La procedura permette di effettuare il calcolo, la stampa di prova e la stampa definitiva della liquidazione IVA periodica, dell’acconto IVA e della liquidazione IVA annuale, relativamente a più aziende contemporaneamente.
É possibile considerare fino a un massimo di 20 aziende.
Qualora l'importo da versare nelle liquidazioni periodiche non superi € 25,82 il versamento dovrà essere effettuato insieme a quello relativo alla liquidazione periodica successiva di importo superiore a € 25,82.
Sequenza operativa di stampa per le liquidazioni IVA di fine anno
Contribuenti trimestrali
Dopo aver terminato la stampa dei registri IVA vendite/corrispettivi al 31/12 di fine anno, occorre eseguire nell'ordine la stampa dell'acconto IVA, la stampa della liquidazione IVA del 4 trimestre art. 74 c. 4 / No art. 74 c. 4 (che serve per evidenziare i dati corretti per la compilazione della denuncia periodica), la stampa della liquidazione IVA annuale che evidenzia effettivamente il versamento da eseguire a saldo o il credito IVA annuale maturato per l'ultimo trimestre.
Contribuenti mensili
Dopo aver terminato la stampa dei registri IVA vendite/corrispettivi fino al 31/12 di fine anno, occorre eseguire nell'ordine la stampa dell'acconto IVA, la stampa della liquidazione IVA del mese di dicembre e la stampa della liquidazione IVA annuale (facoltativa).
Contabilità separate con diversa periodicità
In merito alla presenza di diverse periodicità (consultare le istruzioni della Dichiarazione IVA, Note per contabilità separate), occorre procedere come segue:
nel quadro VH vanno indicati i dati complessivi (per marzo, giugno, settembre, dicembre);
nelle liquidazioni il credito della liquidazione mensile può essere compensato o cumulato con quello della liquidazione trimestrale (la possibilità è facoltativa per ogni liquidazione; lo stesso vale per le liquidazioni art. 74 c. 4);
il riporto del credito Iva da un periodo di liquidazione all’altro opera così:
il credito di marzo viene portato in detrazione della liquidazione del 1° trimestre;
il credito del 1° trimestre viene portato in detrazione nella liquidazione di aprile;
il credito di giugno viene portato in detrazione della liquidazione del 2° trimestre;
il credito del 2° trimestre viene portato in detrazione nella liquidazione di luglio;
il credito di settembre viene portato in detrazione della liquidazione del 3° trimestre;
il credito del 3° trimestre viene portato in detrazione nella liquidazione di ottobre;
il credito di dicembre viene portato in detrazione della liquidazione del 4° trimestre;
per compensare il debito mensile con il credito trimestrale è necessario anticipare la liquidazione trimestrale effettuandola entro il termine previsto per la liquidazione mensile;
l’acconto corrisposto andrà detratto prima dall’imposta del mese di dicembre, quindi l’eccedenza andrà detratta dall’importo dovuto per la liquidazione dell’ultimo trimestre art. 74 c. 4 e quindi dall’ammontare di imposta dovuta a conguaglio in sede di dichiarazione annuale (versata dai contribuenti trimestrali).
Nel caso di doppia attività IVA con liquidazione trimestrale e trimestrale art. 74, il credito IVA può essere trasferito solo dalla liquidazione già calcolata.
Occorre quindi effettuare una stampa di prova, e se almeno una delle due liquidazioni è a credito:
eseguire il calcolo della liquidazione a credito (es. trimestrale);
eseguire il calcolo della seconda liquidazione (es. trimestrale art. 74), indicando come "Utilizzo credito da altre periodicità" la periodicità della precedente liquidazione (es. primo trimestre).
Il debito IVA trimestrale e il debito IVA trimestrale art. 74 possono essere riportati distintamente, in F24, oppure, barrando “Export F24: vers. cumulativo Iva trim. e trim. art. 74” nei Parametri aziendali, viene riportato un unico importo complessivo quando entrambe le liquidazioni sono a debito.
Stampa della liquidazione sui registri IVA
Per includere nella stampa del registro IVA le liquidazione occorre:
in Configurazione azienda - Gestione registri indicare, in corrispondenza di "Liquidazione IVA/plafond", il valore "Registro IVA", e immediatamente sotto indicare il registro IVA sul quale stampare la liquidazione (operazione da eseguire solo una volta);
prima di stampare, occorre aver eseguito il calcolo della liquidazione IVA del trimestre o dei trimestri da riportare nella stampa;
nella procedura di stampa dei registri IVA, in corrispondenza del registro IVA su cui viene stampata, viene riportata in automatico la barratura "Liquidazione/Plafond IVA" e la stampa del registro conterrà anche la liquidazione.
Nel caso di più attività contabili, per stampare le liquidazioni sui registri Iva di ogni attività contabile (facoltativo) occorre procedere come segue:
Inserire in Configurazione azienda – Gestione registri per ogni attività contabile il registro su cui sarà stampata la liquidazione dell’attività (la stampa della liquidazione deve essere predisposta su registri IVA).
Inserire la barratura di Riepilogo per il registro su cui sarà stampato il Prospetto finale di liquidazione.
Per la stampa di prova procedere senza nessuna annotazione particolare.
Per il calcolo definitivo effettuare il calcolo della liquidazione Iva del periodo. Il calcolo è effettuato a livello di azienda e i dati vengono registrati nell’archivio liquidazione Iva.
Stampa della liquidazione: nella sezione Registri con la barratura “Riepilogo” è visibile il registro su cui sarà effettuata la stampa. La stampa dei riepiloghi per registri e per attività IVA viene effettuata per un’attività contabile per volta, con l’intestazione del registro su cui per ogni attività contabile si effettua la stampa.
In caso di contabilità separate, anche ai soli fini Iva, la detrazione dell’imposta sugli acquisti di beni ammortizzabili e di servizi usati promiscuamente è ammessa nei limiti dell’utilizzo concreto o, in mancanza di dati certi, in proporzione al rapporto tra i volumi d’affari delle distinte attività. Resta invece esclusa l’Iva assolta sugli acquisti di beni non ammortizzabili utilizzati promiscuamente. Il passaggio di beni da un’attività all’altra dovrà essere fatturato e assoggettato a imposta.
Procedimento acconto e liquidazione annuale in presenza di più periodicità
La liquidazione annuale e l’acconto si calcolano solamente una volta per tutte le diverse periodicità; i dati nell’archivio vengono riportati per ogni periodicità, quindi i dati vengono sommati e arrotondati e inseriti nell’unico archivio annuale.
