Dati riportati dal prospetto Dati contabili.
E’ necessario premere CTRL F8 o cliccare sul bottone "Calc. GE.RI.CO" sul Quadro Risultati (CTRL R) per eseguire l’elaborazione dei dati contabili ed extracontabili degli Studi di Settore con il motore di calcolo GE.RI.CO.
I dati contabili vengono stampati sulla scheda da allegare alla dichiarazione dei redditi.
Per la compilazione dei righi consultare le Istruzioni Ministeriali relative allo Studio sul quale si è posizionati.
Nel quadro Dati contabili per le attività per le quali la determinazione del reddito viene eseguita con criteri forfetari, ad esempio attività di agriturismo, allevamento barrare la casella "Determinazione del reddito con criteri forfetari" (non viene effettuato il riporto dei dati contabili nel quadro elementi contabili).
Negli studi WG99U, VG41U, VG91U, VG93U, VG94U, VK30U, WK19U, VK23U, VK26U, VK28U, WK08U, WK16U, YK21U, WG53U, WG73B, WG82U, WG87U, YG74U, sono presenti sia il quadro F sia il quadro G che devono essere compilati, alternativamente, a seconda che il soggetto eserciti l'attività in forma di impresa o professionista.
Nota:
Se un utente nel quadro impostazioni indica erroneamente "Studi di settore" come Modello di comunicazione, e in seguito trasferisce i dati dal quadro dati contabili al prospetto elementi contabili, non può più modificare il modello di comunicazione da Studi a Parametri perchè:
viene visualizzato con messaggio bloccante "sono presenti elementi contabili"
non si riescono a cancellare gli elementi contabili (il quadro F) perchè vengono riproposti ogni volta
L'unica soluzione è cancellare il quadro dati contabili.
Controlli Redditi 2018 e modelli relativi agli Studi di settore
F03 - Adeguamento da studi di settore
Viene riportato l'adeguamento calcolato nel quadro dei risultati (CTRL R).
Indicare l’ammontare dei maggiori ricavi dichiarati ai fini dell’adeguamento agli studi di settore qualora il contribuente intenda avvalersi delle disposizioni previste dall’articolo 10, della legge 8 maggio 1998, n. 146:
L’articolo 2, comma 2 bis, del D.P.R. 31 maggio 1999, n. 195 prevede che l’adeguamento agli studi di settore, per i periodi d’imposta diversi da quelli in cui trova applicazione per la prima volta lo studio ovvero le modifiche conseguenti alla revisione del medesimo, è effettuata a condizione che il contribuente versi una maggiorazione del 3 per cento, calcolata sulla differenza tra i ricavi derivanti dall’applicazione degli studi e quelli annotati nelle scritture contabili. Tale maggiorazione, che non va indicata nel rigo F03, deve essere versata entro il termine per il versamento a saldo dell’imposta sul reddito, utilizzando, mediante l’apposito mod. F24, il codice tributo “4726”, per le persone fisiche, oppure il codice tributo “2118”, per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
La maggiorazione non è dovuta se la predetta differenza non è superiore al 10 per cento dei ricavi annotati nelle scritture contabili;
F05
Nel rigo F05 devono essere indicati gli altri proventi, compresi quelli derivanti da gestioni accessorie (attività svolte con continuità ma estranee alla gestione caratteristica dell'impresa).
Nota:
I contribuenti che nel periodo d’imposta successivo intendono avvalersi del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità previsto dall’articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, devono indicare, per la parte eccedente l’ammontare di cinquemila euro, la somma algebrica dei componenti positivi e negativi di reddito relativi ad esercizi precedenti a quello da cui ha effetto il nuovo regime, ove sia di segno positivo, la cui tassazione o deduzione è stata rinviata in conformità alle disposizioni del T.U.I.R.
F08 - F09 - F10 - F11
ATTENZIONE
Nei righi da F08 a F11 sono richieste alcune informazioni relative alle predette attività di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso. I ricavi delle attività per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi devono essere indicati in conformità alle modalità seguite nella compilazione del quadro RF o RG del Modello Unico 2016. Detti importi, infatti, variano a seconda della tipologia di contabilizzazione dei valori riguardanti le attività di vendita di generi soggetti ad aggio e/o a ricavo fisso. Conseguentemente, il contribuente che contabilizza i ricavi per il solo aggio percepito, ovvero, al netto del prezzo corrisposto al fornitore, non rileva i costi corrispondenti. Mentre, nell’ipotesi di contabilizzazione
a ricavi lordi, sono altresì contabilizzati i relativi costi di acquisizione. Analogo principio vale per i dati relativi alle esistenze iniziali ed alle rimanenze finali.
