFINITI
Nell'Anagrafica Studio (Tabelle/Anagrafiche) è presente l'indicatore "Tipo codifica piano dei conti" impostato su "Predefinito" che consente di inserire manualmente solo conti che in seguito non saranno distribuiti con la banca dati.
Non sarà possibile inserire conti con la codifica Mm.Cc.SSSSSs dove m=pari, c=pari, s=0.
Questa modalità potrà essere disabilitata se l'utente vuole personalizzare il proprio piano dei conti ed inserire codici a proprio piacere (indicando anche i relativi raccordi per il Bilancio/Redditi), indicando nell'Anagrafica studio "Tipo codifica piano dei conti" = "Libero". In questa casistica, però, è possibile che i nuovi conti distribuiti nella banca dati nelle nuove versioni, non siano abilitati nel piano dei conti perchè la codifica è già presente.
RICERCA DEI CONTI
Per la ricerca dei conti indeducibili, non tassabili, parzialmente deducibili o tassabili, indicare nella descrizione i seguenti codici:
*inded* per i costi indeducibili;
*ded. al* per i costi parzialmente deducibili;
*non tass* per i ricavi non tassabili;
*tass. al* per i ricavi parzialmente tassabili.
ELIMINA (F7)
Opzione non attiva.
Per cancellare un conto utilizzare la funzione "Cancellazione conti e clienti/fornitori" (menù Utilità).
INSERIMENTO (F6)
Sono presenti due metodi d’inserimento del piano dei conti per riportare parte della codifica del conto e velocizzare l’inserimento dei dati:
Inserimento livello inferiore
Viene creato un livello di conto successivo
al livello del conto sul quale si è posizionati prima di cliccare su (F6).
Se, per esempio, posizionati su un mastro
(il mastro deve essere evidenziato nella parte sinistra dello schermo)
si clicca sul bottone verrà inserito un conto, con la codifica
del primo conto disponibile (mm.cc.).
Non è possibile inserire sottoconti di tipo cliente o fornitore; è necessario utilizzare la funzione "Inserimento rapido Clienti/Fornitori".
Inserimento stesso livello
Viene creato un livello di conto uguale al
livello del conto sul quale si è posizionati prima di cliccare su (F6).
Se, per esempio, posizionati su un mastro
(il mastro deve essere evidenziato nella parte sinistra dello schermo)
si clicca sul bottone verrà inserito un nuovo mastro, con
la codifica del primo mastro disponibile (mm).
Quando viene inserito un conto o un sottoconto non è possibile variare il mastro a cui fa riferimento e sono riportati i parametri impostati nel mastro.
L’inserimento manuale di un sottoconto deve essere completato inserendo le categorie fiscali, l’eventuale colonna del registro professionisti ed i raccordi al bilancio CEE.
Non è possibile inserire sottoconti di tipo cliente o fornitore; è necessario utilizzare la funzione "Inserimento rapido Clienti/Fornitori".
Inserimento di un nuovo conto
Verificare prima di tutto che il conto non
sia già presente con una diversa descrizione, effettuando una ricerca
con il bottone (CTRL F5) e utilizzando il simbolo "*".
E' possibile segnalare all'assistenza tramite fax o e-mail ogni conto mancante dettagliando la natura del conto da inserire.
Posizionarsi sul mastro, conto o sottoconto e indicare "Inserimento livello inferiore" o "Inserimento stesso livello" in base alle indicazioni precedenti.
Cliccare sul bottone
o premere F6.
Nei "Dati generali" sono indicati il livello del conto che si sta inserendo (mastro, conto, sottoconto), la codifica (modificabile); occorre inserire la Descrizione, il Tipo conto (Economico, Patrimoniale, Conto d'ordine, Cliente o Fornitore, non è modificabile per conti e sottoconti), l'eventuale sigla e controllo segno. Nell'inserimento di conti transitori utilizzati dai professionisti per le rettifiche di costi e ricavi indicare il campo "Conto costi/ricavi collegato".
In "Tipo contabilità" indicare le contabilità per cui deve essere abilitato il conto e in "Tipo dichiarazione" indicare la tipologia di azienda (in particolare la tipologia di dichiarazione dei redditi che l'azienda compila) per cui abilitare il conto.
Nella sezione "Raccordi" indicare le Categorie fiscali, i codici colonna del Registro professionista cui va associato il conto e i codici del bilancio Cee. Compilare questa sezione solo se viene inserito un sottoconto, a parte casi particolari come per esempio conti Clienti o fornitori o Crediti verso soci per il codice del bilancio Cee.
Nella sezione "Altri dati" inserire l'eventuale natura conto (si consiglia l'inserimento della natura conto quando si inserisce un conto di manutenzione, riparazione, ammodernamento o trasformazione che rientra nel calcolo delle manutenzioni deducibili dell'esercizio e nei casi segnalati per il bilancio fiscale); inserire un valore nel campo "Gestione beni ammortizzabili", è obbligatorio per il collegamento tra prima nota e archivio beni ammortizzabili nel caso di un sottoconto usato per movimentare cespiti. Inserire l'eventuale percentuale di manutenzioni deducibili (se diversa da 100) da utilizzare per il riporto nell'archivio Manutenzioni deducibili. È possibile inserire un Tipo azienda per creare piani dei conti personalizzati per diverse tipologie di aziende.
E' possibile indicare un conto predefinito collegato, dal quale vengono copiati i raccordi alle procedure fiscali e al bilancio e vengono tenuti aggiornati in caso di modifiche.
Cliccare sul bottone
o premere F12.
