1.20.1.1 - Note relative alla compilazione dei dati per quadro RP

 

Quadro RP

 

Attenzione:

Devono essere comprese nell'importo, da indicare con il codice P01A, anche le spese sanitarie (aumentate dell'importo della franchigia) indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice 1, o alla voce "Importo delle spese mediche inferiore alla franchigia", se non sono già stati indicati nel quadro RC.

Nel caso di codice Tipo “P04” deve essere indicato l’importo dell’intera spesa, anche nel caso in cui debba essere ripartito fra più soggetti.

Gli ulteriori codici "P04B", "P04C" ed "P04D" devono essere utilizzati nel caso in cui siano state sostenute spese per la manutenzione straordinaria del veicolo oppure nel caso in cui sia stato effettuato un nuovo acquisto di veicoli adattati (si veda circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 15/E del 20/04/2005 paragrafo 6).

Nel caso in cui il rigo sia stato compilato per indicare le spese sostenute per la manutenzione straordinaria del veicolo non indicare il numero di rate (in quanto l'importo delle spese per la manutenzione straordinaria non è rateizzabile); nel campo importo indicare l'importo delle spese straordinarie che è possibile portare in detrazione (nel limite 18.075,99 - rimborso dell'assicurazione - costo di acquisto del veicolo).

Ad esempio:

Costo di acquisto del veicolo = 15.000

Rimborso dell'assicurazione = 2.000

Spese straordinarie = 4.000

Il dettaglio importi dovrà essere compilato nel seguente modo:

P04A      Importo     15.000

P04B      Importo     1.076,00

Determinato nel seguente modo:

Limite massimo = 19.076 - 2.000 (rimborso assicurazione) - 15.000 (costo di acquisto) = 1.076

Spese straord. 4.000 sono > limite massimo pertanto nel secondo rigo P04B si deve inserire 1.076.

Per avere diritto alla detrazione è necessario che l’acquisto del veicolo e, l’intestazione al PRA, sia in capo al disabile o alla persona della famiglia della quale egli risulti a carico fiscalmente (Risoluzione 17/01/2007, n. 4/E).

Se il soggetto ha optato per la rateizzazione delle spese sostenute sia nel 2013, che 2014 e 2015 devono essere compilati tre distinti righi RP6; in questo caso occorre utilizzare il codice "P06A", il codice "P06B" ed il codice "P06C".

I codici "P06A", "P06B", "P06C" vengono convertiti dal Redditi PF-2017.

Per inserire gli interessi passivi, gli oneri accessori, le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari contratti per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale utilizzare il codice "P07A".

Attenzione: nel codice "P07A" vanno compresi anche gli interessi passivi indicati con il codice 7 nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica

Per abitazione principale si intende quella nella quale il soggetto o i suoi familiari dimorano abitualmente. Pertanto, la detrazione spetta al soggetto acquirente ed intestatario del contratto di mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare.

Se il soggetto contrae un mutuo per l’acquisto di un immobile adibito a propria abitazione principale e un mutuo per l’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione di un familiare, la detrazione deve essere riferita agli interessi pagati in corrispondenza dell’immobile adibito a propria abitazione (Circolare 12.06.2002, n. 50/E, risposta 4.4).

Nel caso di separazione legale anche il coniuge separato, finché non intervenga l’annotazione della sentenza di divorzio, rientra tra i familiari (Circolare 14.06.2001, n. 55/E, risposta 1.3.3).

In caso di divorzio, anche al coniuge che ha trasferito la propria dimora abituale spetta il beneficio della detrazione per la quota di competenza, purchè presso l’immobile in oggetto abbiano la propria dimora abituale i suoi familiari (ad esempio figli) – (Circolare 29.01.2001, n. 7/E, risposta 2.2).

La detrazione è ammessa anche in presenza di contratti di mutuo stipulati con soggetti residenti nel territorio di uno Stato membro dell’Unione Europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti (Circolare 27.05.1974, n. 73, risposta 1.1.2).

Circolare n. 50/E del 12 giugno 2002

.. in caso di mutuo intestato a entrambi i coniugi, ciascuno di essi può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi; in caso di coniuge fiscalmente a carico dell'altro, la detrazione spetta a quest'ultimo per entrambe le quote. ...