Con esclusivo riferimento ai generi e alle attività sopra elencate, pertanto, i ricavi e i relativi costi di acquisizione nonché le relative esistenze iniziali e rimanenze finali dovranno essere indicati nel rigo F08 e successivi, con le stesse modalità con cui sono stati contabilizzati. In particolare, il contribuente che ha contabilizzato i ricavi per il solo aggio percepito, ovvero, al netto del prezzo corrisposto al fornitore, dovrà compilare il solo rigo F08 indicandovi tale importo netto.
ATTENZIONE
L’importo indicato nel rigo F08 (al netto dell’importo risultante dai righi F09 + F10 – F11) è utilizzato dal software GERICO al fine di calcolare la quota parte delle variabili dello studio di settore che fa riferimento alle attività di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso per neutralizzarne l’effetto ai fini dell’applicazione degli studi di settore nei confronti delle attività diverse da quelle per le quali si sono conseguiti aggi e ricavi fissi.
In base a tale neutralizzazione, le variabili utilizzate nell’analisi della congruità presenti nel quadro del personale e degli elementi contabili, annotate nel modello in maniera indistinta, sono utilizzate non più in base al valore che risulta indicato nei rispettivi righi, bensì in base al minor importo che risulta dalla neutralizzazione, secondo le modalità riportate nelle note tecniche e metodologiche dei singoli studi di settore.
Si fa presente che i dati contabili laddove non diversamente indicato devono essere comprensivi degli importi afferenti le attività per le quali si conseguono aggi o ricavi fissi;
Rigo F19 - Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attività dell'impresa
L’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro e, in particolare:
l’ammontare complessivo di quanto corrisposto a titolo di retribuzione del personale dipendente e assimilato, al lordo dei contributi assistenziali e previdenziali, compresi quelli versati alla gestione separata presso l’INPS, a carico del dipendente e del datore di lavoro nonché delle ritenute fiscali per prestazioni di lavoro rese da lavoratori dipendenti a tempo pieno e a tempo parziale, dagli apprendisti e dai collaboratori coordinati e continuativi (compresi quelli assunti nella modalità c.d. a progetto, programma o fase di esso, ai sensi degli artt. 61 e ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, ecc.) che abbiano prestato l’attività per l’intero periodo d’imposta o per parte di esso, comprensive degli stipendi, salari e altri compensi in denaro o in natura, delle quote di indennità di quiescenza e previdenza maturate nel periodo d’imposta, nonché delle partecipazioni agli utili, ad eccezione delle somme corrisposte ai lavoratori che hanno cessato l’attività, eventualmente dedotte in base al criterio di cassa.
Tra le spese in questione rientrano anche quelle sostenute per l’impiego di personale:
di terzi, distaccato presso l’impresa ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276;
utilizzato in base a contratto di somministrazione di lavoro ai sensi degli artt. 20 e ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, ad eccezione della parte eccedente gli oneri retributivi e contributivi (quest’ultima va computata nella determinazione del valore da indicare al rigo F16 “spese per acquisti di servizi”).
Non vanno indicate dall’impresa distaccante le spese sostenute e riaddebitate alla distaccataria, per il proprio personale distaccato presso quest’ultima;
le spese per altre prestazioni di lavoro, diverse da quelle di lavoro dipendente e assimilato (ad esempio quelle sostenute per i lavoratori autonomi) direttamente afferenti l’attività esercitata dal contribuente.
Si precisa, altresì, che vanno considerati nel computo delle spese per prestazioni di lavoro di cui ai punti precedenti anche:
i premi pagati alle compagnie di assicurazione che sostituiscono in tutto o in parte le suddette quote di indennità di quiescenza e previdenza maturate nel periodo d’imposta;
l’ammontare delle spese per “compensi” corrisposti ai soci per l’attività di amministratore da parte di società di persone, comprensivi dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei rimborsi spese;
l’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro accessorio ai sensi degli artt. 70 e ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, sostenute mediante l’acquisto di buoni orari (vouchers);
i costi sostenuti per le trasferte effettuate fuori dal territorio comunale dai lavoratori dipendenti e dai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa nel rispetto dei limiti stabiliti dall’art. 95, comma 3, del T.U.I.R.. Con riferimento a detta tipologia di costi, le imprese autorizzate all’autotrasporto di merci che provvedono alla deduzione degli importi forfetari di cui all’art. 95, comma 4, del T.U.I.R., devono indicare, in questo rigo, le sole spese effettivamente sostenute. Le eventuali quote dei suddetti importi forfetari, eccedenti le spese effettivamente sostenute in relazione alle trasferte effettuate dal proprio dipendente fuori dal territorio comunale, devono essere indicate nel rigo F23 “Altri componenti negativi”.