Se viene restituito il messaggio "Codifica riservata" significa che è stato indicato Predefinito e che è stato inserito un mastro pari oppure un conto pari o un sottoconto con cifra finale zero.
Queste codifiche sono riservate ai conti distribuiti con la Banca dati.
COPIA DI UN CONTO
E' possibile copiare tutti i dati da un altro conto compresi i raccordi
cliccare sul bottone ;
inserire la descrizione del conto;
cliccare sul bottone e selezionare
il conto da cui copiare i dati.
Tutti i dati, a parte la descrizione, saranno sovrascritti, ma possono essere modificati dopo la copia.
Se viene copiato un conto predefinito verrà posta la seguente domanda “Inserire il conto copiato come conto predefinito collegato?”, rispondendo affermativamente verrà riportato automaticamente il conto predefinito scelto nel campo “Conto predefinito collegato” e verranno copiati i suoi dati; in questo modo saranno gestiti in automatico i raccordi sul conto inserito. Dal conto predefinito vengono riportati tutti i dati (raccordi Redditi, Calcolo imposte, Bilancio, colonna professionisti, altri indicatori).
In automatico con ogni aggiornamento sarà eseguita una funzione di allineamento che adegua i dati del conto non predefinito. Questo allineamento può essere disattivato per il singolo conto barrando la casella “Gest. racc. manuale”.
Rispondendo, invece, negativamente non verrà riportato il conto predefinito nel campo “Conto predefinito collegato” ma verranno soltanto copiati i suoi dati.
Se viene copiato un conto non predefinito non verrà posta nessuna domanda.
Se, però, il conto non predefinito ha un conto predefinito collegato sarà proposta la stessa domanda sopra indicata.
Abilita la scelta di un conto da cui copiare i dati.
E' attivo solamente in inserimento.
Cliccare sul bottone per abilitare il conto nelle aziende.
Si aprirà la procedura guidata dell’abilitazione del piano dei conti; scegliere l’azienda (o le aziende) in cui abilitare il conto, cliccare su Avanti e quindi su Fine.
Cliccare sul bottone per riportare tutti i dati del conto predefinito collegato; da utilizzare per eliminare tutte le modifiche eseguite manualmente dall’utente e riportare i vari dati (sezioni Raccordi, Altri dati, Calcolo imposte) del conto predefinito collegato.
Nota:
Messaggio “Conto collegato incongruente”: viene visualizzato dopo aver inserito il conto predefinito collegato, se vengono modificate le barrature nelle sezioni “Tipo Contabilità” e “Tipo Dichiarazione” e queste non coincidono più con il conto predefinito.
Questa situazione può comportare la mancata gestione di alcune dichiarazioni.
DATI GENERALI
Tipo inserimento
Indica il tipo di conto (cliente, economico, fornitore, conto d’ordine, patrimoniale).
Livello
Indica il livello del conto (mastro, conto, sottoconto).
Codifica (mm.cc.ssssss)
Indica la codifica del conto.
Cliccando sul bottone “Codifica come ultimo conto” il programma propone come codifica del conto la numerazione immediatamente successiva all'ultima presente.
Conto Predefinito
Quando è presente tale barratura non è possibile eseguire modifiche e cancellazioni che potrebbero comportare un errato utilizzo dei raccordi presenti.
Per maggiori dettagli consultare la sezione "Conti presenti nella Banca dati" presente alla fine del paragrafo.
La barratura è presente nelle tabelle distribuite in automatico dalla procedura.
Descrizione
Indicare la descrizione del conto.
Descrizione per stampa bilancio in seconda lingua
Indicare la descrizione da utilizzare ai fini della stampa del bilancio contabile (Menù Operazioni periodiche - Stampe - Bilancio) in seconda lingua, attualmente gestito solo in lingua inglese.
Note
Inserire le eventuali note del conto.
Sigla
La sigla può essere utilizzata per ricerche o inserimenti diretti, per i soggetti clienti/fornitori la sigla è il codice anagrafico del soggetto.
Gestione raccordo manuale
La barratura, da utilizzare se presente un conto predefinito collegato, va indicata se dal conto predefinito si vogliono solo copiare i raccordi ma non si vogliono gestire gli aggiornamenti automatici dei raccordi.
Conto pred. collegato
Questo collegamento permette di gestire in automatico i raccordi sui conti non predefiniti, collegandoli a un conto predefinito.
È consigliabile essere sicuri della corrispondenza di significato fra il conto Predefinito e il conto inserito, soprattutto se viene eseguito l’allineamento. Infatti in caso di significato anche solo leggermente diverso potrebbero essere sostituiti i raccordi con conseguenti possibili riporti errati nelle dichiarazioni fiscali per il conto inserito dall’utente.
Dal conto predefinito vengono riportati tutti i dati (raccordi Redditi, calcolo imposte, bilancio, colonna prof., altri indicatori), che sono comunque modificabili, in ogni momento, dall’utente.
In automatico con ogni aggiornamento, viene eseguita una funzione di allineamento che adegua i dati del conto non predefinito, sostituendoli con quelli del conto predefinito.
Questo allineamento può essere disattivato per il singolo conto, barrando la casella “Gest. racc. manuale”. In questo caso i dati presenti non vengono modificati.
Tipo contabilità / tipo dichiarazione
Queste informazioni servono per creare dei raggruppamenti di conti da utilizzare per l’abilitazione dei conti.
In base alle impostazioni di queste sezioni, nella funzione di Abilitazione piano dei conti (Utilità) è possibile visualizzare solo i conti che soddisfano determinati filtri di selezione.