La disposizione in questione trova applicazione esclusivamente in relazione ai contratti di mutuo stipulati a partire da 1 gennaio 1993, .... Per quanto riguarda i contratti stipulati prima di tale data, resta ferma la previgente disciplina in base alla quale la detrazione è commisurata ad un ammontare di interessi passivi non superiore a euro 2.065,83 (lire 4 milioni), elevati a euro 3.615,20 (lire 7 milioni) in caso di acquisto di unità immobiliare adibita ad abitazione principale, per ciascun intestatario del mutuo. ...

 

Nella sezione "Dati per quadro RP" indicare:

Vengono calcolate, in base alla normativa, sia la quota di interessi sia la quota detraibile.

Indicare "Manuale" se il mutuo è stato stipulato prima del 1993 e nel corso dell'anno (o negli anni successivi) l'immobile non è più utilizzato come abitazione principale, per motivi diversi da quelli di lavoro (la detrazione spetta su un importo massimo di euro 2.065,83 per ciascun intestatario del mutuo); in questo caso indicare manualmente nel quadro RP sia la quota di interessi sia la quota detraibile.

se il mutuo è stato stipulato anteriormente al 1/1/1993.

In questo caso la detrazione spetta su un importo massimo di euro 4.000 per ciascun intestatario del mutuo (indipendentemente dalla %).

se il mutuo è stato stipulato in data 1/1/1993 o successiva.

In questo caso la detrazione spetta su un importo massimo di euro 4.000 (da rapportare alla %).

"SI" per effettuare il calcolo degli interessi come previsto dalle Istruzioni Ministeriali; in questo caso compilare anche i campi "Costo di acquisto dell'immobile", "Interessi pagati", "Capitale dato in mutuo (originario)", "Oneri accessori relativi al contratto di mutuo", ed eventualmente il campo "Residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo" e “Capitale nuovo mutuo” nel caso di estinzione anticipata del mutuo e successiva stipulazione di un nuovo contratto (Risoluzione n. 390/E del 21/12/2007 e Circolare n. 34/E del 04/04/2008 paragrafo 7.2);

"NO" se non si vuole effettuare il calcolo degli interessi sui quali calcolare la detrazione; in questo caso compilare direttamente il campo " Totale Interessi".

Indicare il costo sostenuto per l'acquisto dell'immobile, indicato nel rogito comprensivo delle spese notarili e degli altri oneri accessori, debitamente documentati relativi:

Indicare l'importo del capitale dato in mutuo.

Indicare gli interessi passivi e le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari contratti per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale, pagati nel 2013.

Barrare la casella se nel corso dell’anno l’immobile non è più utilizzato come abitazione principale (per motivi diversi da quelli di lavoro o di ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, in quest’ultimo caso a condizione che l’immobile non sia locato).

 

Mutui stipulati anteriormente al 1 gennaio 1993:

 

Mutui stipulati dal 1 gennaio 1993:

In entrambi i casi se il soggetto torna ad adibire l’immobile ad abitazione principale, può fruire nuovamente della detrazione in relazione alle rate pagate a decorrere da quel momento.

 

Indicare la residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, nel caso in cui l'originario contratto di mutuo sia stato estinto e ne sia stato stipulato uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, così come previsto dall'art. 15, comma 1, lettera b), del Tuir

La Risoluzione 390/E del 21 dicembre 2007 prevede che:

"Con particolare riferimento ai mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione principale, il beneficio fiscale in esame è riconosciuto anche nel caso in cui l'originario contratto è estinto e ne viene stipulato uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, così come previsto dall'art. 15, comma 1, lettera b), del Tuir.

 ………

Ne consegue che, al fine di fruire dell'agevolazione in esame, è necessario determinare la percentuale dell'importo del secondo mutuo rispetto all'importo della residua quota di capitale da rimborsare del primo.

Per determinare la percentuale (X) sulla quale è possibile fruire della detrazione degli interessi passivi è possibile adottare, così come prospettato dall'istante, la seguente formula:

X = 100 x (residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo, maggiorata delle spese e degli oneri correlati) / importo del secondo mutuo."