GESTIONE IVA DI GRUPPO PREVISTA DAL DM 13/12/1979.
La procedura gestisce i seguenti aspetti della gestione:
liquidazione periodica con cessione del credito ad aziende del gruppo e acquisizione del credito da aziende del gruppo (si veda la successiva Procedura operativa per la gestione della liquidazione periodica con la procedura “IVA di gruppo” )
Non è gestito il calcolo dell’acconto Iva per le aziende che aderiscono alla procedura dell’Iva di gruppo (si ricorda anche che l’acconto non deve essere riportato nel rigo VH13 della dichiarazione IVA annuale).
trasferimento nella Dichiarazione IVA, per le società controllate, degli importi relativi ai righi “Ammontare dei crediti trasferiti” e “Ammontare dei debiti trasferiti” (si veda la successiva Procedura operativa per la gestione della dichiarazione annuale per le società controllate) e compilazione degli stessi dati nella liquidazione IVA annuale.
In sede di compilazione del programma Iva annuale, sarà cura dell’utente gestire la compilazione dei quadri VS, VV, VW, VY e VZ che costituiscono il prospetto IVA 26PR/2009 e sono riservati agli enti e società controllanti che riepilogano i dati della liquidazione dell’IVA di gruppo (art. 73 e D.M. 13 dicembre 1979).
Procedura operativa per la gestione della liquidazione periodica con la procedura “IVA di gruppo”
Effettuare il calcolo delle liquidazioni Iva dell’azienda che cede il credito barrando la casella “cessione credito ad aziende del gruppo”.
Effettuare il calcolo delle liquidazioni Iva dell’azienda che acquisisce il credito da altre del gruppo, indicando il valore del credito ceduto nel campo “ Credito acq. Da az. Gruppo”
Procedura operativa per la gestione della dichiarazione annuale per le società controllate
In Configurazione azienda – Anagrafica azienda, nei Dati annuali, barrare per ogni esercizio per cui l’azienda è controllata, “Soc. di gruppo” in corrispondenza delle sezione Liquidazioni IVA.
Il totale dei crediti e il totale dei debiti della società saranno considerati in automatico come “Ammontare dei crediti trasferiti” e “Ammontare dei debiti trasferiti” sia nella Dichiarazione IVA annuale che nella liquidazione annuale.
In dichiarazione Iva non sarà riportato l’acconto nel quadro VH, il credito IVA annuale (se inseriti) e il totale dei versamenti effettuati (in quanto il debito IVA è stato trasferito alla capogruppo) nel quadro VL.
Note per liquidazione annuale
In caso di ventilazione o pro-rata o altri regimi speciali per cui la liquidazione annuale rideterminata degli importi, il risultato della liquidazione annuale può differire dal risultato della liquidazione del quarto trimestre.
SELEZIONE
IMPOSTAZIONI
Anno
Anno di riferimento della liquidazione. Viene proposto l’anno indicato nei Dati per utente. Nella liquidazione IVA sono considerati i movimenti in base alla data di competenza IVA.
Tipo liquidazione
Indicare il periodo di riferimento della liquidazione. Se l’azienda ha più periodicità, per esempio mensile e trimestrale, per le stampe della liquidazione periodica occorre effettuare la stampa per entrambe le periodicità.
La liquidazione 4° trimestre deve essere selezionata dai soggetti che eseguono trimestralmente le liquidazioni ed i versamenti per effettuare l'elaborazione/stampa della dichiarazione IVA periodica relativa al 4° trimestre. Occorre aver inserito la periodicità trimestrale art. 74 nei Dati IVA annuali. Non vanno indicati i crediti infrannuali richiesti a rimborso o per compensazione, i crediti diversi utilizzati, i crediti utilizzati per altre imposte ed il totale crediti D. Lgs. 241/97. L'importo del saldo finale e l'importo versato non vengono riportati nel mese di dicembre nemmeno in stampa. Il versamento viene eseguito con la dichiarazione annuale.
La liquidazione art. 74 comma 4 deve essere selezionata dai benzinai, autotrasportatori c/terzi (vedi apposito codice nel Regime IVA); il 4° trimestre deve essere stampato anche dai dentisti ed odontotecnici che acquistano materiali d'oro e d'argento in base al meccanismo del "Reverse charge" (Legge 7/2000) e che in base alla Circolare del Ministero delle finanze n. 216 del 27/11/2000, illustrativa del DPR 27/9/2000 n. 315, devono effettuare il versamento del 4° trimestre entro il 16 febbraio (barrare nelle Attività-Dati IVA annuali la casella "No interessi trimestrali”).
Regime editoria: i movimenti indicati nei registri degli editori vengono selezionati in base alla data registrazione per il sistema delle copie effettivamente vendute e in base alla data consegna per il sistema della resa forfetaria.
Metodo calcolo Acconto
Storico
L'acconto è pari all'88% del versamento dovuto relativamente al mese di dicembre (Mensili) o al quarto trimestre (trimestrali) in sede di dichiarazione IVA annuale.
L'importo su cui è calcolato l'acconto per i contribuenti mensili è dato dalla somma degli importi dei campi "Importo da versare o a credito", "Credito Redditi/Altre imposte" e "Acconto versato" della liquidazione di dicembre dell'anno precedente.
Per i contribuenti trimestrali l'importo su cui si calcola l'acconto è indicato nel campo "Debito dich. + Acconto anno prec." della sezione IVA annuale e acconto dell'archivio Liquidazioni IVA.
Nel caso in cui un soggetto abbia omesso dei versamenti periodici e versi quanto dovuto in sede di dichiarazione annuale, l’importo dell’omesso versamento non influenza il calcolo dell’acconto (metodo storico) come riportato nella consulenza giuridica n. 954-8/2012 Associazione ASSOSOFTWARE del 18/12/2012 .
“...Venendo al caso rappresentato nell’istanza di consulenza giuridica, l’articolo 6, comma 2, dela legge n. 405 del 1990 fa riferimento al ‘versamento effettuato o che avrebbero dovuto effettuare con la dichiarazione annuale dell’anno precedente’, quale dato storico sul quale i contribuenti trimestrali per opzione calcolano l’ammontare dell’acconto dovuto, nel presupposto che sia stato regolarmente adempiuto l’obbligo di versamento periodico dell’IVA. Diversamente, laddove i versamenti periodici non siano stati eseguiti – come nel caso di specie – ai fini del calcolo dell’acconto occorrerà considerare l’imposta dovuta in base alla dichiarazione al netto dei versamenti periodici che il contribuente avrebbe dovuto effettuare, così da realizzare, in buona sostanza, la medesima situazione presa in considerazione dalla norma.