RACCORDI
Indicare le categorie fiscali per i redditi e per l’Iva ed i codici di raccordo per il registro dei professionisti e il bilancio CEE.
Racc. dich. prec.
In automatico sono qui trasferiti i raccordi relativi alla dichiarazione fiscale precedente all'ultima disponibile.
ALTRI DATI
Contr. segno
Indica quale dovrebbe essere il segno abituale del saldo finale del conto.
Se, a seguito di un movimento in prima nota, il saldo risulta diverso da quello indicato viene visualizzato un messaggio di avviso al momento del salvataggio dei dati.
Ord. scheda Cont.
Nella scheda contabile e nella stampa Libro Mastro, barrando la casella "Ordinamento per segno", vengono stampati, se i movimenti hanno la stessa data di registrazione, prima i movimenti con il segno indicato nella Tabella Piano dei conti.
Natura
Viene utilizzata come riferimento per gli automatismi, per esempio per la generazione delle prime note dei modelli contabili e per le manutenzioni deducibili.
Gestione beni ammortizzabili
Se il conto si riferisce alle immobilizzazioni, scegliere in questo campo la tipologia di conto:
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Fondo Svalutazioni
E' necessario per il collegamento automatico con l'archivio beni ammortizzabili.
ATTENZIONE:
Per ogni conto “Immobilizzazione immateriale” o “Immobilizzazione materiale” che viene creato nel piano dei conti generale è necessario creare il codice di raccordo relativo al conto appena creato:
aprire la tabella “Raccordo beni ammortizzabili”;
cliccare su (F6) per effettuare
un nuovo inserimento;
indicare nel campo “Immobilizzazione” il conto inserito nel piano dei conti;
compilare le sezioni “Dati ammortamento” e “Dati cessione beni ammortizzabili”;
cliccare su (F12) per salvare
le modifiche.
Gruppo
Indicatore visualizzato nella ricerca del conto che permette di distinguere tra attività/passività, costi/ricavi. Viene utilizzato anche per l’export dei conti in Italworking e altri programmi di fatturazione.
Attività
Passività
Patrimonio netto
Costo
Rettifiche di costo
Ricavo
Rettifiche di ricavo
Gli indicatori patrimonio netto, rettifiche di costo e rettifiche di ricavo non possono essere indicati sui mastri in quanto per il trasferimento dei conti devono essere utilizzati gli indicatori, rispettivamente, passività, costo, ricavo.
Per verificare i conti su cui l’indicatore non è presente stampare la lista piano dei conti tabella o piano dei conti azienda.
L’indicatore non è obbligatorio. E’ presente sui conti predefiniti mentre nei conti personalizzati può essere inserito per individuare più velocemente se attività/passività, costo/ricavo.
Per eseguire l’export in Italworking dei conti, occorre verificare di avere inserito il gruppo in tutti i mastri.
Per clienti, fornitori e conti d’ordine non viene utilizzato il gruppo.
Per man. ded. e int. pass. art. 96/61 se <> da 100:
% Ded.
Indicare la percentuale deducibile di costo da riportare nell'archivio manutenzioni e nell'archivio "Deducibilità interessi passivi art. 96 Tuir".
% Non Tass.
Indicare la percentuale non tassabile dei ricavi da riportare nell'archivio "Deducibilità interessi passivi art. 61 Tuir".
Dettaglio cli/for in prima nota
Da utilizzare per associare un conto clienti/fornitori ad un conto utilizzato in prima nota, per esempio ai conti Fatture da ricevere/emettere.
Cliente: sarà possibile associare al conto, solo un conto di tipo Cliente
Fornitore: sarà possibile associare al conto, solo un conto di tipo Fornitore
Cliente/Fornitore: sarà possibile associare al conto, un conto di tipo Cliente o di tipo Fornitore.
Il cliente/fornitore associato sarà stampato nel bilancio, nella scheda contabile, nel libro mastro, nel giornale.
Componente di reddito
Selezionare il tipo di componente di reddito per effettuare la ripartizione per quote o l'imputazione per cassa ai fini delle dichiarazioni fiscali:
Plusvalenze
Sopravvenienze attive
Spese relative a più esercizi
Spese di rappresentanza
Spese di pubblicità e propaganda
Spese relative a studi e ricerche
Contributi e liberalità
Compensi agli amministratori (Dare)
Imposte (Dare)
Oneri fiscali, contrib. es. futuri (Dare);
ICI su beni immobili strumentali (Dare);
Dividendi (Avere)
Utili da associazione in partecipazione (Avere)
Altri ricavi generici (Avere);
Utili su cambi (Avere);
Perdita su cambi (Dare);
Interessi attivi di mora (Avere);
Interessi passivi di mora (Dare);
Contributi associazioni sindacali (Dare);
Spese e altri componenti negativi (Dare);
Interessi/Oneri passivi di natura fin. (Dare);
Interessi/Proventi attivi (Avere);
Canone di locazione (Dare);
Interessi passivi su leasing (Dare);
Interessi passivi su imposte (Dare);
IMU su immobili strumentali (Dare);
Plusvalenze straordinarie (Avere).
Fine val.
Data di fine validià del conto.
Se indicata, nelle prime note registrate con data successiva, viene restituito un messaggio quando viene utilizzato il conto.
Nelle nuove aziende, i conti con data fine validità non vengono abilitati dalle funzioni di abilitazioni dei conti.
Conto Costi/Ricavi collegato
Indicare il conto di costo o di ricavo corrispondente al conto transitorio utilizzato nella registrazione della fattura che viene pagata o incassata posticipatamente (gestione dei professionisti non "per cassa").
