In questo archivio è possibile effettuare il calcolo di rateizzazione delle plusvalenze patrimoniali provenienti dall'archivio "Beni ammortizzabili" realizzate nell’esercizio.
Secondo quanto stabilito dal comma 4 dell'art. 86 del TUIR, sono rateizzabili le plusvalenze determinate dalla cessione di un bene strumentale se posseduto:
da almeno un anno, per quanto riguarda le società sportive professionistiche (apposita barratura nell'archivio "Attività");
da almeno tre anni per tutti gli altri soggetti.
Le altre plusvalenze vengono comunque riportate dall'archivio beni ammortizzabili ma con la barratura "Mai rat." in modo da non considerarle nella rateizzazione.
La ripartizione delle plusvalenze può essere stampata nella stampa "Registro beni ammortizzabili" impostando nel campo "Tipo bene" della videata "Impostazioni" il valore "Tutti" o "Plusvalenze".
Le plusvalenze, se non registrate in archivio, saranno sempre considerate rateizzabili interamente nell'esercizio.
Le plusvalenze rilevate con il conto specifico 5560001510 "Plusvalenze da non rateizzare" sono trasferite nelle procedure fiscali sempre da prima nota, occorre quindi che non siano state riportate nell'archivio plusvalenze patrimoniali, per evitare un doppio riporto.
La gestione delle plusvalenze straordinarie avviene attraverso l’archivio “Componenti di reddito per quote”.
PROCEDURA OPERATIVA PER L’INSERIMENTO DELLE PLUSVALENZE PATRIMONIALI RELATIVE A ESERCIZI PRECEDENTI
Per l’inserimento delle plusvalenze patrimoniali relative a esercizi precedenti occorre:
nell’archivio “Plusvalenze patrimoniali” effettuare
un inserimento cliccando sul tasto (F6): inserire l’attività
e l’esercizio riferiti all’inserimento delle plusvalenze.
posizionati sulla griglia cliccare su (F6);
nel campo “Tipo” scegliere il valore “Bene”;
nel campo “Fiscale” inserire l’importo delle plusvalenze realizzate;
nel campo “Tipo bene” indicare la tipologia del bene.
In automatico verranno effettuati i calcoli relativi alla rateizzazione delle plusvalenze.
Nella sezione "Totali" indicare gli esercizi di rateizzazione per ogni tipologia di bene.
Salvare l’archivio cliccando su (F12).
PROCEDURA OPERATIVA PER L’INSERIMENTO AUTOMATICO DELLE PLUSVALENZE PATRIMONIALI
Nell’archivio “Plusvalenze patrimoniali” effettuare
un inserimento cliccando sul tasto (F6): inserire l’attività
e l’esercizio riferiti all’inserimento delle plusvalenze.
impostare nella sezione "Totali" il campo “Tipo Rateizzazione”, indicando la modalità di rateizzazione delle plusvalenze realizzate.
cliccare sul pulsante per riportare
tutte le plusvalenze presenti nell’archivio “Beni ammortizzabili” realizzate
nell’esercizio indicato nell’apposito campo.
Verranno automaticamente riportati i seguenti dati: tipologia del bene che ha realizzato la plusvalenza, codice del bene, numero della parte del bene e l’importo civile e fiscale della plusvalenza.
in automatico verranno effettuati i calcoli relativi alla rateizzazione delle plusvalenze nella sezione “Ripartizione plusvalenze”.
salvare l’archivio cliccando su (F12).
PROCEDURA OPERATIVA PER L’INSERIMENTO MANUALE DELLE PLUSVALENZE PATRIMONIALI
Nell’archivio “Plusvalenze patrimoniali” effettuare
un inserimento cliccando sul tasto (F6): inserire l’attività
e l’esercizio riferiti all’inserimento delle plusvalenze.
impostare nella sezione "Totali" il campo “Tipo Rateizzazione”, indicando la modalità di rateizzazione delle plusvalenze realizzate.
posizionati sulla griglia cliccare su (F6);
nel campo “Tipo” scegliere la tipologia di bene che ha realizzato la plusvalenza;
nei campi "Anno" e “Cod.” indicare rispettivamente l'anno di acquisizione ed il codice del bene e nel campo “N° Riga” indicare il numero della riga se il tipo di bene è “Singola parte di bene” o “Singolo bene di un gruppo”;
nel campo “Civile” inserire l’importo civile delle plusvalenze realizzate;
nel campo “Fiscale” inserire l’importo fiscale delle plusvalenze realizzate;
nel campo “Tipo bene” indicare la tipologia del bene.
In automatico verranno effettuati i calcoli relativi alla rateizzazione delle plusvalenze.
salvare l’archivio cliccando su (F12).
PROCEDURA OPERATIVA PER UTENTI CHE GESTISCONO LE PLUSVALENZE CON L’ARCHIVIO
Gli utenti che gestiscono le plusvalenze utilizzando l’archivio “Plusvalenze Patrimoniali” devono seguire queste indicazioni.
Plusvalenze rateizzabili
Per la registrazione in prima nota delle plusvalenze rateizzabili occorre utilizzare i conti del mastro 5560 “Altri ricavi e proventi” riferiti alle plusvalenze, ad esclusione dei conti non tassabili e del conto 5560001510 Plusvalenze da non rateizzare. Il conto 5560001510 Plusvalenze da non rateizzare non deve mai essere usato nei casi in cui la plusvalenza confluisce in archivio, perchè l'importo associato a questo conto viene sempre trasferito nelle dichiarazioni, senza controllare la presenza dell'archivio.
