8.2.6 - Archivio Intrastat (Menù Archivi Aziende)

 

NOVITA' DAL 2018

Il Provvedimento Prot. n. 194409/2017 introduce, dal 2018, diverse semplificazioni nella presentazione dei modelli Intrastat, soprattutto nel caso di acquisti, al fine di ridurre il numero dei soggetti che sono chiamati a presentare l'Intrastat e che eliminano duplicazioni negli obblighi comunicativi tra i predetti modelli e la Comunicazione Dati Fatture:

Dal 01 gennaio 2010 l’intrastat si estende anche ai servizi (direttive UE 2008/8, 2008/9, 2008/17), è obbligatorio dichiarare le prestazioni di servizi effettuate in ambito comunitario.

Gli elenchi riepilogativi sono presentati all’Agenzia delle dogane per via telematica entro il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento.

Le modalità tecnico-operative per la presentazione degli elenchi sono specificate con determinazioni del Direttore dell’Agenzia delle dogane di concerto con il Direttore dell’Agenzia delle entrate.

Gli elenchi possono essere presentati:

  1. Ogni trimestre, per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria, beni e servizi, un ammontare totale trimestrale non superiore a 50000 euro;

  2. Ogni mese, per i soggetti che non si trovano nelle condizioni richieste dal punto precedente.

Per verificare l'ammontare di operazioni effettuate nell'anno, è possibile stampare la lista Intrastat (Archivi Azienda - Liste - Intrastat).

I soggetti che hanno iniziato l’attività da meno di quattro trimestri presentano gli elenchi riepilogativi trimestralmente, sempre che si trovino nella condizione di cui al punto 1, nei trimestri già trascorsi.

I soggetti che sono tenuti alla presentazione di un elenco riepilogativo con periodicità trimestrale possono presentarlo con periodicità mensile per l’intero anno solare.

I soggetti che presentano un elenco riepilogativo con periodicità trimestrale e che, nel corso di un trimestre, superano la soglia indicata nel punto 1, presentano l’elenco riepilogativo con periodicità mensile a partire dal mese successivo in cui tale soglia è superata. In tal caso sono presentati gli elenchi riepilogativi, appositamente contrassegnati, per i periodi mensili già trascorsi.

I soggetti che presentano l’elenco riepilogativo con periodicità trimestrale fanno riferimento ai quattro trimestri che compongono l’anno solare.

I soggetti che effettuano gli scambi intracomunitari di navi ed aeromobili, di energia elettrica, di gas, di merci acquisite o cedute come soccorsi d’urgenza in regioni sinistrate presentano gli elenchi riepilogativi con periodicità mensile.

 

Il decreto del Ministero dell’Economia del 20/12/2006 ha modificato le regole da seguire per i soggetti che nel corso dell’anno superano la soglia applicata.

Per le cessioni, i soggetti trimestrali che superano l’ammontare di 250.000 euro (le soglie sono state in seguito modificate) sono obbligati a presentare gli elenchi con cadenza mensile a decorrere dal mese successivo al trimestre in cui l’ammontare viene superato.

I soggetti annuali che durante l’anno superano le soglie di 40.000 o 250.000 euro (soglie poi modificate) devono applicare la periodicità rispettivamente trimestrale e mensile a decorrere dal periodo successivo al trimestre nel corso del quale la soglia è stata superata. In questo caso all’atto della presentazione del primo elenco con la nuova periodicità si dovrà presentare anche un elenco contenente le cessioni effettuate dei mesi precedenti.

Per gli acquisti, i soggetti annuali che superano nel corso dell’anno la soglia di 180.000 euro (soglia ora modificata) devono presentare gli elenchi con cadenza mensile dal mese successivo al trimestre nel corso del quale la soglia è stata superata. Anche in questo caso all’atto della presentazione del primo elenco con la nuova periodicità si dovrà presentare un elenco relativo agli acquisti dei mesi precedenti.

Se in un periodo di riferimento l’operatore cambia numero di partita IVA dovrà utilizzare per una frazione di tale periodo la vecchia periodicità e per l’altro la nuova.