Quando il movimento finanziario è successivo all'imputazione del documento, è preferibile inserire un conto patrimoniale o d'ordine come costi o ricavi sospesi professionisti da incassare o da pagare: tale conto verrà stornato in automatico al momento della conferma della rilevazione finanziaria (secondo il criterio di cassa) attraverso la Gestione partite clienti/fornitori e verrà così imputato il costo o il ricavo effettivo collegato sul Piano dei conti.
Il conto transitorio è destinato ad azzerarsi quando il professionista ha saldato tutti i suoi debiti e incassato tutti i suoi crediti.
Chiaramente se la fattura viene pagata o incassata immediatamente, si registra subito il conto di costo o ricavo specifico di riferimento.
Esempio:
Fattura di acquisto con pagamento successivo:
----------------------------------------------------------------------
Diversi a Debiti Vs/fornitori
Costi sospesi prof. da pagare
IVA su acquisti
----------------------------------------------------------------------
Pagamento successivo (generato in automatico con la gestione partite clienti/fornitori):
----------------------------------------------------------------------
Diversi a Diversi
Debiti Vs/fornitori a Cassa
Spese di.. a Costi sospesi prof. da pagare
----------------------------------------------------------------------
Fattura di acquisto con contestuale pagamento:
----------------------------------------------------------------------
Diversi a Debiti Vs/fornitori
Spese di..
IVA su acquisti
----------------------------------------------------------------------
Debiti Vs/fornitori a Cassa
----------------------------------------------------------------------
Per seguire questo procedimento operativo è consigliabile inserire nel Piano dei conti diverse tipologie di conti transitori sospesi, in base alla natura dei relativi costi/ricavi (es. conto transitorio "Costi da pagare per materiale di consumo" corrispondente al conto di costo collegato "Materiale di consumo").
Descrizione Stampa Bilancio Dare
Indicare la descrizione da stampare nella stampa bilancio per il mastro, conto o il sottoconto (se hanno saldo dare) invece della descrizione presente nel campo “Descr.” se è stata barrata la casella “Descrizione conto in base alla sezione”.
Descrizione Stampa Bilancio Avere
Indicare la descrizione da stampare nella stampa bilancio per il mastro, il conto o il sottoconto (se hanno saldo avere) invece della descrizione presente nel campo “Descr.” se è stata barrata la casella “Descrizione conto in base alla sezione”.
Tipo operazione spesometro
Tipo di operazione ai fini dello spesometro (dal 2011 al 2016).
Inclusa
Esclusa
Selezionare “Esclusa” per indicare gli immobili, le cui operazioni non devono essere considerate.
Importo limite
Studio Commerciale
Da associare ai conti per cui si vuol visualizzare, al salvataggio della prima nota, un messaggio che segnali il superamento di questo importo nella singola registrazione di prima nota. Il messaggio viene restituito anche se la somma movimentata è pari all’importo limite.
Questa impostazione è stata inserita come strumento di verifica delle operazioni da riportare nel registro antiriciclaggio. Dal 2015 la soglia rilevante ai fini dell’inclusione dell’operazione nel registro antiriciclaggio è di 3.000 euro. Indicando 3.000, quando in prima nota viene utilizzato il conto su cui è stato indicato questo importo, per un ammontare pari a 3.000 o superiore, viene restituito il messaggio “Operazione di importo superiore al limite per il conto …”.
È possibile impostare anche il singolo segno da verificare nel successivo campo “Segno importo limite”.
Il controllo sull’importo limite può essere disattivato sulla singola causale contabile. Per non visualizzare il messaggio di avviso utilizzando determinate causali (al salvataggio della prima nota o in fase di generazione di incassi/pagamenti) barrare la casella “Movimento da non considerare per l’importo limite” nella Tabella Causali contabili.
Azienda
Per verificare le registrazioni che potrebbero essere segnalate ai fini dell'antiriciclaggio, è possibile indicare nella Tabella piano dei conti un importo limite in modo che, quando il conto al quale è stato associato l’importo viene movimentato per una somma pari o superiore, viene generato il messaggio “Operazione di importo superiore al limite”.
Segno importo limite
È possibile indicare il segno dell’importo da verificare per il precedente campo “importo limite”. Non effettuando nessuna selezione, il messaggio di superamento dell’importo viene dato con qualsiasi segno sia registrato il conto.
Per rilevare il messaggio solo per le operazioni in uscita, occorre indicare “Avere”.
Considera conto per scritture di rettifica
Barrare la casella sui conti patrimoniali (non è necessario per i conti relativi ai beni ammortizzabili materiali e immateriali) per abilitare la sezione competenza di prima nota al fine di generare automaticamente le scritture contabili relative alle fatture da emettere o ricevere.
TIPO AZIENDA
In base alle impostazioni di questa sezione, nella funzione di abilitazione piano dei conti è possibile abilitare il conto solo nelle aziende della tipologia indicata.
CALCOLO IMPOSTE
In questa sezione sono gestiti i raccordi con la procedura Calcolo Imposte.
Codice
Indicare il codice del rigo.
Descrizione
Viene riportata la descrizione del rigo.
Operatività
Indicare il segno di riporto.
Dal 2009 è stato inserito il controllo sui segni (dare/avere) dei conti ai fini della compilazione del Calcolo Imposte; a tal scopo è necessario impostare sui conti non predefiniti inseriti dall’utente il valore “Incrementa (+)” invece del valore “Decrementa (-)” sul campo “Operatività” dei raccordi al Calcolo Imposte.