Anche sulla base dei principi illustrati con la risoluzione del 23 dicembre 2004, n. 157/E, nel caso prospettato dall’istante il ‘dato storico’ di riferimento per il calcolo dell’acconto IVA è costituito dalla somma versata a titolo di acconto per l’anno d’imposta precedente (ricavabile dagli importi indicati nel rigo VL29 o nel rigo VH13) e di quella a saldo dovuta per il medesimo anno (rigo VL38) al netto sia dei versamenti periodici dell’imposta non eseguiti relativi ai primi tre trimestri sia della maggiorazione degli interessi dovuti in sede di dichiarazione annuale (rigo VL36) a titolo di ‘indennizzo’ della dilazione di versamento dell’imposta concessa...”
Per i contribuenti trimestrale art. 74 l'importo su cui è calcolato l'acconto è dato dalla somma degli importi dei campi "Importo da versare o a credito", "Credito Redditi/Altre imposte", "Versamento immatric. Auto UE" e "Acconto versato" della liquidazione del quarto trimestre.
Inserimento dati per calcolo acconto storico
Nel caso di primo esercizio in cui viene calcolato, con la procedura, l'acconto storico, occorre inserire:
per i contribuenti trimestrali, in Archivi azienda - Liquidazioni IVA cliccare sul bottone "Dati IVA annuale e acconto", quindi premere F6-Nuovo e digitare l'anno corrente, quindi, nella sezione "Acconto", inserire l'importo pari al debito della dichiarazione Iva annuale precedente sommato all'acconto, nel campo "Debito dichiarazione + acconto anno precedente";
per i contribuenti mensili in Archivi azienda - Liquidazioni IVA premere F6-Nuovo, indicare l'anno precedente e la periodicità mensile, quindi nel mese di dicembre compilare il campo "Importo da versare o a credito" con l'importo del versamento dovuto sommato all'eventuale acconto versato;
Cambio di periodicità
Il calcolo dell'acconto storico nel caso di cambio di periodicità della liquidazione (es. da mensile a trimestrale) è gestito in automatico dal programma, a meno che siano gestite più periodicità per la stessa azienda, nel qual caso occorre indicare manualmente l'importo su cui calcolare l'acconto e l'imposta da versare nella sezione Acconto, indicando "Metodo di calcolo = Ins. manuale".
Se il cambio di periodicità è avvenuto tra due anni di cui il primo non è stato gestito con il programma Contabilità occorre:
inserire nei Dati IVA annuali (Configurazione azienda - Attività) l'anno precedente e la relativa periodicità di liquidazione IVA;
in Archivi azienda - Liquidazioni IVA inserire con il tasto F6-Nuovo l'anno precedente ed indicare, se la liquidazione gestita era mensile, l'importo da versare o a credito, l'acconto versato, il credito Redditi/altre imp. dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Se la liquidazione gestita era trimestrale indicare l'importo da versare o a credito, l'acconto versato ed il credito Redditi/altre imp. per il 4° trimestre o il 4° trimestre art. 74.
Prospetto di calcolo dell'acconto storico
PERIOD. ANNO ACCONTO |
PERIOD. ANNO PRECED. |
L'IMPORTO SU CUI SI CALCOLA L'ACCONTO |
Mensile |
Mensile |
Debito liquidazione dicembre + acconto |
Mensile |
Trimestrale |
1/3 x (debito + acconto liquidazione annuale) |
Mensile |
Trimestrale art. 74 |
1/3 debito liquidazione 4° trimestre + acconto |
Trimestrale art. 74 - Trimestrale |
Trimestrale art. 74 |
Debito liquidazione 4° trimestre + acconto |
Trimestrale art. 74 - Trimestrale |
Mensile |
Debito liquidazioni ottobre, novembre e dicembre + acconto |
Trimestrale - Trimestrale art. 74 |
Trimestrale |
Debito + acconto liquidazione annuale |
Operazioni effettuate
Rappresenta una vera e propria liquidazione IVA che considera le operazioni effettuare e registrate o ancora da registrare dal 01/12 al 20/12 per i mensili o dal 01/10 al 20/12 per i trimestrali.
I movimenti successivi al 20/12 non sono considerati come previsto dal D.L. 477/93.
Per i contribuenti mensili che adottano il particolare regime di contabilità presso terzi è pari ai 2/3 dell'IVA da versare per il mese di dicembre (calcolata sulle operazioni di novembre).
Inserimento manuale
Nel caso in cui l'utente abbia calcolato manualmente l'importo dell'acconto IVA, può indicare direttamente i dati nella procedura guidata, oppure in archivio; in questo secondo caso i dati sono richiamabili nella procedura guidata di stampa dell’acconto cliccando su “Riporta dati”.
Note:
L’acconto non viene calcolato per i contribuenti minimi e nel caso in cui il soggetto, nell’anno precedente, sia stato un contribuente minimo. Il controllo verifica la barratura “Contribuente minimo” in Configurazione azienda – Anagrafica azienda – Dati annuali, se è presente per lo stesso anno o per l’anno precedente.
L'acconto non deve essere versato se di ammontare inferiore a euro 103,29.
Legge 29/12/1990 art. 6 comma 4
“L'acconto non deve essere versato se di ammontare inferiore a L. 200.000 (Euro 103,29)”.
Non è gestito il calcolo dell'acconto per i contribuenti con operazioni straordinarie (fusioni, scissioni ...) o altre trasformazioni sostanziali soggettive.
Il calcolo viene effettuato se viene indicato "Manuale" e viene inserito l'importo nel campo "a) Importo su cui calcolare l'acconto".
Non è gestito il calcolo dell'acconto per i seguenti soggetti: contribuenti che prestano servizi di telecomunicazione, contribuenti che gestiscono il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati, contribuenti che gestiscono il servizio di fognatura e depurazione, contribuenti che effettuano somministrazioni di acqua, gas, energia elettrica, vapore e teleriscaldamento urbano, contribuenti che gestiscono il servizio delle lampade votive nei cimiteri.
TIPO OPERAZIONE
Calcolo
Barrare la casella per aggiornare l’archivio.
I dati in archivio vengono aggiornati solo se il calcolo non è stato ancora effettuato.
Per aggiornare i calcoli selezionare anche “Ricalcolo”.
Ricalcolo
Barrare la casella per effettuare il calcolo e aggiornare l’archivio quando il calcolo è stato già eseguito.