Rigo F19 - di cui per prestazioni rese da professionisti esterni
Spese per prestazioni di lavoro rese da lavoratori autonomi, direttamente afferenti l'attività esercitata dal contribuente.
Rigo F19 - di cui per personale di terzi distaccato presso l'impresa o con contratto di lavoro interinale o di somministrazione di lavoro
Spese sostenute per l'impiego di personale di terzi, distaccato presso l'impresa ai sensi dell'art. 30 del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 e le spese sostenute in base a contratto di somministrazione di lavoro ai sensi degli artt. 20 e ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 ad eccezione della parte eccedente gli oneri retributivi e contributivi (quest'ultima va computata nella determinazione del valore da indicare al rigo F16 "Spese per acquisti di servizi").
Rigo F22 - di cui per perdite su crediti
Perdite su crediti deducibili ai sensi dell'art. 101, comma 5, del T.U.I.R..
Rigo F23 – Altri componenti negativi
Contiene i dati relativi ai componenti non aventi natura finanziaria o straordinaria che hanno contribuito alla determinazione del reddito e che non sono stati inclusi nei righi precedenti. In tale rigo devono essere indicati ad esempio:
gli utili spettanti ai soggetti che prestano la loro attività nell’impresa sulla base di un contratto di cointeressenza agli utili con apporto di sole opere e servizi;
le componenti negative esclusivamente previste da particolari disposizioni fiscali (es. la deduzione forfetaria delle spese non documentate riconosciuta per effetto dell’art. 66, comma 4, del TUIR agli intermediari e rappresentanti di commercio e agli esercenti le attività indicate al primo comma dell’art. 1 del D.M. 13 ottobre 1979, la deduzione forfetaria delle spese non documentate prevista dall’art. 66, comma 5, del TUIR a favore delle imprese autorizzate all’autotrasporto di cose per conto terzi, ecc.);
l’importo deducibile delle quote di accantonamento annuale al TFR destinate a forme pensionistiche complementari (art. 105, comma 3, del TUIR), nonché le somme erogate agli iscritti ai fondi di previdenza del personale dipendente, nella misura percentuale corrispondente al rapporto tra la parte del fondo pensione interno assoggettata a tassazione e la consistenza complessiva del medesimo fondo risultante alla fine dell’esercizio precedente all’erogazione delle prestazioni;
la somma pari al 50 per cento della rendita catastale degli immobili utilizzati promiscuamente per l’esercizio dell’impresa e per uso personale o familiare dell’imprenditore, a condizione che il contribuente non disponga di altro immobile adibito esclusivamente all’esercizio dell’impresa;
l’ammontare dei ristorni erogati ai soci, da parte delle società cooperative e loro consorzi, quali somme ulteriori ed eventuali ad essi attribuiti, al fine di riconoscere ai predetti soci il vantaggio derivante dallo scopo mutualistico;
l’importo pari al 10 per cento dell’IRAP versata nel periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione sia a titolo di saldo (di periodi d’imposta precedenti) che di acconto, deducibile dal reddito d’impresa per effetto delle disposizioni di cui all’articolo 6 del decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Si precisa che gli acconti rilevano nei limiti dell’imposta effettivamente dovuta per il medesimo periodo di imposta. Con gli stessi criteri si potrà tener conto anche dell’IRAP versata a fronte di versamenti effettuati a seguito di ravvedimento operoso, ovvero di iscrizione a ruolo di imposte dovute per effetto della riliquidazione della dichiarazione o di attività di accertamento (cfr. circolare n. 16 del 14 aprile 2009);
l’ammontare dell’IRAP relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato, al netto delle deduzioni spettanti ai sensi dell’articolo 11, commi 1, lettera a), 1-bis, 4-bis,4-bis.1 e 4-octies del decreto legislativo n. 446 del 1997 versata nel periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione, sia a titolo di saldo (di periodo d’imposta precedenti) che di acconto, deducibile dal reddito di impresa;
le quote degli importi forfetari di cui all’art. 95, comma 4, del TUIR, eccedenti le spese effettivamente sostenute in relazione alle trasferte effettuate dal proprio dipendente fuori dal territorio comunale, da parte delle imprese autorizzate all’autotrasporto di merci che provvedono alla deduzione dei suddetti importi forfetari;
il 20 per cento dell’imposta municipale propria, relativa agli immobili strumentali, versata nel periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione (art. 1, comma 715, della legge 27 dicembre 2013, n.147).