Indicare l'importo del capitale del nuovo mutuo nel caso in cui l'originario contratto di mutuo è estinto e ne viene stipulato uno nuovo.

Gli oneri accessori sui quali è consentito calcolare la detrazione sono le spese necessarie alla stipula del contratto di mutuo.

Tra gli oneri accessori ammessi in detrazione sono compresi anche:

Non sono ammessi in detrazione e pertanto non vanno indicati nel campo “Oneri accessori ammessi in detrazione”:

Se nel campo " Calcolo interessi sui quali calcolare la detrazione" è stato indicato "SI" il campo "Totale interessi" è ottenuto applicando una delle seguenti formule:

 

 

                         costo di acquisto immobile

Coefficiente A = ------------------------------------------

                           Capitale dato in mutuo (originario)

 

Totale Interessi = coefficiente A x (Interessi Pagati + Oneri accessori relativi al contratto di mutuo)

 

 

                               costo di acquisto immobile

Coefficiente A = --------------------------------------------------

                                 Capitale dato in mutuo (originario)

 

                         100 x residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo

Coefficiente B =  ------------------------------------------------------------------------------------------------

                                                 Capitale nuovo mutuo”

 

Tot. Interessi = [coefficiente A x (Interessi  Pagati + Oneri accessori relativi al contratto di mutuo)] x Coefficiente B / 100

 

Se nel campo "Calcolo interessi sui quali calcolare la detrazione" è indicato "NO" oppure è indicato "Manuale" nel campo "Calcolo " indicare gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari contratti per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale, pagati nel 2015.

Ad esempio:

1 - Mutuo per acquisto abitazione principale stipulato nel 2000 e intestato ad un solo soggetto

Capitale erogato a titolo di mutuo:  € 170.000,00

Costo di acquisto dell'immobile (indicato nel rogito) :  € 100.000,00

Interessi passivi pagati nel 2017:      3.200,00

 

                                                                                     100.000,00

Interessi sui quali calcolare la detrazione = 3.200,00 x ------------------------     = 1.882, 35

                                                                                      170.000,00

 

Il dettaglio importi andrà compilato nel seguente modo:

 

 

 

2 - Mutuo per acquisto abitazione principale stipulato nel 2000 e cointestato al 50% a due soggetti

Capitale erogato a titolo di mutuo:  € 150.000,00

Costo di acquisto dell'immobile (indicato nel rogito) :  € 140.000,00

Interessi passivi pagati nel 2015:      5.000,00

 

Interessi sui quali             140.000,00 x  5.000,00

calcolare la detrazione =  ----------------------------------- =  4.666,67

                                                 150.000,00

 

Il dettaglio importi andrà compilato nel seguente modo:

 

 

3 - L’originario contratto di mutuo per acquisto abitazione principale stipulato nel 2000, intestato ad un solo soggetto, nel 2016 è stato estinto e ne è stato stipulato uno nuovo.

Capitale erogato (originale): € 300.000,00

Capitale erogato a titolo di mutuo nel 2017:  € 240.000,00

Costo di acquisto dell'immobile (indicato nel rogito) :  € 200.000,00

Interessi passivi pagati nel 2017:      3.200,00

Residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo: 170.000,00

 

Coefficiente B = 170.000 / 240.000 x 100 = 70,83%

 

Interessi sui quali                                  200.000,00           70,83

calcolare la detrazione = 3.200,00 x ----------------------  x ------------- =  1.511,04

                                                           300.000,00            100

 

Il dettaglio importi andrà compilato nel seguente modo:

 

 

 

Nella sezione "Dati per quadro RP" indicare:

"Fino al 31/12/1990"

Per i mutui stipulati fino al 31/12/1990 la detrazione spetta per qualsiasi tipo di immobile e per motivi diversi dall’acquisto (ad esempio costruzione o ristrutturazione).

"dal 01/01/1991 al 31/12/1992"

Per i mutui stipulati dal 01/01/1991 fino al 31/12/1992 la detrazione spetta soltanto per l’acquisto di immobili adibiti ad abitazione diversa da quella principale .