Qualora nel periodo di riferimento la controparte dovesse variare il numero di partita IVA il soggetto deve presentare, entro i termini previsti (cioè con cadenza mensile o trimestrale o annuale) due separate righe del mod. Intra-2 bis di cui uno relativo alle operazioni interessate dal precedente codice identificativo e uno relativo a quello nuovo.

 

I beni per i quali è stata emessa fattura anticipata in relazione ad acconti contrattualmente previsti oppure per i quali è stato pagato anticipatamente il corrispettivo, devono essere annotati nei modelli Intrastat al momento in cui l’operazione è stata effettuata (cioè al momento della consegna o spedizione dei beni).

 

Chi effettua cessioni di beni verso la Ue deve presentare anche l’elenco riepilogativo delle cessioni di beni a San Marino, anche se nel singolo mese o trimestre non ha eseguito altre cessioni intracomunitarie ma solo cessioni a San Marino; se l’operatore effettua esclusivamente cessioni verso San Marino, non ha l’obbligo di presentare il modello, anche se acquista beni in altri paesi della Ue; per gli acquisti da San Marino e per le cessioni di servizi verso San Marino, invece, non è richiesto il modulo Intra.

 

Acquisto intracomunitario di beni usati con applicazione del regime del margine:

deve essere indicato nella sola parte statistica, se il modello viene presentato con cadenza mensile.

Si veda la risoluzione 177/E del 22/06/1995.

 

 

COME EFFETTUARE LA REGISTRAZIONE DI UN MOVIMENTO INTRA

  1. Nel codice IVA utilizzato per l’acquisto o la vendita intracomunitari indicare la voce “Beni” o “Servizi” come “Movimento Intrastat” nella Tabella Codici IVA. Questa operazioni non è necessaria per i codici IVA predefiniti, già aggiornati. La gestione non deve essere più indicata nella Causale contabile, che fino al 2009 guidava gli inserimenti nell’archivio Intrastat. L’indicatore sul Codice IVA permette di distinguere tra beni e servizi anche all’interno della singola prima nota.

  2. Nell’archivio “Anagrafica Azienda” impostare nei campi “Intra Acquisti” e “Intra Vendite”, sia per i beni che per i servizi, della sezione “Dati Annuali” la periodicità per l’esercizio relativo alla movimentazione intra.

  3. A questo punto registrare il movimento Intra in prima nota utilizzando i codici IVA relativi ai movimenti intracomunitari; dopo aver effettuato il salvataggio verrà automaticamente proposto l’archivio “Intrastat” con i dati provenienti dalla prima nota compilati (riferimenti della registrazione, cliente/fornitore, tipo operazione, data di riferimento e importo del movimento).

  4. Compilare manualmente gli altri campi e salvare.

 

 

Gestione note di credito Intra

Le note di credito vanno gestite diversamente a seconda del periodo a cui si riferiscono.

 

Note di credito inserite nello stesso periodo di riferimento della fattura

 

Se fattura e relativa nota di credito sono nello stesso periodo di riferimento, sia che si tratti di Beni che di Servizi, nella comunicazione va dichiarato nelle rispettive sezioni di inserimento (sezione 1 o sezione 3) il valore netto (fattura - nota di credito).

Quindi, per entrambe le tipologie Beni e Servizi, se la fattura e la nota di credito sono relative allo stesso periodo vanno indicati solo i dati relativi alla fattura con l'ammontare che indichi la sola differenza tra i due documenti.

 

Per rilevare note di accredito relative a cessioni o acquisti di beni dello stesso periodo, è possibile indicare nell'archivio Intrastat come tipo operazione "Vendita" o "Acquisti" e indicare con il segno meno l'importo, ed eventualmente se compilati la massa netta, l'unità supplementare e il valore statistico, sempre con il segno meno. Tutti i dati (con eccezione ovviamente degli importi), comprese le condizioni di consegna e la transazione, devono essere gli stessi indicati per la fattura, altrimenti i 2 movimenti non saranno uniti. E' anche possibile rettificare direttamente, in diminuzione, gli importi della fattura, nell'archivio Intrastat.