Si precisa, altresì, che i contribuenti che nel periodo d’imposta successivo intendono avvalersi del regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 75 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, devono indicare, in questo rigo, la somma algebrica delle quote residue dei componenti positivi e negativi di reddito relativi ad esercizi precedenti a quello da cui ha effetto il nuovo regime, ove sia di segno negativo, la cui tassazione o deduzione è stata rinviata in conformità alle disposizioni del TUIR;
Rigo F28 - Reddito d'impresa (o perdita)
Indicare il reddito d'impresa (o perdita) del periodo d'imposta.
L'importo indicato deve coincidere con il reddito (o la perdita) indicato nei quadri RF e RG di Redditi 2017.
Redditi PF-2017: (RF60 col. 2 + RF50 col. + RF55 cod. 40) o (RG28 + RG23 col. 3 + RG22 cod. 22)
Redditi SP-2017: (RF60 col. 2 + RF50 col. + RF55 cod. 40) o (RG28 + RG23 col. 2 + RG22 cod. 22)
Redditi SC-2017: (RF60 col. 2+ RF50 col. + RF55 cod. 40 )
Redditi ENC-2017:(RF60 col. 2 + RF50 col. + RF55 cod. 40) o (RG28 + RG23 col. 2 + RG22 cod. 22)
Se "Calcolo" = SI
nel rigo F28 non viene riportato il reddito d'impresa da Redditi 2017, ma viene calcolato in base alla seguente operazione
[(F01 + (F02-F02 campo 2) + (F07-F07 campo 2) - (F06-F06 campo 2) + F03 + F08 - (F09+F11-F10)] + [(F02 campo 2+F04+F05) + (F24+F26) - (F25+F27)] - [(F12+F06 campo 2) - (F13+F07 campo 2) + (F14+F15 ove presente nella specifica tecnica di riferimento ) + F16 + F17 + F18 + F18 campo 6 + F22 + (F23-F23 campo 2)] + F19 + (F20 + F20 campo 3 + F21) + (F23 campo 2)
Se "Calcolo" = Riporto da dati contabili
viene riportato il punto 39 del quadro "Dati contabili" che corrisponde al reddito d'impresa riportato da Redditi:
Redditi PF-2017: (RF60 col. 2 + RF50 col. + RF55 cod. 40) o (RG28 + RG23 col. 3 + RG22 cod. 22)
Redditi SP-2017: (RF60 col. 2 + RF50 col. + RF55 cod. 40) o (RG28 + RG23 col. 2 + RG22 cod. 22)
Redditi SC-2017: (RF60 col. 2+ RF50 col. + RF55 cod. 40 )
Redditi ENC-2017:(RF60 col. 2 + RF50 col. + RF55 cod. 40) o (RG28 + RG23 col. 2 + RG22 cod. 22)
Se "Calcolo" = Manuale
indicare manualmente l'importo del reddito d'impresa (o perdita).
Differenza tra Reddito (o perdita) d'imp. e Totale componenti di redd. pos. e neg.
Viene determinata l'eventuale differenza tra il reddito (o perdita) d'impresa riportato da Redditi 2017 e il totale delle componenti di reddito positive e negative.
Se il campo "Calcolo" è uguale a "SI" la differenza viene calcolata sottraendo dal rigo F28 l'importo presente nel quadro "Dati contabili" (Ctrl K) al punto 39 "Reddito (o perdita) d'impresa".
Se il campo "Calcolo" è uguale a "Riporto da dati contabili " la differenza viene calcolata sottraendo dal rigo F28 il "Totale differenza tra componenti di reddito positive e negative" presente nel quadro "Dati contabili" (Ctrl K) (comprensivo anche dell'adeguamento presente nel rigo F03).
Se il campo "Calcolo" è uguale a "Manuale" la differenza non viene calcolata.
Se il quadro "Dati contabili" (Ctrl K) non è presente, il campo differenza non deve essere considerato e deve essere ignorato il messaggio "Presente differenza tra reddito (o perdita) d'impresa e totale componenti di reddito positive e negative".
Nota:
Se viene visualizzato il messaggio "Il costo del venduto non può essere < 0" significa che il risultato della seguente operazione risulta essere minore di zero:
se è stato compilato il quadro "Dati contabili" 13 + 06 + 17 - 15 - 08 + 18;
se non è stato compilato il quadro "Dati contabili" F12 + F6 col. 2 + F14 - F13 - F7 col. 2 + F15.
Il calcolo di Gerico viene eseguito ugualmente.
Il messaggio viene visualizzato anche nella procedura Gerico 2005 e non inibisce il calcolo.