Stampa (definitiva)
Stampa quanto presente in archivio; prima della stampa deve essere stato eseguito “Calcolo”. L’opzione “Stampa (definitiva)” aggiorna i progressivi dei registri.
Per eseguire la ristampa selezionare anche “Ristampa”.
Ristampa
Selezionare con “Stampa” oppure con “Calcolo + stampa” per ristampare i dati in archivio.
Calcolo + stampa definitiva
Barrare la casella per aggiornare i dati in archivio ed effettuare la stampa.
Per eseguire la ristampa selezionare anche “Ristampa”.
Calcolo + stampa di prova
Viene eseguita una stampa di prova e i dati vengono aggiornati in archivio.
I dati in archivio vengono aggiornati solo se il calcolo non è stato ancora effettuato.
Per aggiornare i calcoli selezionare anche “Ricalcolo”.
Simulazione calcolo + Stampa di prova
Viene eseguita una stampa di prova; i dati non vengono aggiornati in archivio.
La stampa di prova può essere eseguita per più aziende.
Se viene selezionata la sola azienda corrente è possibile simulare gli utilizzi dei crediti e l’inserimento degli altri dati della successiva sezione “Dati per il calcolo”.
COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA
La barratura (non modificabile) viene visualizzata quando si verificano tutte le seguenti condizioni:
la liquidazione viene calcolata (non simulata);
l'anno di riferimento è 2017 o successivo;
è presente il modulo per la comunicazione delle liquidazioni trimestrali (acquistabile separatamente).
Nel caso una o più aziende non debbano comunicare le liquidazioni, ad esempio nei casi di contribuente forfetario, la barratura è presente, ma non sarà trasferito nulla per queste aziende.
REGISTRAZIONE IN PRIMA NOTA
Generazione scritture in Prima Nota/Data registrazione
Barrare la casella ed indicare la data di registrazione se la procedura deve generare i movimenti relativi alla liquidazione IVA.
Per generare il movimenti di Prima nota devono essere inseriti anche i conti e la causale nella sezione Liquidazione IVA dei Parametri aziendali (Configurazione Azienda). Se non sono stati compilati i parametri aziendali, l’elaborazione elenca i conti non indicati con un messaggio. Per generare la registrazione occorre compilare i parametri aziendali ed eseguire nuovamente il calcolo della liquidazione.
Se non ci sono operazioni nel periodo non viene generato il movimento di Prima nota.
Se è già presente una Prima Nota generata dalla liquidazione Iva avente come data quella indicata nel relativo campo “Data di registrazione” il programma restituisce il seguente messaggio: “Trovato precedente movimento di Prima Nota generato dalla Liquidazione IVA. Si desidera cancellarlo?”.
Confermando il messaggio vengono quindi automaticamente eliminate, per tutte le aziende selezionate, le prime note generate dalla liquidazione Iva e sostituite da quelle che la procedura rigenera al termine dell’elaborazione.
Note:
Non è consentito barrare la casella se non è stata selezionato “Calcolo” o “Calcolo + stampa definitiva”.
Sono gestiti tutti i regimi Iva, con esclusione del regime del margine analitico e globale e del regime dell’editoria.
Sono gestite le generazioni delle scritture in prima nota annuali per i contribuenti trimestrali (devono essere eseguite con il calcolo del IV trimestre, la procedura non genera registrazioni con la liquidazione annuale). Non sono gestite le rilevazioni annuali (IV trimestre) della ventilazione, del pro-rata e delle agenzia di viaggio; in fase di generazione dei movimenti in prima nota, verrà visualizzato il seguente messaggio bloccante “ Registrazioni di prima nota non gestite per le attività dell’azienda”.
Per visualizzare e selezionare le altre opzioni cliccare sul bottone “Avanti”, per tornare alla videata precedente sul bottone "Indietro" e per uscire cliccare su “Annulla”.
AZIENDE
Sono visualizzate le aziende aventi le seguenti caratteristiche:
presenza dei dati IVA annuali (Configurazione azienda/attività) per l'anno indicato per la liquidazione;
periodicità indicata nei dati IVA annuali compatibile col periodo indicato per la liquidazione (esempio: azienda con liquidazione trimestrale, 1° trimestre);
in caso di stampa dell’acconto, non sono visualizzate le aziende con data di inizio attività che ricade nell'anno: in questo caso non deve essere versato l'acconto IVA.
Selezionare le aziende di cui effettuare l’elaborazione della procedura. É possibile considerare fino a 20 aziende.
Cliccando sul bottone "Carica aziende" viene aggiornato l’elenco dei dati visualizzati sulla griglia.
Cliccando sul bottone "Riesegui selezione" viene rimossa la barratura dalla casella selezione.
Per visualizzare e selezionare le altre opzioni cliccare sul bottone “Avanti”, per tornare alla videata precedente sul bottone "Indietro" e per uscire cliccare su “Annulla”.
Gestione IVA per cassa - D.L. 185/2008, D.L. 83/2012
GIROCONTO IVA PER CASSA (FT. NON PAGATE)
Vengono visualizzate tutte le partite non incassate/pagate con IVA a esigibilità differita con data inferiore di un anno all’esercizio di liquidazione.
Periodo di liquidazione IVA
Viene riportato il periodo di liquidazione IVA.
Ricerca tutte le partite
Barrare la casella per visualizzare anche le partite con IVA a esigibilità differita che non fanno parte del periodo di liquidazione indicato.
Carica partite
Cliccare su di esso per caricare tutte le partite non incassare/pagare con IVA a esigibilità differita dell’esercizio precedente.
DATI PER IL CALCOLO
La videata viene visualizzata quando non è stata eseguita la stampa della liquidazione senza il calcolo.
AZIENDE
In questa griglia compaiono le aziende precedentemente selezionate. Cliccando sulla riga corrispondente a ciascuna azienda, saranno visualizzati i dati ad essa relativi nelle sottostanti sezioni della videata.
Questi dati possono essere integrati o variati.
DATI PER IL CALCOLO
Riporta dati
Da utilizzare se viene effettuata il ricalcolo o la stampa di prova con la simulazione del calcolo dopo aver effettuato il calcolo.
Cliccando sul bottone sono riportati i dati presenti in archivio quando la liquidazione del periodo è stata già calcolata. In particolare sono riportati il credito annuale disponibile, la data di utilizzo del credito annuale (l’importo utilizzato del credito annuale non è riportato poiché può differire se presente la barratura “Utilizzo fino a comp. credito), i crediti infrannuali utilizzati in compensazione nel mod. F24 o richiesti a rimborso, il credito Redditi/altre imposte, i crediti diversi e i dati della sezione Versamento.