%
Indicare la percentuale di riporto del saldo nel rigo.
La presente gestione permette di raccordare il piano dei conti ai righi del calcolo imposte, al fine di effettuare l’export dei dati in tale programma.
I raccordi sono gestiti a livello generale per tutte le aziende.
Operando sul piano dei conti generale è possibile inserire i vari raccordi che saranno validi per tutte le aziende che utilizzano tali conti.
Ad ogni conto corrispondono uno o più righi di raccordo.
Rigo da non considerare se è attiva la gestione cespiti
Barrare per le categorie da utilizzare quando non viene eseguito il calcolo automatico dei valori per la mancanza dei cespiti.
%
Indicare la percentuale di riporto del saldo nel rigo.
Cli/For
Barrare la casella sui conti clienti o fornitori, per non considerare nel totale dei crediti verso clienti quelli che hanno saldo avere e nel totale dei debiti verso fornitori quelli che hanno saldo dare, al fine di trasferire correttamente i seguenti righi:
Crediti verso clienti;
Debiti verso fornitori;
Altri debiti;
Altri crediti;
Tipo importo
Viene specificato se per il rigo viene richiesto un saldo particolare del conto (es. saldo iniziale/finale).
Se il tipo di importo è "Saldo finale", se l'esercizio da trasferire è aperto verrà riportato il saldo progressivo, se l'esercizio da trasferire è chiuso verrà riporto il saldo finale.
Riporto
Indicare il tipo importo da trasferire nel rigo per questa categoria se diverso dal "Tipo importo" del rigo.
Validità Irap
Impostare questo campo a seconda della validità Irap del raccordo.
“Space” (campo vuoto) il raccordo viene sempre portato nel Calcolo Imposte;
“SC/ENC” il raccordo viene trasferito per le aziende che compilano Redditi SC/ENC, oppure per le aziende che hanno impostata la barratura “Comp. Irap dati civili” nell’anagrafica azienda;
“SP/PF” il raccordo viene trasferito per le aziende che compilano Redditi SP/PF e che non hanno impostata la barratura “Comp. Irap dati civili” nell’anagrafica azienda.
Rigo da non considerare se i dati sono già presenti nei beni ammortizzabili
Barrare la casella per trasferire i righi dall'archivio beni ammortizzabili.
Arrotondamento
Tipo di arrotondamento dell’importo da riportare nel rigo.
Calcolo Imposte dich. prec.
In automatico vengono trasferiti i raccordi del Calcolo Imposte per l'anno precedente all'ultimo Calcolo Imposte gestito.
CONTI PRESENTI NELLA BANCA DATI
Nei conti presenti in banca dati non possono essere modificati i raccordi e la descrizione del conto, possono essere inseriti nuovi conti, che vanno però collegati manualmente alle categorie fiscali.
Nel piano dei conti sono già presenti i conti per costi e ricavi indeducibili e non tassabili ed i conti per i costi parzialmente deducibili o tassabili, i primi riportati per registrare costi e ricavi totalmente indeducibili o non tassabili e per eseguire la conversione dalla procedura di contabilità, i secondi per essere utilizzati dall’utente che ne ha necessità per le nuove registrazioni.
E’ necessario tenere distinti i conti per ammortamenti deducibili e indeducibili che vengono utilizzati dalla procedura in fase di generazione automatica degli ammortamenti e i conti relativi alle plusvalenze o minusvalenze fiscalmente rilevanti e non (utilizzati dalla procedura in fase di generazione automatica delle prime note conseguenti alla cessione di beni ammortizzabili).
Non sono gestiti gli enti pubblici e i relativi quadri presenti nel modello Redditi ENC cioè il quadro RC e il quadro Irap AP.
Per gli enti non commerciali che svolgono anche attività commerciale è necessario inserire due attività contabili per separare nettamente i dati delle due tipologie di attività, registrare i costi promiscui nell’attività commerciale e per i costi del personale dipendente relativi all’attività commerciale è necessario (se promiscui) procedere manualmente alla ripartizione negli appositi conti di ogni attività contabile prima di eseguire l’export nella dichiarazione al fine di compilare correttamente il quadro Irap.
Il riporto nel quadro Irap dei costi e ricavi rilevanti ai fini Irap per professionisti in regime normale è necessario eseguirlo dal quadro di determinazione del reddito, solo per i dati non reperibili in questo quadro sono stati indicati i raccordi necessari.
Attività svolte nella propria abitazione
Quando il costo è fatturato al professionista o lavoratore autonomo, occorre indicare la parte non deducibile indicando un conto come "Spese varie non deducibili fiscalmente" - 7820000600.
Quando la fattura non è intestata al professionista o lavoratore autonomo, in Contabilità occorre rilevare direttamente i costi deducibili.
SPESE DI RAPPRESENTANZA, modifiche normative in vigore dal 1/1/2009
La legge finanziaria 2008, l'art. 83, comma 28-quater, D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133 e per ultima la circolare n. 53/e hanno modificato e chiarito il regime fiscale applicabile alle spese di rappresentanza e alle spese per prestazioni alberghiere e per somministrazione cibi e bevande.
Nel 2008 le spese di rappresentanza sono deducibili totalmente o indeducibili totalmente in base a criteri di inerenza e congruità. Ulteriormente su questo importo deducibile viene posto un limite percentuale del 2% dei ricavi.
Nel 2009 le stesse spese di rappresentanza sono deducibili nel limite del 75% , limite su cui vanno applicate anche le varie ulteriori limitazioni previste in precedenza in caso di lavoro autonomo.