Il software di controllo Entratel segnalerà errore bloccante da confermare.
(***C)
Record Tipo T
Studio xxxxx - Attività xxxxxx - Progressivo 01
Il costo del venduto, somma dei campi (F12 + F6 col. 2 + F14 - F13 - F7 col. 2 + F15) non può essere minore di 0.
Si tratta di un controllo non bloccante inserito su specifica richiesta dall'Agenzia delle Entrate.
Nei casi in cui il soggetto reputi sia corretto avere un costo del venduto negativo dovrà procedere alla conferma della segnalazione.
Occorre pertanto confermare la dichiarazione barrando, nella procedura Unico, il campo "Dichiarazione scartata da scaricare ugualmente nella fornitura relativa a: Studi di settore" presente nel quadro impostazioni (Ctrl Z) nella sezione "Telematica" di Redditi 2017 e riscaricare la fornitura.
Note:
In caso di Dichiarazione IVA QUATER costituita da un attività commerciale soggetta a studi di settore e un attività agricola che ai fini dei redditi non è tassata (è tassato solo il reddito fondiario) e quindi non deve essere dichiarata negli studi di settore, nella procedura Studi di settore viene trasferita solo l’attività commerciale.
Generando la fornitura telematica costituita da modelli Unico/IVA e studi di settore, il software di controllo segnala l’errore:
(***C)
Record Tipo S
Studio XXXXX – Attività xxxxxx – Progressivo 01
Il valore del campo VE26 [yyyyy ] della Dichiarazione non è coerente con il valore del campo F033001 [wwwww] dello Studio allegato.
Soluzione:
E’ necessario forzare la dichiarazione, barrando nella procedura Unico, quadri impostazioni, sezione Telematica redditi, la casella “Dichiarazione scartata da scaricare ugualmente nella fornitura telematica relativa a : Studi di settore/Parametri”.
Nel caso in cui nella dichiarazione IVA l’importo indicato in VE26 è negativo, in F33 dello studio non viene indicato nulla poiché non sono ammessi valori negativi, il software di controllo segnala il seguente errore:
(***C)
Record tipo S
Studio 01 - Attivita' 475991 - Progressivo 01
Il valore del campo VE26 [ -5000 ] della Dichiarazione non e' coerente con il valore del campo F03301 [ 0 ] dello Studio allegato.
Soluzione:
Una volta verificato che dal punto di vista normativo è corretta la compilazione sia della dichiarazione IVA che dello studio di settore, il soggetto deve procedere alla conferma della segnalazione. Occorre pertanto barrare il campo “Dichiarazione scartata da scaricare ugualmente nella fornitura relativa a: Studi di settore” presente nel Quadro Impostazioni (CTRL Z) nella sezione “Telematica Redditi” di Unico 2015.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
Indicare i dati per eseguire l’elaborazione della congruità con GE.RI.CO. Motore di calcolo.
I dati vengono stampati nel quadro F degli Studi da allegare alla dichiarazione dei redditi.
L. 08/05/98 n. 146 art. 10
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, all'ammontare dei maggiori ricavi o compensi, determinato sulla base dei predetti studi di settore, si applica, tenendo conto della esistenza di operazioni non soggette ad imposta ovvero soggette a regimi speciali, l'aliquota media risultante dal rapporto tra l'imposta relativa alle operazioni imponibili, diminuita di quella relativa alle cessioni di beni ammortizzabili, e il volume d'affari dichiarato.
Determinazione Aliquota media
aliquota Media = ((C -C1 +C2) + D - E) / (A + B)
A = Volume d'affari
B = Altre operazioni IVA (non soggette a registrazione semprechè diano luogo a ricavi) quali:
operazioni fuori campo;
operazioni non soggette a dichiarazione;
C = IVA sulle operazioni imponibili
C1 = IVA relativa alle operazioni effettuate in anni precedenti ed esigibile nell’anno (già compresa nell’importo indicato nel campo 1)
C2 = IVA relativa alle operazioni effettuate nell’anno ed esigibili negli anni successivi
D = IVA relativa alle operazioni di intrattenimento (art. 74, c. 6, DPR 633/72 al lordo delle detrazioni)
E = Altra IVA: IVA sulle cessioni di beni ammortizzabili + IVA detraibile forfetariamente + IVA relativa ai passaggi interni di beni e servizi (art. 36, u.c. DPR 633/72)
I dati vanno indicati manualmente se il calcolo del quadro è "Inserimento manuale dati contabili", vengono stampati sulla scheda da allegare alla dichiarazione dei redditi.
I dati vengono riportati dal quadro dati contabili se il calcolo del quadro è "Riporto dati da dati contabili".