"dal 01/01/1993"

Per i mutui stipulati a partire dal 01/01/1993 non spetta alcuna detrazione per gli immobili non adibiti ad abitazione principale .

"SI" per effettuare il calcolo degli interessi come previsto dalle Istruzioni Ministeriali; in questo caso compilare anche i campi "Costo di acquisto dell'immobile", "Interessi pagati", "Capitale dato in mutuo", "Oneri accessori ammessi in detrazione ";

"NO" se non si vuole effettuare il calcolo degli interessi sui quali calcolare la detrazione; in questo caso compilare direttamente il campo "Totale Interessi".

Indicare il costo sostenuto per l'acquisto dell'immobile, indicato nel rogito comprensivo delle spese notarili e degli altri oneri accessori, debitamente documentati relativi:

Indicare l'importo del capitale dato in mutuo.

Indicare gli interessi passivi, le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari contratti per l'acquisto di immobili diversi da quelli utilizzati come abitazione principale, pagati nel 2015.

Gli oneri accessori sui quali è consentito calcolare la detrazione sono le spese necessarie alla stipula del contratto di mutuo.

Tra gli oneri accessori ammessi in detrazione sono compresi anche:

Non sono ammessi in detrazione e pertanto non vanno indicati nel campo “Oneri accessori ammessi in detrazione”:

 

                                  costo di acquisto immobile

Coefficiente A = ------------------------------------------

                                   Capitale dato in mutuo

 

 

Totale Interessi = coefficiente A x (Interessi Pagati + Oneri accessori ammessi in detrazione)

 

La detrazione spetta solo relativamente agli interessi calcolati sull’importo del mutuo effettivamente utilizzato per il sostenimento, nel 1997 e negli anni successivi, delle spese relative agli interventi di recupero per la cui realizzazione è stato stipulato il contratto di mutuo. Pertanto, nel caso in cui l’ammontare del mutuo sia superiore alle menzionate spese documentate la detrazione non spetta sugli interessi che si riferiscono alla parte di mutuo eccedente l’ammontare delle stesse.

Nella sezione "Dati per Quadro RP" indicare:

Automatico: per effettuare il calcolo degli interessi come previsto dalle istruzioni ministeriali; in questo caso compilare anche i campi “Interessi pagati”, “Capitale dato in mutuo”, “Spese ristrutturazioni: anni precedenti” e “Spese ristrutturazioni: dell'anno”.

Manuale: se non si vuole effettuare il calcolo degli interessi sui quali calcolare la detrazione; in questo caso compilare direttamente il campo “Totale Interessi”

Indicare gli interessi passivi e le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui (anche non ipotecari) contratti nel 1997 per effettuare interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione degli edifici.

In base a quanto riportato nella Circolare n. 17/E del 03/05/2005, per fruire della detrazione degli interessi pagati in dipendenza di mutui, devono essere presentati i seguenti documenti: quietanza di pagamento degli interessi passivi relativi al mutuo, copia del contratto di mutuo dal quale risulti che lo stesso è stato stipulato per realizzare gli interventi di costruzione o di ristrutturazione e copia della documentazione comprovante l'effettivo sostenimento delle spese di realizzazione degli interventi medesimi.

Attenzione: vanno compresi anche gli interessi passivi indicati con il codice 9 nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica  .

Indicare l’importo del capitale dato in mutuo.

Indicare le spese sostenute in anni precedenti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (risultante da apposita documentazione).

Indicare le spese sostenute nel periodo d’imposta 2017 per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (risultante da apposita documentazione).

Se nel campo "Calcolo " è stato indicato "Automatico" il campo " Totale interessi" è ottenuto effettuando il seguente calcolo:

Ad esempio:

Un soggetto ha contratto per ristrutturazione nel 1998 pari a € 100.000,00 utilizzandolo per la ristrutturazione dell'immobile (comprovabili da apposita documentazione):

Ha pagato € 2.300,00 di interessi per il periodi d'imposta 2017.

Il soggetto potrà portare in detrazione euro 1.840,00 dato dal seguente calcolo:

 

(10.000,00 + 40.000,00 + 30.000,00)

-------------------------------------------------------   = 0,8

                    100.000,00

 

2.300,00 x 0,8 = 1.840,00

 

 

La detrazione spetta solo relativamente agli interessi calcolati sull’importo del mutuo effettivamente utilizzato per il sostenimento delle spese relative alla costruzione dell’immobile.