 

Per i servizi, per registrare la nota di credito relativa a un'operazione dello stesso periodo, occorre modificare nell'archivio Intrastat direttamente l'operazione relativa alla prestazione ricevuta, e non inserire l'operazione nell'archivio Intrastat con i dati della nota di credito.

 

Se la nota di credito è a storno totale non va inserito nulla in archivio, neanche i dati della fattura.

 

Note di credito inserite in un periodo successivo a quello della fattura

 

Se fattura e relativa nota di credito sono di periodi di riferimento diversi la nota di credito va inserita nell'elenco Intra del mese in cui questa ultima è stata registrata nei registri IVA.

Il modo di operare è però diverso nel caso in cui si tratta di Beni o di Servizi.

Si riporta di seguito come procedere in entrambi i casi.

 

SERVIZI

Le informazioni indicate nel record di sezione 4 andranno a sostituire quelle precedentemente inserite in sezione 3.

Per farlo, barrare “Azzeramento rigo”.

In questo modo si andrà a cancellare il precedente inserimento della fattura.

 

BENI

Per i movimenti di rettifica di acquisto o vendita indicare il mese, il trimestre e l'anno di riferimento dell'operazione di acquisto o vendita (dati obbligatori).

Se la periodicità dell'operazione da rettificare era annuale indicare solo l'anno, altrimenti indicare il mese e l'anno oppure il trimestre e l'anno.

Se la rettifica è negativa, inserire l'importo ed il segno - nel campo "Segno Ter".

 

 

Inserimento di dati statistici

Per non inserire l’ammontare in euro e quindi inserire i soli dati statistici, è necessario utilizzare un soggetto cliente o fornitore senza partita IVA.

Diversamente il controllo fatto dall’Agenzia delle Dogane, in presenza di una partita IVA, chiederebbe come obbligatorio l’importo in euro.

 

Occorre quindi indicare nel documento registrato, o direttamente nell’archivio Intrastat, un soggetto per il quale in Anagrafica Unica non è stata indicata la partita IVA.

Il soggetto inserito nell’archivio Intrastat, per i dati statistici, può essere sempre lo stesso, in quanto non viene scaricato alcun dato pertinente al soggetto (né la denominazione, né la partita IVA o il codice fiscale).

 

Al salvataggio dovrà poi essere confermato il messaggio di avvertimento “Cliente/fornitore non titolare di partita IVA” che, in questo caso, è corretto.

 

 

Novità servizi 2015

Il provvedimento n. 18798 dell’Agenzia delle Dogane ha stabilito che dal 2015:

Se numero e data fattura, modalità di incasso, modalità di erogazione (in generale i dati facoltativi) sono presenti, vengono scaricati.

Nello scaricamento e nella stampa, i righi dei servizi resi e i servizi ricevuti vengono accorpati quando il soggetto, il codice servizio e il paese di pagamento corrispondono.

L’accorpamento non si esegue per i righi delle rettifiche.

 

 

Autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie

Il decreto legge 78/2010 ha introdotto l’obbligo di dichiarazione di volontà per i soggetti che intendono effettuare operazioni intracomunitarie.

I provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29/12/2010 definiscono le modalità di diniego o revoca dell’autorizzazione.

 

Provvedimento prot. N. 2010/188376

1. Dichiarazione di volontà a porre in essere operazioni intracomunitarie

1.1. I soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione, devono, ai sensi dell’articolo 35 del d.P.R. n. 633 del 1972, presentare la dichiarazione di inizio attività ai fini IVA direttamente all’Agenzia delle entrate ovvero al Registro delle imprese, mediante la Comunicazione Unica di cui all’articolo 9 del decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007, se tenuti a tale adempimento. Nella dichiarazione di inizio attività ai fini IVA deve essere espressa l’eventuale volontà di porre in essere operazioni di cui al titolo II capo II del decreto legge 30 agosto 1993, n. 331.

Tale volontà viene espressa compilando il campo “Operazioni Intracomunitarie” del Quadro I dei modelli AA7 (soggetti diversi dalle persone fisiche) o AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi). Vale come manifestazione di volontà di porre in essere operazioni intracomunitarie la selezione della casella “C” del Quadro A del modello AA7 da parte degli enti non commerciali non soggetti passivi d’imposta.