Cred. annuale disponibile
Viene indicato il credito annuale disponibile per l’utilizzo nella liquidazione IVA. Il credito disponibile è visibile in Archivi Azienda – Liquidazione IVA – “Dati IVA annuale e acconto” (Alt D), nel campo “Credito dich. annuale precedente” oppure, se sono stati effettuati degli utilizzi, come ultimo Saldo disponibile.
Se non viene visualizzato alcun importo, il credito IVA annuale è già stato completamente utilizzato.
Utilizzo credito annuale
Indicare l’importo del credito IVA annuale da utilizzare nella liquidazione IVA del periodo. Può essere indicato l’importo completo se viene considerata di utilizzare tutto il credito nelle liquidazioni IVA. In alternativa indicare la barratura “Utilizzo fino a comp. debito”, in modo da utilizzare il credito IVA derivante dalla dichiarazione annuale solo per l’importo necessario a compensare il debito IVA di periodo.
Data utilizzo cred. ann.
Indicare la data di utilizzo del credito IVA annuale. La data è riportata nell’archivio “Dati IVA annuale e acconto” insieme all’importo del credito utilizzato. Non è utilizzata per le stampe.
Utilizzo fino a comp. debito
Selezionare per utilizzare il credito IVA derivante dalla dichiarazione annuale solo per l’importo necessario a compensare il debito IVA di periodo.
Per utilizzare il credito IVA annuale per un importo diverso non barrare la casella e inserire l’importo nel campo “Utilizzo credito annuale”.
Utilizzo del credito IVA annuale
Per indicare un metodo di utilizzo del credito IVA annuale indicare la scelta nell'archivio "Dati IVA annuale e acconto".
Consultare il paragrafo "8.2.1.1 - Dati Iva annuale e acconto" del Manuale operativo.
Credito Redditi/Altre Imp.
Indicare il credito derivante dalla dichiarazione Redditi o da altre imposte/D. Lgs. N. 241/97 (IVA compresa) utilizzato per compensare l’importo IVA da versare della liquidazione corrente.
Crediti diversi
Indicare gli eventuali Crediti particolari di imposta da utilizzare in diminuzione dell’IVA da versare, esclusi quelli la cui compensazione avviene direttamente nel modello di pagamento F24.
E' necessario consultare le Istruzioni Ministeriali del Quadro RU dei Redditi per l'elenco dei crediti utilizzabili e le relative modalità di compensazione.
Nella liquidazione di dicembre per contribuenti mensili e del quarto trimestre per i contribuenti trimestrali art. 74, l’importo dei crediti va indicato al lordo di quelli utilizzati in sede di versamento dell’acconto.
L'utente può indicare il credito disponibile, ma il credito non può mai essere superiore all'IVA da versare del periodo, quindi la procedura riporta nel campo “Crediti diversi” l'importo del debito solo se inferiore al credito disponibile.
Qualora siano stati utilizzati crediti d'imposta in applicazione di particolari disposizioni agevolative, per compensare debiti IVA direttamente sul modello F24, tali crediti non devono essere indicati nel campo “Crediti diversi”, poiché in tal caso la compensazione avviene al di fuori della dichiarazione IVA.
Se per i crediti speciali non è stata effettuata la compensazione nel mod. F24 e sono stati utilizzati per le liquidazioni periodiche, ed inoltre l'acconto è maggiore dell'imposta dovuta in dichiarazione, il credito diverso indicato nella liquidazione IVA annuale viene ridotto affinché non si generi un credito IVA annuale (non può generare un credito nella dichiarazione, ma può essere utilizzato perché è ancora disponibile).
Cred. infr. compensazione
Credito infrannuale IVA da non utilizzare in contabilità, ma da utilizzare per compensazioni nel Modello F24 (ai sensi dell’art. 38bis c. 2).
Deve essere indicato nel caso in cui venga estromesso e non nel caso in cui venga utilizzato.
Non deve essere indicato per la liquidazione annuale (in quanto il programma ricalcola i crediti infrannuali chiesti a rimborso in base alle liquidazioni periodiche eseguite).
Il credito infrannuale da utilizzare in compensazione con il Mod. F24 deve essere inserito manualmente nella procedura F24-F23 e Comunicazioni IVA (non viene trasferito).
A decorrere dalle liquidazioni relative all'anno 2002, l'articolo 11 comma 3 del DPR 7/12/2001 n. 435 ha modificato la disciplina dei crediti infrannuali da portare in compensazione, prevedendo invece della presentazione della dichiarazione periodica la presentazione di un'apposita istanza, al fine di portare in compensazione il credito infrannuale.
Non è stato invece ancora specificato come l'utente debba comportarsi in caso di credito infrannuale estromesso dalla contabilità e non utilizzato.
L'importo deve essere indicato nella liquidazione dell'ultimo mese del trimestre in cui viene rilevato il credito per cui viene effettuata la compensazione; ad esempio se viene compensato il credito del 1° trimestre deve essere indicato nella liquidazione di marzo in caso di liquidazione mensile o del 1° trimestre in caso di liquidazione trimestrale.
Il termine è stabilito dalla Circolare n. 6 del 25/01/2002 e modificato dall'art. 2 del DPR 16/04/2003 n. 126, entro la fine del mese successivo alla chiusura del trimestre (es. per chiedere il rimborso del credito relativo al 1° trimestre per i contribuenti mensili il termine è il 30/4).
Credito infr. rimborso
Credito infrannuale richiesto a rimborso.
Digitare l’importo arrotondato all’unità di Euro.
Non deve essere indicato per la liquidazione annuale (in quanto il programma ricalcola i crediti infrannuali chiesti a rimborso in base alle liquidazioni periodiche eseguite).
Dall’1/1/2002 la richiesta di rimborso andrà effettuata presentando l'apposita istanza in vigore precedentemente all'approvazione del modello Iva periodica (art. 11 comma 5 del DPR 7/12/2001 n. 435 in vigore dalle liquidazioni relative all'anno 2002).
L'importo deve essere indicato nella liquidazione dell'ultimo mese del trimestre in cui viene rilevato il credito per cui viene effettuata la domanda di rimborso; ad esempio se viene richiesto il rimborso per il credito del 1° trimestre deve essere indicato nella liquidazione di marzo in caso di liquidazione mensile o del 1° trimestre in caso di liquidazione trimestrale.