Pertanto, nel caso in cui l’ammontare del mutuo sia superiore alle menzionate spese documentate la detrazione non spetta sugli interessi che si riferiscono alla parte di mutuo eccedente l’ammontare delle stesse. Qualora per questi ultimi per gli anni precedenti si è fruito della detrazione è necessario che siano dichiarati nel quadro RM relativo ai Redditi a tassazione separata.

Nella sezione "Dati per quadro RP" indicare:

Automatico: per effettuare il calcolo degli interessi come previsto dalle istruzioni ministeriali; in questo caso compilare anche i campi “Interessi pagati”, “Capitale dato in mutuo”, “Spese ristrutturazioni: anni precedenti” e “Spese ristrutturazioni: dell'anno” ed eventualmente il campo "Residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo" e “Capitale nuovo mutuo” nel caso di estinzione anticipata del mutuo e successiva stipulazione di un nuovo contratto (Risoluzione n. 390/E del 21/12/2007 e Circolare n. 34/E del 04/04/2008 paragrafo 7.2).

Manuale: se non si vuole effettuare il calcolo degli interessi sui quali calcolare la detrazione; in questo caso compilare direttamente il campo “Totale Interessi”

Indicare gli interessi passivi e le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale.

Attenzione: vanno comprese anche le spese indicate con il codice 10 nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica.

In base a quanto riportato nella Circolare n. 17/E del 03/05/2005, per fruire della detrazione degli interessi pagati in dipendenza di mutui, devono essere presentati i seguenti documenti: quietanza di pagamento degli interessi passivi relativi al mutuo, copia del contratto di mutuo dal quale risulti che lo stesso è stato stipulato per realizzare gli interventi di costruzione o di ristrutturazione e copia della documentazione comprovante l'effettivo sostenimento delle spese di realizzazione degli interventi medesimi.

Indicare l’importo del capitale dato in mutuo.

Indicare le spese sostenute in anni precedenti per gli interventi di costruzione e ristrutturazione edilizia (risultante da apposita documentazione).

Indicare le spese sostenute nel periodo d’imposta 2015 per gli interventi di costruzione e ristrutturazione edilizia (risultante da apposita documentazione).

Indicare la residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, nel caso in cui l'originario contratto di mutuo sia stato estinto e ne sia stato stipulato uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, così come previsto dall'art. 15, comma 1, lettera b), del Tuir

La Risoluzione 390/E del 21 dicembre 2007 prevede che:

"Con particolare riferimento ai mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione principale, il beneficio fiscale in esame è riconosciuto anche nel caso in cui l'originario contratto è estinto e ne viene stipulato uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, così come previsto dall'art. 15, comma 1, lettera b), del Tuir.

 ………

Ne consegue che, al fine di fruire dell'agevolazione in esame, è necessario determinare la percentuale dell'importo del secondo mutuo rispetto all'importo della residua quota di capitale da rimborsare del primo.

Per determinare la percentuale (X) sulla quale è possibile fruire della detrazione degli interessi passivi è possibile adottare, così come prospettato dall'istante, la seguente formula:

X = 100 x (residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo, maggiorata delle spese e degli oneri correlati) / importo del secondo mutuo."

Indicare l'importo del capitale del nuovo mutuo nel caso in cui l'originario contratto di mutuo è estinto e ne viene stipulato uno nuovo.

