8.3.1.6.10 - Esempi di registrazione dichiarazioni di intento (Menù Operazioni Giornaliere - Prima Nota)

 

DL n. 175 del 21/11/2014

La norma trasferisce, dal 2015, agli esportatori abituali gli obblighi di comunicazione della dichiarazione d'intento che, in precedenza, ricadevano sui loro fornitori.

Oltre alla dichiarazione d’intento, l’esportatore abituale deve consegnare al fornitore anche la ricevuta di presentazione telematica rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

Per effettuare questa comunicazione l’utente può utilizzare la procedura “F24 e comunicazione dati IVA” al cui interno è possibile inserire anche i dati delle dichiarazioni d’intento ricevute.

 

Registrazione della dichiarazione d'intento

Ai fini degli obblighi di stampa, hel programma Contabilità è possibile effettuare la registrazione della dichiarazione d’intento ricevuta nel registro Iva vendite (utilizzando un registro apposito) con la causale DICH.

Nelle note del rigo iva indicare il numero e la data della dichiarazione d’intento, la Partita Iva del cliente

Cliccare a sinistra la voce "Dichiarazione d'intento", per registrare il numero di protocollo, ai fini della compilazione dei dati del quadro VI della dichiarazione IVA. Questa videata si apre in automatico quando si utilizza una causale che ha, nella tabella causali, la barratura "Dichiarazione d'intento".

 

 

 

Per la stampa su registro delle dichiarazioni d’intento emesse è consigliabile utilizzare lo stesso metodo sopra riportato, senza registrare nulla nella sezione "Dichiarazione d'intento". A questo proposito è consigliabile utilizzare una causale diversa, es. DIC Dichiarazione d'intento emessa, per evitare l'apertura della videata.

Nel campo riservato al cliente indicare un cliente fittizio “dichiarazione d’intento” e indicare i dati reali del fornitore nelle note del rigo IVA, nel caso in cui un solo rigo non sia sufficiente è possibile indicare due righi con il codice IVA FCI, in maniera tale da poter utilizzare le note di entrambi i righi.