Il termine è stabilito dalla Circolare n. 6 del 25/01/2002 e modificato dall'art. 2 del DPR 16/04/2003 n. 126, entro la fine del mese successivo alla chiusura del trimestre (es. per chiedere il rimborso del credito relativo al 1° trimestre per i contribuenti mensili il termine è il 30/4).
Utilizzo credito da altre periodicità
Nel caso siano gestite più periodicità (per esempio, trimestrale e trimestrale art. 74), indicare l’eventuale periodicità da cui riportare il credito IVA periodico. Per la periodicità da cui è riportato il credito deve essere già stato effettuato il Calcolo. Il credito viene trasferito interamente.
Periodo di liquidazione |
Periodi da cui si può riportare il credito |
Marzo |
1° trimestre – 1° trimestre art. 74 |
Aprile |
1° trimestre – 1° trimestre art. 74 |
Giugno |
2° trimestre – 2° trimestre art. 74 |
Luglio |
2° trimestre – 2° trimestre art. 74 |
Settembre |
3° trimestre – 3° trimestre art. 74 |
Ottobre |
3° trimestre – 3° trimestre art. 74 |
Dicembre |
4° trimestre art. 74 |
1° trimestre |
Marzo – 1° trimestre art. 74 |
1° trimestre art. 74 |
Marzo – 1° trimestre |
2° trimestre |
Giugno – 2° trimestre art. 74 |
2° trimestre art. 74 |
Giugno – 2° trimestre |
3° trimestre |
Settembre – 3° trimestre art. 74 |
3° trimestre art. 74 |
Settembre – 3° trimestre |
4° trimestre art. 74 |
Dicembre |
Quando il credito è stato trasferito ad un’altra periodicità, non deve più essere utilizzato per la liquidazione successiva della stessa periodicità. Il credito viene trasferito interamente.
Nell’archivio “Liquidazioni IVA” è visibile per ogni periodo il mese o trimestre in cui è stato utilizzato il credito IVA e la periodicità da cui è stato eventualmente riportato il credito IVA.
Saldo finale deb./cred. dich. annuale
Per la liquidazione annuale, selezionare la barratura e indicare l’eventuale saldo se non corrisponde alla dichiarazione annuale. Indicare il saldo della denuncia al lordo dei crediti diversi utilizzati e al netto degli interessi. Il credito deve essere indicato col segno meno.
Nel caso in cui sia stato estromesso dalla contabilità parte del credito IVA annuale per compensarlo in F24, se l'utente non l'ha ancora utilizzato in F24 è necessario considerare questo importo e rettificare la dichiarazione IVA annuale, per comprendere il credito non utilizzato.
Per riportare il dato del debito di dichiarazione + acconto, per il calcolo dell'acconto storico dei contribuenti trimestrali, se diverso dal calcolato, occorre indicare manualmente l'importo nell'archivio dati IVA annuale e acconto, eventualmente rettificato dall'eventuale debito + acconto delle periodicità diverse da trimestrali.
Riporto debito/credito nell’anno successivo
Indicare la barratura per riportare il risultato nel credito o debito della dichiarazione annuale nella sezione dati IVA annuale e acconto dell’anno successivo (opzionale).
Il debito/credito viene utilizzato anche per il calcolo dell’acconto dei contribuenti trimestrali.
Se il risultato della liquidazione annuale è diverso da quello della dichiarazione IVA indicare il debito/credito da riportare nella sezione Versamento.
Se una parte del credito IVA è stata chiesta a rimborso, il credito IVA annuale deve essere ridotto dell’importo chiesto a rimborso, per cui indicare, dopo la barratura, il credito da riportare in archivio al netto del rimborso.
Periodicità utilizzo crediti diversi
In presenza di più periodicità, utilizzando crediti diversi nella liquidazione IVA annuale, indicare la periodicità a cui assegnare i crediti diversi.
Credito acq. da az. Gruppo
Indicare l’importo del credito acquisito dall’azienda dello stesso gruppo aderente alla procedura dell’Iva di gruppo DM 13/12/1979.
Cessione credito ad aziende del gruppo
Barrare la casella per indicare che il credito è stato ceduto ad altra azienda del gruppo aderente alla procedura dell’Iva di gruppo DM 13/12/1979.
ACCONTO
IVA su operazioni non ancora registrate
L’inserimento è consentito solo se nel campo ‘‘Metodo di Calcolo" è impostato ‘‘Operazioni Effettuate".
Importo su cui calcolare l’acconto
L’inserimento è consentito solo se nel campo ‘‘Metodo di Calcolo" è impostato ‘‘Inserimento manuale".
Importo da versare
L’inserimento è consentito solo se nel campo ‘‘Metodo di Calcolo" è impostato ‘‘Inserimento manuale".
VERSAMENTO
Data
I dati inseriti verranno riportati nell’archivio ‘‘Liquidazioni IVA".
Conc./Banca/CAB/Dip.
I dati inseriti verranno riportati nell’archivio ‘‘Liquidazioni IVA".
Versamento div. dal dovuto
Indicare l'importo versato se diverso da quello calcolato.
Qualora il versamento venga effettuato tardivamente, ma prima della presentazione della dichiarazione relativa al periodo di riferimento, indicare nel campo "Importo versato" l'importo effettivamente versato (comprensivo degli interessi) e nel campo "Interessi per vers. integr." l'ammontare relativo agli interessi.
Importo versato
Importo effettivamente versato (es. per errore) solo se diverso dal dovuto.
Indicare l’importo comprensivo degli interessi ma al netto di sanzioni.
Nessun versamento dell'IVA dovuta
Per indicare che non è stato effettuato alcun versamento, selezionare la barratura “Versamento diverso dal dovuto” e non inserire alcun importo versato.
In tal caso non viene riportato nulla nel campo "Importo versato" della sezione "Dati relativi al versamento" dell'archivio Liquidazioni IVA e nella stampa.
Di cui imp. vers. integr.
Indicare l'importo del versamento integrativo eseguito.
Il versamento integrativo va indicato nel periodo di versamento.
Es: liquidazione di gennaio con versamento inferiore all'importo dovuto, la differenza viene versata nel mese di marzo. Il versamento integrativo deve essere indicato nel mese di marzo (indicare l'importo al netto degli interessi).
Di cui int. vers. integr.
Interessi pagati per il versamento integrativo.
Qualora il versamento venga effettuato tardivamente ma prima della presentazione della dichiarazione relativa al periodo di riferimento, indicare l'ammontare degli interessi.
Da utilizzare anche per versamenti integrativi (ravvedimento operoso) a seguito di mancato versamento delle somme dovute nelle liquidazioni precedenti.