 

1.2. I soggetti già titolari di partita IVA possono:

a) dichiarare la volontà di porre in essere operazioni intracomunitarie mediante

apposita istanza da presentare direttamente ad un ufficio dell’Agenzia delle entrate;

b) comunicare, con le modalità di cui alla precedente lettera a), la volontà di retrocedere da tale opzione, che decorre dalla data di acquisizione dell’apposita istanza da parte dell’Agenzia.

 

Il provvedimento 159954 del 15 dicembre 2014 dell’Agenzia delle Entrate, stabilisce che i soggetti sono autorizzati alle operazioni intracomunitarie e saranno iscritti al Vies fino dal momento in cui esprimono la volontà di scambiare beni o servizi con soggetti di altri stati Ue. È stato quindi abolito il periodo di 30 giorni, dalla data di presentazione della domanda, nei quali il soggetto non poteva effettuare operazioni intracomunitarie.

In caso di mancata presentazione del modello Intrastat per quattro trimestri consecutivi, successivamente alla data di inclusione nella banca dati, il soggetto viene escluso dalla stessa.

 

 

 

DATI RIEPILOGO

 

Rif. Prima Nota

Vengono riportati i riferimenti della prima nota (Attività, Esercizio e numero registrazione) a cui si riferisce il movimento Intra.

 

Tipo operazione

Viene riportato automaticamente dalla prima nota nel caso in cui si tratta di beni:

 

Tipo operazione

Viene riportato automaticamente dalla prima nota nel caso in cui si tratta di servizi:

Per i servizi, i righi di rettifica sostituiscono (non rettificano) i righi precedentemente inseriti nelle dichiarazioni.

 

Codice Cli/For

Codice del cliente o del fornitore.

Questo dato viene riportato automaticamente dalla prima nota.

 

Data

Data di riferimento della movimentazione intra.

In base al principio stabilito dall’art. 5 del D.M. 22 febbraio 2010, la presentazione dei modelli Intrastat è collegata con il momento in cui la fattura è stata registrata o, comunque, doveva essere registrata.

Viene riportata dalla prima nota la data di registrazione del documento (se l’archivio è collegato alla prima nota.

 

Imp. fattura

Viene riportato il totale del campo Imponibile nei righi Iva per i movimenti intra con riferimento alla Prima Nota.

 

Imp. intrastat

Viene riportata la somma dei campi “Imponibile euro”, per tutte le tipologie di operazioni Intrastat (beni e servizi), se il movimento Intrastat fa riferimento a una Prima Nota.

Se l’Imponibile inserito nell’archivio Intrastat è diverso dall’ imponibile del documento viene segnalato, di seguito ai 2 importi,  “MANCA QUADRATURA”.

Se nella sezione Beni l’imponibile è negativo, perché si tratta di una nota di credito che fa riferimento a fatture del periodo, l’Imponibile intrastat viene considerato comunque positivo ai fini del controllo in modo da non segnalare la mancata quadratura rispetto alla prima nota che ha imponibile positivo.

Il messaggio deve essere ignorato nel caso di note di credito relative a servizi. Per queste note di credito relative a servizi occorre operare come segue:

 

Note

Inserire le eventuali note nell’archivio

 

 

BENI

 

Imp. Euro

Ammontare delle operazioni in euro.

 

Imp. Valuta

Si deve trattare dell'ammontare delle operazioni in  valuta del paese di acquisto, nei casi in cui non sia l'euro.

Non deve essere indicato per i paesi che adottano l'euro (Francia, Germania, Spagna...), altrimenti la dichiarazione Intrastat sarà scartata (non con il controllo di IntraWeb, ma successivamente).

Deve essere indicato solamente per i paesi che non adottano l'euro (Bulgaria, Croazia, Danimarca, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania ed Ungheria).

 

Trans.

È una classificazione numerica (da 1 a 9) che descrive le varie forme di transazioni realizzabili.

Tale codifica è alfabetica (da A ad I) se l’operazione è triangolare.