In ogni caso, se la registrazione di prima nota viene generata direttamente dall’archivio Beni ammortizzabili tramite il pulsante “Calcola plusvalenza/minusvalenza” della sezione “Vendita” l’automatismo utilizza già i conti corretti.
In questo modo il trasferimento nelle procedure fiscali ai fini della compilazione dei righi relativi alle plusvalenze considererà gli importi in archivio e non quelli di prima nota.
Per l’inserimento in archivio delle plusvalenze
rateizzabili effettuare il riporto dei dati dai beni ammortizzabili tramite
il bottone .
Nella videata “Totali” sarà visualizzata la ripartizione negli esercizi successivi, come nell’esempio:
Nelle dichiarazioni fiscali sarà compilato il prospetto “Plusvalenze”.
Per la stampa del bilancio fiscale vengono rateizzati i conti che hanno il valore “PLU Plusvalenze su beni ammortizzabili” nel campo “Natura conto” e sono quelli già indicati nel punto 1.
Plusvalenze non rateizzabili
Per la registrazione in prima nota delle plusvalenze non rateizzabili, se non viene effettuato il riporto in archivio, non occorre utilizzare conti specifici.
In questo modo per le aziende in contabilità semplificata sarà compilato il rigo “Plusvalenze non rateizzate” nel quadro RG e per le aziende in contabilità ordinaria non saranno imputate variazioni in aumento o in diminuzione del reddito.
Per l’inserimento da archivio delle plusvalenze
non rateizzabili (facoltativo) occorre effettuare il riporto dai beni
ammortizzabili tramite il bottone .
Anche in questo caso non deve essere utilizzato, in prima nota, il conto 5560001510 Plusvalenze da non rateizzare.
Successivamente è possibile procedere in due modalità.
Se le plusvalenze non rateizzabili riguardano solo alcuni beni, indicare la barratura “Non Rat.” solo su questi beni, come nell’esempio:
Se la rateizzazione non deve essere effettuata per tutte le plusvalenze
realizzate nell’esercizio, dopo aver effettuato il riporto dai beni ammortizzabili
tramite il bottone non indicare la barratura “Non rat.”
nei singoli beni, ma indicare nella videata “Totali” il tipo rateizzazione
“Non rateizzabile” come nell’esempio:
In entrambi i casi nelle dichiarazioni fiscali, per le imprese semplificate, sarà compilato il rigo “Plusvalenze non rateizzate” del quadro RG con l’importo delle plusvalenze non rateizzate, nell’esempio 1.000 euro.
RILEVAZIONE PLUSVALENZE
Attività
Indicare l’attività relativa alle plusvalenze da rateizzare.
Esercizio
Indicare l’esercizio in cui le plusvalenze sono state realizzate.
Chiuso
Barrare la casella per non visualizzare la ripartizione delle plusvalenze nella “Stampa Registro Beni Ammortizzabili”.
Nel campo “Stato Beni” della maschera “Impostazioni” della procedura guidata “Stampa Registro Beni Ammortizzabili” è necessario impostare il valore “Beni non chiusi”.
Riporta
Cliccare sul pulsante per riportare tutte le plusvalenze presenti nell’archivio “Beni ammortizzabili” realizzate nell’esercizio indicato nell’apposito campo.
Tipo
In questo campo viene indicata la tipologia del bene che ha realizzato la plusvalenza:
Bene
Gruppo
Singolo bene di un gruppo
Singola parte di un bene
Anno/Cod.
Anno di acquisizione e codice del bene ammortizzabile.
Dato riportato dall’archivio “Beni ammortizzabili”.
N° Riga
Numero di rigo della parte del bene.
Dato riportato dall’archivio “Beni ammortizzabili”, sezione “Parti bene”.
Civile
Plusvalenza civile.
Fiscale
Plusvalenza fiscale.
Mai rat.
Barrare la casella se il bene non è posseduto da almeno tre anni (o un anno per le società sportive professionistiche), la plusvalenza non può essere rateizzata. Se il bene è stato riscattato da leasing la barratura viene riportata in base alla data di inizio contratto.
Non Rat.
La plusvalenza viene importata dall’Archivio Beni ammortizzabili per cui sarà presente in automatico per il bene ceduto. Il bene viene trasferito nei Redditi/Calcolo imposte con gli esercizi impostati nei programmi fiscali.
Per non trasferire la plusvalenza relativa a questo bene occorre barrare la casella “Non Rat.”. L’importo trasferito nei Redditi/Calcolo imposte sarà quindi al netto di questa plusvalenza.
Tipo bene
Indicare la tipologia del bene.
Descrizione
Descrizione del bene ammortizzabile, del gruppo di beni, della singola parte del bene o del singolo bene di un gruppo.
RIPARTIZIONE PLUSVALENZE
Civile
In questo campo viene indicato il totale delle plusvalenze civili realizzate.
Fiscale
In questo campo viene indicato il totale delle plusvalenze fiscali.
di cui da rateizzare
Viene indicato il totale delle plusvalenze da rateizzare; vengono escluse dal totale le plusvalenze non rateizzabili.
Tipo Rateizzazione
Scegliere la modalità di rateizzazione delle plusvalenze tra i seguenti valori:
Non rateizzabile
In due esercizi
In tre esercizi
In quattro esercizi
In cinque esercizi
I°/II°/III°/IV°/V
In ogni campo viene riportato l’importo della rata da imputare negli esercizi.