Ad esempio le spese di rappresentanza per i professionisti,sono deducibili nel limite del 1% dei compensi (Circolare n. 29 del 8/9/08 il fisco risponde).
Per i professionisti inoltre le spese per prestazioni alberghiere e somministrazioni di cibi e bevande sono deducibili al 75%, e per il limite del 2% dei ricavi; le spese per prestazioni alberghiere e somministrazioni cibi e bevande riferite a convegni/congressi sono deducibili al 75%, ridotto poi al 50% (quindi alla fine diventa il 37,5%)
Per le imprese dal 2008 le spese di rappresentanza, con esclusione delle spese per omaggi e delle spese di vitto e alloggio sostenute per soggetti diversi dai clienti, dal personale dipendente o dai collaboratori, sono deducibili per un importo massimo calcolato con una percentuale sulla base dei ricavi: 1,3% per ricavi fino a 10.000.000, 0,50% per ricavi da 10.000.000 a 50.000.000, 0,1% per ricavi da 50.000.000.
Ai fini IVA le spese per omaggi rimangono soggetti alla precedente normativa: fino a 50 euro (25,82 fino al 12/12/2014) sono deducibili, altrimenti sono indeducibili.
I conti sono inseriti con riferimento a prestazioni alberghiere, ma valgono anche per somministrazioni a cibi e bevande presso ristoranti.
I seguenti conti sono da utilizzare dal 1/1/09:
6015004620 SPESE PER PREST. ALBERGHIERE E SOMM.CIBI/BEVANDE DED. AL 75% (Imprese e Professionisti)
6015001930 SPESE DI RAPPRESENTANZA DED. AL 75% (Imprese e Professionisti conto da utilizzare per spese di vitto e alloggio)
Ai fini fiscali i 2 conti sopra indicati hanno lo stesso comportamento; per i professionisti sono deducibili per l'1% dei compensi in quanto spese di rappresentanza.
6015004630 SPESE PER PREST. ALBERGHIERE REL. A CONVEGNI DED. AL 37,5 (Professionisti)
6015004640 SPESE PER PREST. ALBERGHIERE A COLLABORATORI DEDUCIBILI (Impresa e Professionista)
6014001010 SPESE PER PREST. ALBERGHIERE A DIPENDENTI DEDUCIBILI (Impresa e Professionista)
6015004520 SPESE PER PREST. ALBERGHIERE A CLIENTI DEDUCIBILI (Impresa e Professionista)
Spese sostenute per conto del committente (6015004510 - SPESE VITTO E ALLOGGIO ANTICIPATE): dal periodo d’imposta 2015, “Le prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista” (D.Lgs. n. 175/2014). Per quanto concerne gli adempimenti, nella relazione illustrativa è chiarito che, per effetto della modifica, “I professionisti non devono riaddebitare in fattura tali spese al committente e non possono considerare il relativo ammontare quale componente di costo deducibile dal proprio reddito di lavoro autonomo”. Il conto viene quindi considerato indeducibile, dal periodo d'imposta 2015.
Sono presenti anche i conti:
6015001750 SPESE DI RAPPRESENTANZA NO ARTICOLI PROMOZIONALI (da utilizzare per spese di rappresentanza generiche non soggette alla deduzione del 75%)
6015001900 SPESE DI RAPPRESENTANZA ARTICOLI PROMOZIONALI (da utilizzare per omaggi fino a 50 euro, deducibili)
6015001920 SPESE DI RAPPRESENTANZA INDEDUCIBILI (da utilizzare nei casi di indeducibilità previsti dal DM 19/11/98).
Le spese per omaggi superiori a 50 euro, che rientrano nel calcolo del limite in base ai ricavi, devono essere contabilizzate nel conto SPESE DI RAPPRESENTANZA NO ARTICOLI PROMOZIONALI.
6015001910 SPESE DI RAPPRESENTANZA INTERAMENTE DEDUCIBILI (da utilizzare per i contribuenti minimi L.244/2007).
6015004650 ALBERGHI E RISTORANTI DED. AL 75% NO RAPPRESENTANZA (deducibile per il 2% dei compensi per i professionisti).
Per le spese di prestazioni alberghiere che non rientrano tra le spese di rappresentanza utilizzare il conto 6015004500 “ALBERGHI E RISTORANTI DED. 100% (DAL 2009 DED. AL 75% PROF.)”.
Per i viaggi e soggiorni che non costituiscono spese di rappresentanza utilizzare il conto 6015004200 “VIAGGI E SOGGIORNI DED. 100% (DAL 2009 DED. AL 75% PROF.)”.
Casi di spese relative ad ALBERGHI E RISTORANTI DED. AL 75% , ma non spese di rappresentanza (DM 19/11/98 )
ART. 1
……
5. Non costituiscono spese di rappresentanza e non sono, pertanto, soggette ai limiti previsti dal presente decreto, le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per ospitare clienti, anche potenziali, in occasione di mostre, fiere, esposizioni ed eventi simili in cui sono esposti i beni e i servizi prodotti dall'impresa o in occasione di visite a sedi, stabilimenti o unita' produttive dell'impresa. Per le imprese la cui attivita' caratteristica consiste nell'organizzazione di manifestazioni fieristiche e altri eventi simili, non costituiscono spese di rappresentanza e non sono, pertanto, soggette ai limiti previsti dal presente decreto, le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per ospitare clienti, anche potenziali, sostenute nell'ambito di iniziative finalizzate alla promozione di specifiche manifestazioni espositive o altri eventi simili. Non sono soggette altresi' ai predetti limiti le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute direttamente dall'imprenditore individuale in occasione di trasferte effettuate per la partecipazione a mostre, fiere, ed eventi simili in cui sono esposti beni e servizi prodotti dall'impresa o attinenti all'attivita' caratteristica della stessa.