Il dato è statistico per le operazioni non triangolari e va compilato dai soggetti che presentano la dichiarazione mensilmente, mentre per le operazioni triangolari il dato è obbligatorio sia ai fini fiscali che statistici.

 

Descrizione Transazione

Descrizione della transazione.

 

Nomen.

Ogni codice, composto da 8 cifre, individua in dettaglio i singoli beni; è un dato statistico da compilare solo da coloro che presentano mensilmente il modello.

 

Massa Netta

È un dato statistico da compilare solo da coloro che presentano mensilmente il modello.

Indicare la massa delle merci prive degli imballaggi, espressa in chilogrammi.

Il valore della massa netta deve essere sempre inserito in assenza dell’unità supplementare (campo successivo).

I valori devono essere arrotondati all’unità.

 

Un. Supplem.

È un dato statistico da compilare solo da coloro che presentano mensilmente il modello.

Indicare la massa delle merci prive degli imballaggi espressa in un’unità di misura diversa dai chilogrammi, prevista per alcuni prodotti dalla nomenclatura combinata.

I valori devono essere arrotondati all’unità.

 

Valore Statistico

È il valore imponibile, comprensivo delle spese di consegna (trasporto e assicurazione) soltanto fino al luogo di uscita dall’Italia.

In caso di lavorazioni, riparazioni o manipolazioni di beni spediti il valore statistico è pari invece all’importo che sarebbe stato fatturato in caso di vendita delle stesse.

Con decreto del 3/8/05 (Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'11/8/05) è stato disposto che dal 1/1/06 l'obbligo di compilazione delle colonne "valore statistico", "condizioni di consegna" e "modalità di trasporto" delle dichiarazioni Intrastat, cessioni e acquisti, sussiste solamente per le aziende il cui ammontare rispettivamente di spedizioni e di arrivi intracomunitari è risultato essere superiore a euro 20.000.000.

 

Cons.

Dato statistico da compilare solo da coloro che rientrano nei parametri indicati per il campo precedente (“Valore Statistico”).

In questo campo indicare le condizioni di consegna pattuite tra le parti interessate, in base alla codifica adottata dalla Camera di Commercio Internazionale e dalla Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

 

Descrizione Consegna

Descrizione della consegna.

 

Trasp.

Dato statistico da compilare solo da coloro che rientrano nei parametri indicati per i campi precedenti.

In questo campo indicare la modalità di trasporto utilizzata per l’uscita delle merci dall’Italia.

 

Descrizione Trasporto

Descrizione della modalità di trasporto.

 

Paese Destinazione

Codice ISO del paese di destinazione delle merci.

 

Pr. Origine

Indicare la provincia automobilistica della provincia di origine/produzione delle merci.

Se questa non è nota, indicare la sigla automobilistica della provincia di spedizione delle merci.

 

Paese Prov.

Indicare il codice ISO del Paese membro dal quale le merci sono state spedite.

Se le merci, prima di entrare in Italia, hanno fatto sosta in uno o più Stati membri per operazioni non inerenti al trasporto, indicare il codice dello Stato membro in cui si è verificata l’ultima sosta.

 

Paese Origine

Indicare il codice ISO del Paese di origine delle merci.

I codici sono presenti nella tabella Nazioni per Intrastat.

Per la Grecia, viene indicato EL (codice ISO che fa parte della partita Iva) ma viene scaricato GR direttamente nel file, in quanto per questo campo viene richiesto GR.

 

Pr. Dest.

Indicare la sigla automobilistica della provincia in cui le merci sono destinate al consumo, alla commercializzazione ovvero assoggettate ad operazioni di perfezionamento.

 

Mese rif./Trimestre rif./Anno rif.

Da compilare in caso di rettifiche (modello ter).

Indicare il mese o trimestre dell'operazione da rettificare e l'anno.

 

Segno Ter

Indicare il segno “+” o il segno “-” rispettivamente in caso di aumento o diminuzione del valore contabile.

 

 

 

SERVIZI

 

Movimento rettificativo

Indicare la barratura nel caso si inseriscano dei movimenti da scaricare, dopo aver effettuato lo scaricamento del periodo.

