Un soggetto italiano che effettua una cessione a norma dell'art. 38 quater comma 2 (operazioni tax free) registra inizialmente una normale fattura con Iva e successivamente riceve una nota di debito di sola Iva.
Le istruzioni ministeriali della dichiarazione Iva specificano che l'imponibile e l'imposta della fattura emessa vanno indicati nei righi degli imponibili (VE20, VE21, VE22 e VE23) e, nel momento in cui la nota di debito viene registrata nel registro degli acquisti la relativa variazione in diminuzione dell'imposta va indicata nel rigo VE24 e non nel quadro VF.
Per gestire questa situazione è possibile procedere come segue:
Registrare la fattura di vendita normalmente utilizzando un codice Iva normale (es. 22).
La registrazione deve essere effettuata indipendentemente dalla ricezione della nota di credito.
Al ricevimento registrare la nota di debito di sola Iva nel registro delle vendite o corrispettivi (come si fa anche per le note di credito a norma dell'art. 26 DPR 633/72) utilizzando una causale identica a quella utilizzata per le note di credito emesse, ed un codice Iva di tipo solo imposta (nel ns. esempio 22SI), nel registro vendite o corrispettivi gli importi verranno stampati con il segno meno in automatico.
Questa soluzione non è esplicitamente prevista dall'art. 38 quater ma è comunque considerata corretta per analogia con quanto previsto dall'art. 26 del DPR 633/72 per le note di credito emesse.
Registrazioni contabili:
fattura del cedente italiano:
cliente xxx |
a |
diversi |
122,00 |
|
|
ricavi |
100,00 |
|
|
Iva a debito |
22,00 |
Rigo Iva:
codice Iva: 22
imponibile: 100,00
imposta: 22,00
nota di debito di sola Iva ricevuta dalla tax free
iva a debito a cliente xxx 22
Rigo Iva:
codice Iva: 22
imponibile: 0,00
imposta: 22,00
registrando in questo modo la nota di debito di sola Iva (si utilizza lo stesso conto cliente) si evita lo storno del credito verso cliente per la parte dell'Iva.