.....
Conti che rientrano nelle spese di rappresentanza con limite dei ricavi %:
6015001750 SPESE DI RAPPRESENTANZA NO ARTICOLI PROMOZIONALI
6015004620 SPESE PER PREST. ALBERGHIERE E SOMM.CIBI/BEVANDE DED. AL 75% (Imprese e Professionisti)
6015001930 SPESE DI RAPPRESENTANZA DED. AL 75%
Circolare n. 53/E
omissis
Determinazione del reddito di lavoro autonomo
A seguito della modifica apportata dal decreto-legge, l'articolo 54, comma 5, primo periodo, del TUIR risulta cosÌ formulato: "Le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione di alimenti e bevande sono deducibili nella misura del 75 per cento e, in ogni caso, per un importo
complessivamente non superiore al 2 per cento dell'ammontare dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.
In materia di reddito di lavoro autonomo, l'articolo 54, comma 5, del TUIR già poneva un tetto alla deducibilità di tali spese, per l'ipotesi in cui le stesse fossero sostenute direttamente dal professionista. In particolare, la deduzione era consentita nel limite del 2 per cento dell'ammontare complessivo dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.
A seguito della riformulazione del richiamato comma 5, ad opera del decreto-legge, è previsto un ulteriore limite di deducibilità, in quanto si stabilisce che le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande - purché inerenti all'attività artistica o professionale - rilevano nella determinazione del reddito nella misura del 75 per cento, anziché del 100 per cento e in ogni caso per un importo complessivamente non superiore al 2 percento dell'ammontare dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.
Pertanto, l'ammontare del 2 per cento dei compensi rappresenta il limite massimo entro cui ragguagliare la deduzione, che comunque compete solo relativamente al 75 per cento dei costi sostenuti, nell'esercizio dell'arte o della professione, per le prestazioni in questione.
Considerato che la disposizione che limita al 75 per cento la deducibilità dei costi per prestazioni alberghiere e somministrazione di alimenti e bevande assume carattere di regola generale, la stessa deve trovare applicazione anche quando detti costi, essendo sostenuti in contesti e circostanze particolari, si configurino alla stregua di spese di rappresentanza. Come è noto, nel quadro delle regole sulla determinazione del reddito di lavoro autonomo, le spese di rappresentanza sono oggetto di una disciplina fiscale specifica, contenuta nel comma 5 dell'articolo 54 del TUIR, che ne consente la deducibilità nei limiti dell' l per cento dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.
Anche se la nuova formulazione del comma 5 non prevede espressamente la riferibilità della nuova limitazione della deduzione (al 75%) alle spese di rappresentanza, una interpretazione logico-sistematica della nuova norma porta a ritenere che la nuova riduzione al 75% debba concorrere con il limite specifico già previsto per le spese di rappresentanza, analogamente a quanto previsto, in linea generale, dal primo periodo del comma 5 in discorso in relazione alla concorrenza del limite del 75% del costo con il tetto massimo rappresentato dal 2% dei compensi.
Si ritiene quindi che la limitazione al 75 per cento della deducibilità dei costi per prestazioni alberghiere e somministrazione di alimenti e bevande debba trovare generale applicazione, a prescindere dalla finalità per cui la spesa relativa venga sostenuta.
Il costo sostenuto, deducibile entro il limite teorico del 75 per cento, nel caso in cui si configuri come spesa di rappresentanza deve rispettare anche l'ulteriore parametro segnato dall' l per cento dei compensi ritratti nel periodo d'imposta.
Analogamente, le spese alberghiere e di ristorazione sostenute per la partecipazione ai convegni, congressi e simili dovranno essere assunte nella misura del 75 per cento e saranno ammesse in deduzione, ai sensi del medesimo comma 5 dell'articolo 54, nel limite del 50 per cento (in sostanza, occorre calcolare il 50 per cento del 75 per cento del costo relativo).
Le modifiche introdotte dal decreto-legge n. 112 non interessano le spese di vitto e alloggio sostenute dal committente per conto del professionista e da questi addebitate in fattura, le quali restano quindi interamente deducibili. In tal caso infatti, così come, in base alla formulazione del secondo periodo del comma5 dell'articolo 54, non opera il limite rappresentato dal 2 per cento dei compensi,allo stesso modo non si applica il nuovo limite del 75 per cento.
Sono altresì escluse dal limite di deducibilità del 75 per cento le spese di vitto e alloggio sostenute per le trasferte effettuate dai dipendenti e dai collaboratori coordinati e continuativi, disciplinate dal successivo comma 6dell' articolo 54, le quali restano deducibili secondo i criteri speciali dettati
dal1'articolo 95, comma 3, del TUIR, in materia di spese per prestazioni di lavoro.
Determinazione del reddito d'impresa
Anche ai fini della determinazione del reddito d'impresa è introdotta una riduzione, nella medesima percentuale del 75 per cento, alla deducibilità dei costi sostenuti in relazione alle prestazioni in esame. Allo scopo il comma 28-quater,letto a), modifica l'articolo 109, comma 5, del TUIR, aggiungendo, infine, il seguente periodo "Fermo restando quanto previsto dai periodi precedenti, le
spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione di alimenti e bevande, diverse da quelle di cui al comma 3, dell'articolo 95, sono deducibili nella misura del 75 per cento".