Se nel campo "Calcolo " è stato indicato "Automatico" e non è compilato il campo "Residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo", il campo " Totale interessi" è ottenuto effettuando il seguente calcolo:

Se nel campo "Calcolo " è stato indicato "Automatico" e non è compilato il campo "Residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo", il campo " Totale interessi" è ottenuto effettuando il seguente calcolo:

 

                        Spese ristrutturazioni: Anni precedenti + Spese ristrutturazioni dell'anno

Coefficiente A = ----------------------------------------------------------------------------------------

                                              Capitale dato in mutuo (originario)

 

Tot. Interessi = coefficiente A x (Interessi Pagati + Oneri accessori relativi al contratto di mutuo)

Se nel campo "Calcolo " è stato indicato "Automatico" ed è compilato il campo "Residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo", il campo " Totale interessi" è ottenuto effettuando il seguente calcolo:

 

 

                        Spese ristrutturazioni: Anni precedenti + Spese ristrutturazioni: dell'anno

Coefficiente A = ------------------------------------------------------------------------------------------

                                           Capitale dato in mutuo (originario)

 

                         100 x residua quota di capitale da rimborsare del primo mutuo

Coefficiente B =  ------------------------------------------------------------------------------------------------

                                                 Capitale nuovo mutuo

 

Totale Interessi = [coefficiente A x (Interessi Pagati + Oneri accessori relativi al contratto di mutuo)] x Coefficiente B / 100

 

Ad esempio:

Un soggetto ha contratto un mutuo per la costruzione della propria abitazione principale nel 2005 pari a € 50.000,00.

Le spese di costruzione, comprovabili da apposita documentazione ammontano a:

Ha pagato € 2.900,00 di interessi per il periodo d'imposta 2017.

Il soggetto potrà portare in detrazione euro 2.291,00 dato dal seguente calcolo:

 

(6.500,00 + 15.000,00 + 18.000,00)

--------------------------------------------------    = 0,79

                50.000,00

 

2.900,00 x 0,79 = 2.291,00

 

 

 

Se nel campo "Calcolo " è stato indicato "Manuale" compilare il campo " Totale interessi".

 

Risoluzione n. 87/E del 11 marzo 2008

...

Per quanto concerne il contributo versato per poter partecipare alla prova di selezione, eventualmente prevista dalla facoltà alla quale lo studente intende iscriversi, si ritiene che il relativo onere sia detraibile ai sensi del richiamato art. 15, comma 1, lett. e ) in quanto, laddove richiesto dall'ordinamento universitario, lo svolgimento della prova di preselezione, costituisce una condizione indispensabile per l'accesso a corsi di istruzione universitaria.

...

Se più familiari hanno sostenuto spese per assistenza riferite allo stesso familiare, il limite massimo di 2.100,00 euro dovrà essere ripartito tra coloro che hanno sostenuto la spesa.

Attenzione: Nel codice "PC15A" vanno comprese anche le spese indicate con il codice 15 nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica.

Per il codice "PC16" è possibile indicare anche:

Cliccare sul bottone o premere F9 per poter selezionare (dal quadro dei familiari a carico) il codice fiscale del figlio per il quale sono state sostenute le spese.

Se la data di nascita del figlio è presente e l’anno di nascita è compreso fra il 1998 e il 2012, l’importo (eventualmente ricondotto al limite) viene riportato nella spesa sostenuta del quadro RP, nella sezione .

Se la data di nascita del figlio è presente e l’anno di nascita non è compreso fra il 1998 e il 2012, l’importo non viene riportato nella spesa sostenuta del quadro RP nella sezione .

Se la data di nascita del figlio è assente l’importo (eventualmente ricondotto al limite) viene riportato nella spesa sostenuta del quadro RP nella sezione .

Nel codice "PC17" deve essere compreso anche l'importo indicato con il codice "17" nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica.

L’Agenzia delle entrate con la Risoluzione del 30.01.2009, n. 26/E ha precisato che se viene pagato, a seguito della stipula del preliminare di vendita, all’Agenzia immobiliare il compenso dell’intermediazione, la spesa può essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui la stessa è stata sostenuta, a condizione che tale preliminare risulti regolarmente registrato.

Nel caso in cui l’acquisto non vada buon fine, il soggetto sarà tenuto poi a restituire la relativa detrazione con la prima dichiarazione dei redditi utile. (Circolare del 04.04.2008 n. 34/E).

In caso di più figli per cui sono state sostenute le relative spese occorre compilare tanti codici "PC18" quanti sono i figli; nel quadro RP verrà riportata un unico rigo con codice "18".

Esempio di compilazione PC18 e relativo riporto nel quadro RP:

Per il primo figlio sono state sostenute spese per € 5.000 da ripartire fra entrambi i genitori;

per il secondo figlio sono state sostenute spese per € 6.000 da ripartire fra entrambi i genitori.