Versamento integr. con verbale
Deve essere indicato per la compilazione del rigo VL31 della dichiarazione IVA annuale.
"Nel rigo devono essere compresi: il totale dei versamenti integrativi d'imposta, ..., effettuati a seguito di verbali o per altri motivi relativi ad operazioni già annotate nei registri, con esclusione delle somme pagate per interessi e sanzioni. Non devono essere riportati i versamenti integrativi di imposta effettuati nell'anno 2004, ma relativi ad anni precedenti".
Iva già versata con F24
In questo campo occorre indicare l'imposta già versata, autonomamente, con F24.
Si tratta del caso previsto dalle disposizioni contenute nel Decreto legge 3 ottobre 2006 n. 262, prevede l'obbligo dal 3 dicembre 2007 a carico dell'acquirente nazionali di autoveicoli, motoveicoli, acquistati da paese Cee, di effettuare il versamento dell'Iva relativa alla vendita interna tramite un apposito modello F24 (con esclusione dell'immatricolazione di veicoli rientranti nel regime del margine, Risoluzione 178/2008).
Un altro caso è quello degli enti non commerciali che effettuano acquisti intracomunitari per importi superiori a 10.000 euro.
L’importo di questo campo deve essere inserito solo nel caso non siano stati utilizzati codici IVA, con la barratura “Iva versata autonomamente con F24”, da usare appositamente per questo caso (come ad esempio 22A).
Se sono stati utilizzati codici IVA appositi, non indicare nulla, il calcolo viene eseguito dalla procedura.
Nella dichiarazione Iva annuale il debito/credito riportato nei campi da VH1 a VH12 tiene conto di questo versamento.
Il trasferimento del debito Iva in F24 sarà eseguito al netto dell’importo già versato.
Il credito/debito riportato nel periodo precedente tiene conto di questo importo.
Esempio:
Imposta su cessione di veicoli:15.000
Iva a debito in liq.: 50.000 (comprensiva dei 15.000)
Iva a credito: 60.000
Versamento Iva eseguito (imposta su veicoli): 10.000
Saldo a credito della liquidazione = 60.000 - 50.000 = 10.000
Saldo a credito da riportare nel periodo successivo: 10.000 + 15.000 = 25.000
Nella Dichiarazione Iva, i righi da VH20 a VH31 vengono riportati quando è presente, nelle liquidazioni periodiche, il campo "Iva già versata con F24". Se il campo è stato utilizzato per altre casistiche, per non riportare questi importi occorre barrare "Non riportare righi Versamenti immatric. auto UE" nei Parametri aziendali, sezione "Liquidazione Iva/Bilancio".
Versamento integr. con verbale
Deve essere indicato per la compilazione del rigo VL31 della dichiarazione IVA annuale.
"Nel rigo devono essere compresi: il totale dei versamenti integrativi d'imposta, ..., effettuati a seguito di verbali o per altri motivi relativi ad operazioni gia' annotate nei registri, con esclusione delle somme pagate per interessi e sanzioni. Non devono essere riportati i versamenti integrativi di imposta effettuati nell'anno 2004, ma relativi ad anni precedenti".
Note
Indicare la descrizione del credito utilizzato o altre annotazioni; le note sono stampate nel prospetto finale di liquidazione.
Per visualizzare e selezionare le altre opzioni cliccare sul bottone “Avanti”, per tornare alla videata precedente sul bottone "Indietro" e per uscire cliccare su “Annulla”.
REGISTRI
La sezione Registri è attiva solo se è stata selezionata “Stampa” oppure “Calcolo + Stampa” nella videata “Selezione”, non è attiva con la stampa di prova.
AZIENDE
In questa griglia compaiono le aziende precedentemente selezionate. Cliccando sulla riga corrispondente a ciascuna azienda, saranno visualizzati i dati ad essa relativi nelle sottostanti sezioni della videata.
Stampa su registro (aggiornamento progressivi negli archivi)
Barrare la casella per effettuare la stampa definitiva e aggiornare i progressivi di stampa presenti in archivio.
Stampa su pagine già bollate
Consente di non stampare il numero della pagina al momento della stampa dei libri e dei registri (Legge 383/2001) e non stampa nemmeno l'intestazione dell'azienda.
Stampa su fogli forati
I fogli A4 possono essere stampati anche con l'opzione "Stampa su fogli forati" per stampare su fogli forati o da forare manualmente.
GESTIONE REGISTRI
Tipo Registro
Sono riportati in automatico:
Aziendale se in gestione registri nel campo “Giornale/Registro Cronol.” è stata selezionata l’opzione “registro aziendale”
Unico Multiaziendale se in gestione registri nel campo “Giornale/Registro Cronol.” è stata selezionata l’opzione “Unico Multiaziendale”.
Pagina aziendale - Anno / Pagina Unico multiaziendale
Viene indicato l’ultimo numero di pagina stampato; in caso di ristampa è necessario indicare l’ultimo numero di pagina della stampa precedente.
ATTIVITÀ CONTABILI
Se nelle aziende sono presenti più attività contabili, per ogni azienda sono riportate le attività contabili con l’indicazione del registro su cui vengono stampati il Riepilogo per registri, il Riepilogo per attività IVA e il prospetto dei calcoli effettuati.
Il prospetto finale di liquidazione viene stampato nel registro in cui è presente la barratura “Riepilogo”.
Per separare la stampa per ogni attività contabile inserire i dati in Configurazione azienda – Gestione registri.
Per visualizzare e selezionare le altre opzioni cliccare sul bottone “Avanti”, per tornare alla videata precedente sul bottone "Indietro" e per uscire cliccare su “Annulla”.
STAMPA
La sezione Stampa non è attiva se viene effettuato solo il calcolo della liquidazione.
TIPO DISPOSITIVO
Anteprima di stampa
Selezionare questa opzione per eseguire la stampa a video; successivamente dalla stampa a video è possibile stampare su stampante.
Occorre tenere presente che la stampa definitiva, anche se eseguita su stampa a video, comporta comunque l’aggiornamento degli archivi.
Stampa (stampante predefinita)
Selezionare questa opzione per eseguire la stampa sulla stampante predefinita dal sistema operativo.
Stampa (tabella stampanti)
Selezionare questa opzione per scegliere la stampante su cui eseguire la stampa: viene proposta la lista delle stampanti disponibili al fine di scegliere quella desiderata.
Archiviazione
Questa funzione consente di archiviare automaticamente la stampa in un file PDF per l’archiviazione ottica.