Poiché la norma fa salve le disposizioni dei precedenti commi dell' articolo 109, si deve ritenere che - anche ai fini della determinazione del reddito d'impresa - il limite del 75 per cento non deroghi agli ordinari criteri di inerenza che presiedono alla determinazione del menzionato reddito d'impresa, ma rappresenti il limite massimo di deducibilità delle spese in esame.
La limitazione del1a deduzione al 75 per cento opera, in analogia a quanto chiarito in tema di lavoro autonomo, anche in relazione alle spese che si configurano quali costi di rappresentanza, sempreché le stesse possano essere comunque ammesse in deduzione, alla luce dei criteri stabiliti dall'articolo 108, comma 2, del TUIR.
Dalla limitazione al 75 per cento restano invece escluse, per espressa previsione normativa, le spese di vitto e alloggio sostenute dal datore di lavoro per le trasferte effettuate dai dipendenti e dai titolari dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, disciplinate dall'articolo 95, comma 3, del TUIR.
Il comma 28-quinquies dell'articolo 83 del decreto-legge n. 112 prevede che le modifiche agli articoli 54 e 109 del TUIR decorrono dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2008 ma specifica che occorre tener conto dei nuovi limiti di deducibilità già nella determinazione degli acconti dovuti per il 2009. Pertanto l'imposta del periodo precedente, in base al quale è calcolato l'acconto, deve essere determinata tenendo conto del minor costo deducibile previsto per le spese in esame.
IVA indetraibile alberghi e ristoranti
Con la Circolare n. 25/E del 19/05/2010 l’Agenzia delle Entrate ha parzialmente rettificato la Circolare 6/E del 03/03/2009 (e di conseguenza la Circolare 84/E del 31/03/09 in tema di IRAP) in relazione alla deducibilità dell’IVA non detratta per le spese per alberghi e ristoranti causata da mancata richiesta della fattura. Prendendo atto che la mancata fatturazione può rispondere a una scelta di convenienza economica finalizzata alla semplificazione amministrativa, ai fini Irpef/Ires la deduzione è sul 75% del totale dello scontrino o ricevuta fiscale o del 100% se documento presentato da un dipendente per il rimborso a piè di lista.
Nel caso quindi si tratti di costo deducibile l’IVA indetraibile deve essere “compresa” nel costo cui si riferisce e non indicata distintamente.
Nel caso in cui invece il costo deve essere considerato indeducibile al conto "6015007860 - Iva indetraibile alberghi e ristoranti indeducibile".
Se il costo è considerato indeducibile, nella contabilità dei professionisti per cassa occorre eseguire una registrazione di giroconto registrando il costo di rappresentanza in avere e l’imposta indetraibile in dare, in questo modo le spese di rappresentanza saranno considerate per differenza. Se l’incasso non è immediato, occorre di effettuare la registrazione di giroconto al momento dell’incasso.
Estratti dalla Circolare n. 25/E del 19/05/2010:
“Con circolare 3 marzo 2009, n. 6/E, sono stati forniti alcuni chiarimenti in relazione ad una serie di quesiti riguardanti il regime fiscale delle prestazioni alberghiere e delle somministrazioni di alimenti e bevande, come modificato dall’art. 83, commi da 28-bis a 28-quater, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
In particolare, nella risposta al quesito n. 1, è stato precisato che l’IVA relativa a spese per prestazioni alberghiere e di ristorazione, non detraibile per mancanza della fattura, non può costituire un costo ai fini della determinazione del reddito.
…..
A tal proposito, la circolare 3 marzo 2009, n. 6 ha precisato che l’IVA non detratta in seguito ad una valutazione discrezionale del contribuente non può costituire un costo inerente e, quindi, deducibile dal reddito.
Con la risoluzione 31 marzo 2009, n. 84, è stato chiarito che detto principio deve essere applicato anche ai fini del calcolo della base imponibile IRAP.
….
Le considerazioni svolte nei richiamati documenti di prassi - in merito al carattere non inerente del costo rappresentato dall’IVA detraibile ma non detratta per effetto della mancata richiesta della fattura – possono subire, tuttavia, un’eccezione qualora la scelta di non richiedere la fattura per le prestazioni alberghiere e di ristorazione si basi su valutazioni di convenienza economico-gestionale.
L’imprenditore e il professionista, infatti, possono decidere di non richiedere le fatture relative alle prestazioni alberghiere e di ristorazione – semprechè non costituiscano oggetto dell’attività propria dell’impresa – e, quindi, di non detrarre l’IVA assolta sulle stesse, nel caso in cui i costi da sostenere per eseguire gli adempimenti IVA connessi alle fatture siano superiori al vantaggio economico costituito dall’importo dell’IVA detraibile.
In tal caso, posto che la scelta dell’operatore si prospetta come la soluzione economicamente più vantaggiosa, si può riconoscere all’IVA non detratta per mancanza della fattura la natura di “costo inerente” all’attività esercitata e, pertanto, la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi.
…
L’IVA non detratta relativa alle prestazioni di vitto e alloggio assume rilievo fiscale anche ai fini IRAP, a condizione che l’onere risulti iscritto tra i costi che concorrono alla determinazione del valore della produzione netta da assoggettare all’imposta.
Diversamente, non può costituire un costo inerente all’attività esercitata e, conseguentemente, non è deducibile dal reddito l’IVA documentata mediante fattura e rimasta a carico dell’impresa ovvero del professionista a causa del mancato esercizio del diritto alla detrazione.
…”