E’ il caso di errato invio, per gestire le casistiche relative a inserimenti di movimenti non dichiarati in precedenza, modifiche di movimenti dichiarati in precedenza, cancellazioni di movimenti dichiarati in precedenza per errori o omissioni.

La barratura deve essere messa per scaricare solo i nuovi movimenti di un periodo già scaricato.

E' il caso di movimenti relativi a servizi non inseriti nello scaricamento del periodo.

 

Azzeramento rigo

Indicare la barratura per gestire il caso di cancellazioni di movimenti dichiarati in precedenza: occorre infatti scaricare solo i dati relativi al rigo, già presentato, da cancellare (Sez. doganale, anno, protocollo dich., progr. rett.) e questa barratura permette di non scaricare la partita IVA, la cui presenza sarebbe considerata errore dal software di controllo.

 

Imp. Euro

Ammontare delle operazioni in euro.

Nel caso di rettifica di servizi va indicato l'importo originale al netto della variazione.

Per questo motivo, per le rettifiche, il dato non viene riportato dalla Prima Nota.

 

Se è presente un rigo di acquisto di servizi con importo negativo il programma restituisce il messaggio bloccante ”L’imponibile non può essere negativo”. Il software di controllo infatti non accetta importi negativi per i movimenti riguardanti i servizi.

Occorre quindi operare come segue:

 

Imp. Valuta

Ammontare delle operazioni nella valuta originale se diversa da euro.

Non deve essere indicato per i paesi che adottano l'euro, altrimenti viene scaricata la dichiarazione Intrastat.

Se viene inserito un importo negativo il programma restituisce il messaggio bloccante ”L’imponibile non può essere negativo”.

 

Numero fattura

Numero documento (nel caso di rettifiche, occorre indicare il numero fattura originale).

Per gli acquisti di servizi si tratta del numero fattura attribuito dal committente nazionale secondo la progressione dello stesso seguita in contabilità (si ritiene relativa al registro delle fatture emesse).

Dato facoltativo dal 2015. Per le rettifiche, è facoltativo se il periodo di riferimento della fattura originale è successivo al 2014.

Riporto automatico dalla prima nota se in Anagrafica studio è impostata la barratura “Servizi: riporto numero e data fattura nell’archivio”.

 

Data fattura

Data del documento (nel caso di rettifiche, occorre indicare la data fattura originale).

Per gli acquisti di servizi si tratta della data fattura attribuita dal committente nazionale (circolare ministeriale 14/E del 2010).

 

Codice servizio

Dal 2018, codice di 5 cifre (in precedenza, 6 cifre) che individua nel dettaglio il singolo servizio.

Se si tratta di una operazione di rettifica di operazioni precedenti al 2018, è richiesta l'indicazione di un codice servizio a 6 cifre - messaggio: "Codice servizio con periodo di validità incongruente".

Lo stesso messaggio segnala casi in cui sono stati inseriti codici a 6 cifre per anni successivi al 2017 oppure codici a 5 cifre per anni precedenti al 2018.

 

Modalità erogazione

Codice di una cifra che individua la modalità di erogazione del servizio.

 

Modalità incasso

Codice di una cifra che individua la modalità di incasso del servizio.

 

Paese di pagamento

Codice del paese di pagamento.

Per la Grecia, viene indicato EL (codice ISO che fa parte della partita Iva) ma viene scaricato GR direttamente nel file, in quanto per questo campo viene richiesto GR.

 

Sezione doganale

Codice della sezione doganale in cui è stata registrata la dichiarazione da rettificare

 

Anno

Anno di registrazione della dichiarazione da rettificare

 

Protocollo dichiarazione

Protocollo della dichiarazione da rettificare con il rigo di rettifica.

Si deve indicare  il numero di protocollo senza il carattere di controllo (CIN) dell’elenco da rettificare, in altre parole il protocollo elettronico che è rilasciato automaticamente dal sistema quando viene inserito un elenco tramite Entratel o il sistema telematico doganale.

 

Progressivo da rettificare

Progressivo della sezione 3 da rettificare con il rigo di rettifica (il rigo di rettifica sostituisce il rigo della dichiarazione precedente).

Occorre indicare il numero progressivo della riga dettaglio del modello Quater che si sta modificando.