L'archiviazione può essere fatta in ItalDoc per la consultazione dei documenti ("Archivia") oppure in TuttOk Conservazione Sostitutiva ("Conservazione Sostitutiva") per la conservazione sostitutiva.
Per la conservazione sostitutiva dei documenti occorre aver installato almeno la versione 2.1. di TuttOk Conservazione Sostitutiva.
Occorre procedere come segue:
Indicare la barratura “Ristampa” se è stata già eseguita la stampa su Registro;
indicare nelle “Impostazioni” i dati propri della stampa (esercizio, date…) e indicare “Stampa su registro;
solo se è già stata eseguita la stampa su registro, nella videata successiva occorre azzerare i progressivi di stampa, il numero e il rigo di pagina (i dati variano a seconda del tipo di stampa);
indicare come Tipo Dispositivo, Conservazione sostitutiva;
cliccare su “Fine” nella procedura guidata: la stampa sarà trasferita in TuttOK Conservazione sostitutiva e una lista riporterà l’esito del trasferimento per ogni stampa.
Archivia stampa
Barrare la casella “Archivia” e cliccare su : viene proposta
una videata ”Percorso base di archiviazione” in cui sono visualizzati
gli archivi della procedura ItalDoc, da qui è possibile selezionare il
percorso in cui archiviare i documenti.
La selezione del percorso per TuttOk Conservazione Sostitutiva non è necessaria in quanto predefinita.
Per le archiviazioni successive sarà proposto il percorso indicato nell’ultima archiviazione; se il percorso proposto non è quello desiderato, cliccare su “Selezionare il percorso per l’archiviazione” e indicare il percorso corretto.
Nel caso in cui non sia presente un percorso adeguato per l’archiviazione, è possibile crearne uno nuovo posizionandosi nella procedura ItalDoc.
A tal proposito consultare il paragrafo “2.1.2 - Nuovo - Proprietà archivio/cartella” del Manuale Operativo della procedura ItalDoc.
La versione minima di ItalDoc per l’archiviazione è la versione 5.2, la versione minima di TuttOk Conservazione Sostitutiva è la versione 2.1.
Dall’anteprima di stampa è possibile eseguire la stampa cartacea.
L’archiviazione può essere eseguita sia come stampa di prova che come stampa su registro.
In TuttOk Conservazione Sostitutiva è possibile archiviare solo la stampa su registro e la stampa del bilancio.
Una successiva archiviazione della stampa sovrascrive la precedente stampa archiviata.
Il tipo di dichiarazione riportato in TuttOK Conservazione Sostitutiva fa riferimento a quella in vigore nell’esercizio per cui è stata eseguita la stampa e può essere utilizzata per il calcolo dell’imposta di bollo.
Quando è già stata eseguita la stampa su registro, per la conservazione sostitutiva occorre comportarsi come nel caso di ristampa, quindi cancellare numero e riga di pagina, l’ultimo movimento stampato e i progressivi di pagina nelle stampe in cui sono presenti.
Le modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici sono disciplinati dal Decreto del 23/01/2004 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In particolare i documenti devono:
avere la forma di documenti statici non modificabili, garantire la leggibilità nel tempo e permettere di eseguire ricerche: il formato PDF assolve a queste caratteristiche;
devono garantire l’autenticità e l’integrità con riferimento alla data e al contenuto: questo è garantito con l’apposizione della firma digitale del responsabile della conservazione e della marca temporale.
Solo dopo il completamento della procedura di conservazione digitale è consentita la distruzione del libro cartaceo originale.
Il processo di conservazione delle scritture contabili deve essere effettuato con cadenza almeno annuale.
Imposta di bollo
Il Decreto del 23/01/2004 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, all’art. 7, comma 3, riporta: “L’imposta sui libri e sui registri di cui all’art. 16 della tariffa, allegata al Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, tenuti su supporto di memorizzazione ottico o con altro mezzo idoneo a garantire la non modificabilità dei dati memorizzati, è dovuta ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse”.
Diversamente quindi dalla stampa cartacea in cui l’imposta di bollo si applica ogni 100 pagine, sulla stampa tenuta su supporto di memorizzazione ottico l’imposta di bollo si applica in base al numero di registrazioni.
Informatica: barrare la casella nel caso in cui il documento viene conservato rispettando i termini di legge richiesti dalla conservazione e per i Libri Giornale e per i Libri Inventari sono stati pagati i bolli virtuali tramite F24.
La conservazione “informatica” dei registri contabili è assolta con la firma e l’apposizione della marca temporale all’impronta delle impronte dei vari documenti entro la data di scadenza.
Analogica: barrare la casella quando è scaduto il termine per la conservazione sostitutiva per i Libri Giornale e i Libri Inventari.
E' necessario stampare le pagine dove vanno applicati i bolli.
In TuttOk C.S. acquisire da scanner le pagine con i bolli dal "Menù Strumenti" - "Gestione bolli per conservazione analogica" selezionando "Stampa codici a barre".
Le pagine con i bolli vengono inserite alla fine del file analogico.
SEZIONI DA STAMPARE
Selezionare quali sezioni stampare nella liquidazione:
Composizione registri Iva: in base alla Risoluzione Ministeriale 19/11/93 n. 12/1755, nei casi in cui deve essere stampato un registro riepilogativo si richiede l’indicazione delle serie numeriche adottate e dei settori di attività cui esse si riferiscono. Questa sezione si rende quindi necessaria per chi gestisce un registro riepilogativo e contiene le numerazioni che compongono i singoli registri, con l’indicazione del codice Atecofin contenuta nell’attività Iva o, in mancanza, nell’attività contabile.
Riepilogo per numerazione Iva: stampa dei codici Iva con imponibili e imposta suddivisi per le numerazioni adottate, da stampare solo in caso di gestione di più numerazioni per registro.
Riepilogo per registri
Riepilogo per attività IVA
Prospetto finale
Dati per comunicazione IVA (stampa nella stessa pagina del Prospetto finale)
Altri dati per liquidazione (stampa nella stessa pagina del Prospetto finale)
Riepilogo versamenti periodici (stampa nella stessa pagina del Prospetto finale)
Prospetto calcoli effettuati (vengono stampati i calcoli effettuati con pro-rata, i calcoli del margine globale, delle agenzie di viaggio e l'importo calcolato con le percentuali di compensazioni per il regime di agricoltura), può essere stampato solo con la stampa di prova.
Per visualizzare e selezionare le altre opzioni cliccare sul bottone “Avanti”, per tornare alla videata precedente sul bottone "Indietro", per uscire cliccare sul bottone “Annulla” e per eseguire l’elaborazione cliccare su “Fine”.