 

 

 

 

 

L’importo del primo campo di fianco al codice onere (euro 2.634) viene determinato nel seguente modo:

Spesa sostenuta per il primo figlio

 abbattuta a euro 2.633 (perché superiore al limite) x 50%     = 1.317    +

Spesa sostenuta per il secondo figlio abbattuta

 a euro 2.633 (perché superiore al limite) x 50%                      = 1.317

                                                                                                 -------------

                                                                                                      2.634

 

Nel secondo campo di fianco al codice onere viene riportato l’importo presente nel primo campo, eventualmente abbattuto a euro 2.633,00.

Attenzione: in questi righi vanno comprese anche le spese relative alla frequenza di asili nidi riportate nel CUD. In particolare si precisa che dette spese sono riportate insieme alle spese relative agli "Altri oneri detraibili" con il codice 33 nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica.

Nella sezione "Dati per quadro RP" indicare:

In caso di più figli per cui sono state sostenute le relative spese di frequenza di asili nido, occorre compilare tanti codici "PC33" quanti sono i figli; nel quadro RP sezione verrà riportata un unico rigo con codice "33".

Indicare la spesa sostenuta per il pagamento della retta relativa alla frequenza dell'asilo nido.

Premere F9 o cliccare sul bottone per poter selezionare (dal quadro dei familiari a carico) il codice fiscale del figlio per il quale sono state sostenute le spese per la frequenza dell’asilo nido.

Se la data di nascita non è inserita, l’importo (eventualmente ricondotto al limite) viene sommato e riportato nella spesa sostenuta del quadro RP, sezione .

Se la data di nascita del figlio è presente e l’anno di nascita è compreso fra il 2013 e il 2017, l’importo (eventualmente ricondotto al limite) viene sommato e riportato nella spesa sostenuta del quadro RP, sezione .

Se la data di nascita del figlio è presente e l’anno di nascita non è compreso fra il 2013 e il 2017, l’importo non viene sommato alla spesa sostenuta del quadro RP, sezione .

 

Per le liberalità alle ONLUS (codice 41) e alle associazioni di promozione sociale (codice 23) erogate nel 2015 è prevista, in alternativa alla detrazione, la possibilità di dedurre le stesse dal reddito complessivo (vedere le successive istruzioni della sezione II relativa agli oneri deducibili). Pertanto il soggetto deve scegliere, con riferimento alle suddette liberalità, se fruire della detrazione d’imposta o della deduzione dal reddito non potendo cumulare entrambe le agevolazioni.

Cliccare sul bottone ed inserire i dati relativi ai contributi versati.

 

Comprensivi della quota a carico del lavoratore

Indicare "NO" se l'importo inserito è già stato scorporato della quota dei contributi a carico del lavoratore in quanto non deducibili.

Indicare "SI" se l'importo inserito è comprensivo della quota dei contributi a carico del lavoratore.

 

Totale contributi Inps versati

Nel caso in cui nel campo "Comprensivi della quota a carico del lavoratore" sia stato indicato No, occorre inserire l'importo dei contributi per addetti ai servizi domestici e familiari al netto della quota a carico del lavoratore.

Nel caso in cui nel campo "Comprensivi della quota a carico del lavoratore" sia stato indicato SI e sia stato compilato l'apposito prospetto, viene riportata la somma degli importi presenti nel campo "Totale contributi INPS versati (compresi quelli a carico del lavoratore)" del prospetto.

Nel caso in cui nel campo "Comprensivi della quota a carico del lavoratore" sia stato indicato SI e non è stato compilato l'apposito prospetto , indicare l'ammontare dei contributi INPS versati (compresi quelli a carico del lavoratore).

 

Di cui a carico del lavoratore

Nel caso in cui nel campo "Comprensivi della quota a carico del lavoratore" sia stato indicato No, il campo viene ricondotto a zero in quanto l'importo presente nel campo precedente è già al netto della quota a carico del lavoratore.

Nel caso in cui nel campo "Comprensivi della quota a carico del lavoratore" sia stato indicato SI e sia stato compilato l'apposito prospetto , viene riportata la somma degli importi presenti nel campo "di cui a carico lavorat. " del prospetto.

Nel caso in cui nel campo "Comprensivi della quota a carico del lavoratore" sia stato indicato SI e non è stato compilato l'apposito prospetto , indicare:

 

Se per il codice "P23" non viene compilato l’apposito prospetto l'operatore deve indicare se l'importo inserito è al netto della quota a carico del lavoratore oppure nel caso contrario è necessario indicare nell'apposito campo anche la quota dei contributi a carico del lavoratore in quanto non deducibili.

Nel campo "Importo" verrà riportata la differenza fra "Totale contributi INPS versati" e "di cui a carico del lavoratore".

 

Dettaglio per codice RP23 Contributi per addetti ai servizi domestici e familiari anno 2017

 

Il numero presente dopo il rigo "P26" rappresenta il codice onere sostenuto, da riportare nel quadro RP.

Deve essere utilizzato un codice tipo per ogni codice onere deducibile, ad esempio un soggetto che deve dedurre:

dovrà utilizzare i codici P267 e P268.

Per ogni singola unità immobiliare oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio quindi deve essere compilato un singolo rigo per ogni anno.

Il numero presente dopo la sigla "PIV" rappresenta il tipo di intervento effettuato, da riportare nel quadro RP.

E' previsto un valore massimo di detrazione per gli interventi:

– 181.818,18 euro per le spese sostenute fino al 5 giugno 2013 (55%);

– 153.846,15 euro per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 (65%).

La detrazione massima consentita è infatti di 100.000 euro;

– 109.090,90 euro per le spese sostenute fino al 5 giugno 2013 (55%);

– 92.307,69 euro per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 (65%).

La detrazione massima consentita è infatti di 60.000 euro;

– 54.545,45 euro per le spese sostenute fino al 5 giugno 2013 (55%);

– 46.153,84 euro per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 (65%).

La detrazione massima consentita è infatti di 30.000 euro;

– 92.307,69 euro per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 (65%).

La detrazione massima consentita è infatti di 60.000 euro;

– 46.153,84 euro per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 (65%);

La detrazione massima consentita è infatti di 40.000 euro.

 

Istruzioni Ministeriali Redditi PF-2018

Si ricorda che la detrazione per gli interventi di risparmio energetico non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per imedesimi interventi, come ad esempio la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio.

 

Il limite massimo di detrazione spettante va riferito all’unità immobiliare e, pertanto, va suddiviso tra i detentori o possessori dell’immobile che partecipano alla spesa, in base all’importo effettivamente sostenuto. Anche per gli interventi su

parti condominiali l’ammontare massimo di detrazione deve essere riferito a ogni unità immobiliare che compone l’edificio, a eccezione del caso in cui l’intervento si riferisca all’intero edificio e non a parti di esso.

 

Il numero presente dopo il rigo "RP71" rappresenta la tipologia del contratto, da riportare nella colonna 1 del quadro RP.

Qualora nel corso dell'anno sia variata la percentuale di spettanza della detrazione occorre compilare un rigo RP71 per ciascuna variazione. Ad ogni sezione inserita con Tipo  "P711" e/o "P712" e/o "P713" e/o "P714" corrisponderà un rigo RP71 del quadro RP.

Qualora nel corso dell'anno sia variata la percentuale di spettanza della detrazione occorre compilare un rigo RP72 per ciascuna variazione; in questo caso utilizzare sia il codice P72A sia il codice P72B.

ATTENZIONE  La detrazione sopra indicata non è cumulabile con quelle del rigo RP71 ma il soggetto ha diritto di scegliere quella a lui più favorevole. Tuttavia, nei casi in cui il soggetto può beneficiare di più detrazioni, trovandosi in una delle previste situazioni per una parte dell’anno e in una delle altre situazioni per la restante parte dell’anno potrà compilare più righi utilizzando più modelli. In tale caso il numero dei giorni indicati nelle colonne 2 dei rispettivi righi non può essere superiore a 365 giorni.

Deve essere utilizzato un codice tipo per ogni codice onere detraibile, ad esempio un soggetto deve detrarre:

dovrà utilizzare i codici P831 e P832.